I migliori film sullo Sport. Film assolutamente da vedere per allenatori

Oltre al calcio ho un’altra grande passione: il Cinema.

Da molti anni colleziono DVD, con una videoteca personale che supera tranquillamente i 700 film. Non ho un genere preferito, mi piace un po’ di tutto, ad eccezione di alcuni film horror che mi mettono più ansia che piacere.

Tra i molti film in mio possesso, trovano una nota di merito quelli inerenti allo sport in generale. In questa pagina, in continuo aggiornamento, troverete quelli che personalmente mi sono piaciuti maggiormente e che mi sento di consigliarvi. Film dai quali ho ricavato spunti preziosi per il ruolo di allenatore.

Ho deciso di aprire questa pagina poiché ritengo che i film che andrò a proporvi siano estremamente utili e interessanti per ricavarne esperienze – in tanti casi realmente accadute – da condividere coi propri ragazzi, sia in ambito sportivo che scolastico.

I migliori film sportivi è una raccolta di tutti quei film che mi hanno in qualche modo emozionato.

I migliori film sullo Sport. Film assolutamente da vedere per allenatori

Coach Carter (2005)

Coach Carter è un film del 2005 ispirato alla vera vita del coach di basket Ken Carter, diretto da Thomas Carter ed interpretato da Samuel L. Jackson.

L’autore della sceneggiatura è Mark Schwahn, in seguito creatore della serie televisiva di successo One Tree Hill.

Tratto da una storia vera. Ken Carter è un ex campione di basket che accetta l’incarico di allenatore della squadra nella sua vecchia scuola. Colpito dagli atteggiamenti sbagliati dei ragazzi, Carter insegna loro non soltanto la disciplina e i fondamentali del gioco, ma anche l’importanza dell’istruzione scolastica.

E’ un film che mi ha colpito per la capacità dell’allenatore di cambiare le cose, di non farsi sopraffare dal sistema scolastico e sociale.

Il film è ricco di significati (“si vince e si perde tutti insieme”) e la sua visione sarebbe molto consigliata a tutti i giovani d’oggi.

Miracle (2004)

È la storia della squadra statunitense di hockey su ghiaccio allenata dal prima campione poi allenatore Herb Brooks che vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi invernali del 1980, sconfiggendo la favorita squadra sovietica. In un crescendo di sfide sportive che si intrecciano con le difficoltà dell’allenatore di far accettare le proprie proposte, nonostante la solidarietà e la fiducia dei tecnici per una sfida all’apparenza impossibile.

La frase contenuta nella locandina del film: “Se credi in te stesso, tutto può succedere, è uno dei motivi per cui ho deciso di aprire questa sezione dedicata al cinema. I film sullo sport sono spesso un veicolo importante per trasmettere ai più giovani dei valori che li accompagneranno per il resto della loro vita e, Miracle, è uno di questi.

“Miracle” è ispirato alla storia vera di Herb Brooks, allenatore della squadra di hockey su ghiaccio della nazionale degli Stati Uniti degli anni Ottanta. Oltre a dover scontrarsi con la più quotata squadra Russa, dovrà vedersela con i litigi e gli screzi fra compagni di squadra, la difficoltà di amalgamare ragazzi con un differente trascorso alle spalle, le difficoltà di tattiche e di gioco e le pressioni esercitate dall’esterno. Da parte del coach esiste solo una certezza: la fede nei miracoli.

Race – Il colore della Vittoria (2016)

Race – Il colore della vittoria è un film del 2016 diretto da Stephen Hopkins.

Film biografico sull’atleta afroamericano Jesse Owens, che vinse quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi del 1936 a Berlino, del cast fanno parte Stephan James, nel ruolo di Owens, Jason Sudeikis, Jeremy Irons, William Hurt e Carice van Houten. Il titolo gioca sul doppio significato della parola race, che in inglese significa sia “razza” che “corsa”.

“Race – il colore della vittoria” racconta la storia dell’atleta vincitore di quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936, Jesse Owens.

Nato e cresciuto nell’America della grande depressione, permeata dal razzismo e dall’immobilismo sociale, Owens divenne leggenda nel 1936, quando, nello stadio Olimpico di Berlino vinse i 100 metri, il salto in lungo, i 200 metri e la staffetta 4×100. Quattro medaglie d’oro che azzerarono la fama del beniamino di Adolf Hitler, l’atleta tedesco Luz Long, e che sconvolsero l’opinione pubblica, annebbiata dal mito della supremazia della razza ariana.

Del film mi piace sottolineare la resilienza del protagonista, di come, davanti a mille difficoltà, riesca sempre a trovare la forza per andare avanti e per arrivare alla vittoria.

Invictus (2009)

Invictus – L’invincibile è un film del 2009 diretto da Clint Eastwood.

Il film è un adattamento cinematografico del romanzo Ama il tuo nemico, di John Carlin, a sua volta ispirato a fatti realmente accaduti. La trama si sviluppa attorno agli eventi che ebbero luogo in occasione della Coppa del Mondo di rugby del 1995, tenutasi in Sudafrica poco tempo dopo l’insediamento di Nelson Mandela come presidente della nazione.

La prima parte del film si incentra sulla riflessione politica di Mandela, che, cosciente della sua solitudine, assume l’enorme responsabilità di realizzare un progetto di pacificazione dei popoli sudafricani, utilizzando i mezzi che di volta in volta si presentano come i più adatti allo scopo.

Allo sport del rugby, popolarissimo solo fra i bianchi, Madiba affida la missione quasi impossibile di creare un tifo “trasversale”, che cancelli gli odi, permettendo a tutti di identificarsi nei colori verde e oro della squadra degli Springboks. La scommessa difficile sarà vinta, grazie anche all’intelligenza del capitano François Pienaar (interpretato da Matt Damon). La squadra, su cui nessuno avrebbe scommesso, si affermerà nel campionato del mondo, mandando in delirio le folle di bianchi e di neri, grazie a un finale di partita giocato con la testa, col corpo e soprattutto col cuore.

Glory Road (2006)

Don Haskins è un allenatore che insegna pallacanestro a delle ragazzine in un liceo. Un giorno gli viene proposto di allenare i Texas Western Miners, la squadra maschile del college di El Paso, Texas. La squadra è messa male, sia a livello agonistico sia economico, così Haskins decide di investire di tasca propria andando alla ricerca di giovani talenti sparsi per gli Stati Uniti.

“Glory Road”, diretto da James Gartner, racconta una storia vera, o meglio, la storia della squadra che cambiò la pallacanestro.
La misconosciuta Texas Western dell’allenatore Don Haskins, la quale, composta esclusivamente da giocatori afroamericani, scosse gli Stati Uniti vincendo il campionato NCAA del 1966, in un periodo per il paese pieno di fermenti che avrebbero finito per mutare la società.

Una pallacanestro che fino ad allora era spaccata in due dal razzismo, che impediva ai neri di sognare qualcosa di più di un posto in panchina durante le partite del liceo.

A cambiare le sorti di uno dei più amati sport americani fu Don Haskins che fu chiamato ad allenare i Texas Western Miners. Dopo aver brillantemente condotto alla vittoria un gruppetto di ragazze del liceo, Haskins recluta giovani campioni afroamenricani nei campetti dei quartieri delle metropoli, dove il basket è la sola grande passione per una generazione di ragazzi cresciuti nella discriminazione.

Il Sapore della vittoria – Uniti si vince (2000)

Il sapore della vittoria – Uniti si vince (Remember the Titans) è un film del 2000 diretto da Boaz Yakin, con Denzel Washington, che narra le vicende realmente accadute della squadra di football americano del liceo T.C. Williams High School di Alexandria (Virginia).

Il film racconta la storia dei “Titans”, squadra di football americano che negli anni ’70 venne allenata da Herman Boone, allenatore di colore, che arrivò a quel ruolo così importante contro i fortissimi pregiudizi che vigevano allora.

Le tensioni razziali, ben presenti in tutto lo stato della Virginia a quell’epoca, all’interno della squadra si disciolgono gradualmente durante lo stage estivo di selezione, ma al ritorno a scuola le cose non vanno per il meglio. Emblematico è il rapporto tra bianchi e neri, in particolare quello tra Gerry Bertier e Julius Campbell, dapprima litigiosi nemici e poi inseparabili amici.

Una storia fatta di sport, di amore e di odio, di sconfitte (sociali) e di vittorie (sportive), fuse in una lezione di democrazia che esalta lo sport come veicolo del cambiamento umano.

Moneyball – L’arte di vincere (2011)

L’arte di vincere (Moneyball) è un film del 2011 diretto da Bennett Miller.

Basato sul libro Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game di Michael Lewis sulla squadra di baseball Oakland Athletics e sul loro general manager Billy Beane, il film è stato candidato in sei categorie dei Premi Oscar 2012, tra cui miglior film, Oscar al miglior attore per Brad Pitt e Oscar al miglior attore non protagonista per Jonah Hill.

Il film racconta della squadra di baseball di Oakland e del suo general manager, Billy Beane, interpretato da un Brad Pitt in splendida forma.

Con l’ausilio di un software per computer che calcola la percentuale di basi raggiunte da tutti i giocatori della Major League, Beane riesce a massimizzare le ristrettezze del budget della propria squadra, scandalosamente inferiore a quello di altri team, utilizzando giocatori scartati e sottovalutati da altri per deficit fisici o comportamentali.

Imbattibile (2006)

Imbattibile (Invincible) è un film del 2006 diretto da Ericson Core.

Il film segna il debutto alla regia del direttore della fotografia Ericson Core ed è basato sulla storia vera di Vince Papale, che assieme al figlio appare nel film. Papale è interpretato da Mark Wahlberg.

“Imbattibile” è ispirato alla storia vera di Vince Papale, un trentenne di Filadelfia, cresciuto con i ragazzi del suo quartiere condividendo con essi l’amore per i Philadelphia Eagles, squadra di football della NFL.

I Philadelphia Eagles, in seguito agli scarsissimi risultati delle stagioni precedenti, ingaggia il coach Dick Vermeil che, come primo cambiamento per risollevare le sorti della squadra, organizza un trial per scoprire nuovi talenti dal nulla. Per Papale, tra aspiranti improvvisati e “perditempo”, non è difficile farsi notare e per questo riceve un invito per unirsi al ritiro ufficiale della squadra.

Grazie alla sua tenacia, Papale riuscirà a convincere l’allenatore e la critica ad ottenere un contratto professionistico, riuscendo così a realizzare il suo sogno.

Million Dollar Baby (2004)

Million Dollar Baby è un film del 2004, diretto e prodotto da Clint Eastwood e interpretato dallo stesso Eastwood insieme a Hilary Swank e Morgan Freeman. È dedicato al mondo della boxe e il soggetto è tratto da un racconto della raccolta Rope Burns di F.X. Toole.

Acclamato dalla critica, Million Dollar Baby si è aggiudicato quattro premi Oscar: miglior film e miglior regia a Eastwood, miglior attrice protagonista a Hilary Swank e miglior attore non protagonista a Morgan Freeman.

Il film mostra la trentenne Maggie Fitzgerald (Hilary Swank) irrompere nella vita dell’anziano manager di pugilato Frankie Dunn (Clint Eastwood). L’energia vitale della donna, che vuole ad ogni costo diventare campionessa di pugilato, riesce a contagiare Frankie.

Inizia così il loro sodalizio, che comprende la totale dedizione della donna per quell’uomo che sembra essere l’ultimo legame tra lei ed il resto dell’umanità.

Dopo un periodo di allenamenti intensi, Maggie, nonostante le incertezze di Frankie, inizia ad avere alcuni incontri, dimostrandosi da subito promettente: è capace di mettere KO l’avversaria al primo round, tanto che, nell’ambiente professionistico femminile, inizia a non trovare avversari per arrivare a gareggiare per il titolo.

Ogni maledetta Domenica (2000)

“Ogni maledetta domenica”, diretto da Oliver Stone, vede Al Pacino in una prova “sontuosa”.

Gli Sharks sono una squadra di football in crisi di risultati dopo la morte dell’anziano proprietario. L’allenatore è Tony D’Amato, allenatore vecchio stile, capace e stimato nell’ambiente, ma che non gode più della fiducia della dirigenza.

A complicare le cose giungono anche l’infortunio del carismatico quarterback Cap Rooney, le precarie condizioni di salute del linebacker Luther ‘Shark’ Lavay, che Harvey Mandrake, medico della squadra totalmente privo di scrupoli, s’ostina a fare giocare a dispetto d’una frattura al collo, e il carattere ribelle e ostile alle regole dell’astro nascente Willie Beamen, sostituto di Cap e, nonostante il grande talento, inviso all’allenatore e ai compagni di squadra.

Nella conferenza stampa che chiude il film, tutte le divergenze interne che inquinavano l’atmosfera della squadra sembrano ormai appianate con la partenza di D’Amato, dall’anno successivo allenatore della nuova squadra degli Albuquerque Aztecs; a sorpresa egli annuncia che porterà con sé Willie, il quale nel frattempo ha imparato a pensare prima alla squadra che a se stesso, suscitando la rabbia della presidente Christina.

Capolavoro.

Unbroken (2014)

Unbroken“, prodotto e diretto da Angelina Jolie, è la trasposizione cinematografica del libro “Sono ancora un uomo”.

Una storia epica di resistenza e coraggio, riedito poi col titolo Unbroken, scritto nel 2010 da Laura Hillenbrand, e racconta la vera storia di Louis Zamperini, atleta olimpico, durante la Seconda guerra mondiale.

Nel 1943, Louis e l’equipaggio superstite dell’operazione precedente, insieme ad alcuni membri dell’equipaggio di sostituzione, vengono inviati in missione di salvataggio e di ricerca su un aereo che era stato precedentemente utilizzato per i pezzi di ricambio. Louis non crede che l’aereo sia idoneo al volo, ma viene ugualmente assegnato all’operazione. Nel corso della missione, però, entrambi i motori di sinistra del quadrimotore cedono, e l’aereo si schianta in mare. Louis e altri due, Mac e Phil (il pilota di questa missione e il pilota della missione precedente) sopravvivono su due zattere gonfiabili.

Film che andrebbe fatto vedere a molti giovani d’oggi, quando, alle prime difficoltà, preferiscono mollare piuttosto che perseverare.

Best of the best (1989)

I migliori (Best of the Best) è un film di arti marziali del 1989 diretto da Robert Radler. È il primo capitolo di una serie proseguita nel 1993 con Kickboxing mortale.

Alexander Grady è un artista marziale di taekwondo che ha recentemente perso la moglie e deve crescere il figlio piccolo Walter da solo e con l’aiuto della propria madre. Un grave infortunio alla spalla lo ha tenuto fuori dalle competizioni per molto tempo e al rientro ha la consapevolezza di non essere più lo stesso atleta di una volta. Tommy Lee è un giovane maestro di Taekwondo, di origini asiatiche, che ha perduto il fratello, anni prima, durante una gara di arti marziali.

La Federazione di Karate statunitense incarica il coach Frank Couzo veterano del Taekwondo di selezionare una squadra di atleti composta da cinque elementi per partecipare a prestigioso torneo internazionale a squadre contro la fortissima selezione della Corea del Sud, universalmente giudicata la più forte del mondo. Couzo e i suoi collaboratori scelgono di invitare degli atleti di ogni stato degli USA in un meeting per poter valutare chi sono i cinque migliori da far entrare in squadra.

Rocky (1976)

Rocky è un film del 1976 diretto da John G. Avildsen.

Sylvester Stallone, allora attore poco conosciuto, ha scritto ed interpretato questo film, grazie al quale è divenuto uno dei volti più amati di Hollywood. Il film vinse tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior film e miglior regia. Grazie a Rocky, Stallone diviene il terzo uomo nella storia del cinema, dopo Charlie Chaplin e Orson Welles, a ricevere la nomination all’Oscar sia come sceneggiatore che come attore per lo stesso film.

Realizzato in appena 28 giorni con un budget di 1,1 milioni di dollari, ne incassò al botteghino 225, diventando un successo di pubblico e di critica e dando vita a cinque seguiti: Rocky IIRocky IIIRocky IVRocky VRocky Balboa e due spin-off, Creed – Nato per combattere (2015) e Creed II (2018).

Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al settantottesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al cinquantasettesimo posto. 

La leggenda di Bagger Vance (2000)

La leggenda di Bagger Vance è un film del 2000 diretto da Robert Redford, tratto dall’omonimo romanzo di Steven Pressfield.

Rannulph Junuh, giovane e straordinario giocatore di golf di Savannah in Georgia negli Stati Uniti, parte per la prima guerra mondiale. Una volta ritornato a casa appare senza speranze, traumatizzato dalla guerra pur essendone tornato da eroe, e decide di dimenticare il passato tramite gli alcolici, ubriacandosi per circa 10 anni, finché qualcuno finalmente si ricorda di lui.

Viene organizzato un torneo con i due più grandi giocatori d’America e grazie ad un misterioso e straordinario caddie, Bagger Vance, e ad una donna travolgente, Adele Invergordon, riesce a ritrovare la voglia di vivere, di vincere e di amare.

L’incontro tra Redford e Damon fu una questione di talenti. Redford è sempre stato innamorato del talento, della vocazione che guardava all’eroismo. Damon è stato il fenomeno delle carte ne “Il Giocatore”, il genio della matematica in Will Hunting e il camaleonte capace di imitare tutti nel Talento di Mr. Ripley

Il tempo di vincere (2014)

Il tempo di vincere (When the Games Stands Tall) è un film del 2014 diretto da Thomas Carter.

Bob Ladoucer torna ad allenare dopo un periodo di ripresa, ma ormai provati da tensioni interne alla squadra e dal lutto dell’amico ucciso, i ragazzi perdono contro la Bellevue di Washington e, così, finisce anche il record delle 151 vittorie consecutive. Per riunire la squadra, l’allenatore li porta a fare volontariato presso un centro di riabilitazione per veterani, uomini che, nonostante le mutilazioni subite, tornerebbero sul campo di battaglia per di stare al fianco dei propri fratelli.

Dopo un duro allenamento, giunge il confronto con la Long Beach Poly, la squadra ora più unita riesce a fatica ad arrivare alla fine e, grazie un’ottima azione di Danny Ladoucer, a vincere la partita. De La Salle entra la fase finale del campionato del 2005 con maggiore confidenza e Mickey, padre di Chris Ryan, incoraggia il figlio a battere il suo record personale.

Cinderella man. Una ragione per lottare (2005)

Cinderella Man – Una ragione per lottare è un film del 2005 diretto da Ron Howard ispirato alla vera storia del pugile James J. Braddock, che aveva questo soprannome.

Jim Braddock è un giovane irlandese cresciuto nelle strade di New York. È una promessa del pugilato nella categoria dei massimi leggeri ma si trova costretto a smettere dopo aver perso numerosi match ed essersi fratturato più volte la mano destra. Nel periodo in cui gli Stati Uniti attraversano la grande depressione Braddock svolge diversi lavori di fatica, specie come portuale, per mantenere la moglie Mae e i suoi bimbi ma sogna ancora di tornare alla boxe ad alto livello.

Grazie alla cancellazione all’ultimo minuto dell’impegno di un altro pugile, Braddock ha una seconda possibilità per combattere ma si trova ad affrontare il numero due al mondo e viene considerato solo come un allenamento.

Tornare a vincere (2020)

Tornare a vincere (The Way Back) è un film del 2020 diretto da Gavin O’Connor.

Jack Cunningham era, ai tempi del liceo, un cestista promettente, quando all’improvviso decise di abbandonare il mondo della pallacanestro rinunciando a un brillante futuro. Anni più tardi, a un passo dalla rovina gli viene proposto di allenare una squadra giovanile.

Un vedovo, ex fuoriclasse di basket che ha perso la fondazione di famiglia per problemi di dipendenza, tenta di rimettersi in gioco diventando coach di una disperata squadra di basket del liceo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award.

La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 6 marzo 2020, mentre in Italia dal 23 aprile seguente direttamente in streaming e download digitale.

The fighter (2010)

The Fighter è un film del 2010 diretto da David O. Russell.

La pellicola è ispirata alla vita e alla storia sportiva del pugile americano di origine irlandese Micky Ward, campione nella categoria pesi leggeri, famoso per aver incontrato per tre volte il pugile di origine italiana Arturo Gatti, e del suo fratellastro, pugile per un breve periodo e allenatore di Ward, Dicky Eklund. Quest’ultimo nella sua breve carriera pugilistica si è scontrato con il campione del mondo degli anni settanta Sugar Ray Leonard.

Dicky e Micky sono fratellastri ed entrambi pugili. Dicky, ormai ritiratosi dal ring e divenuto tossicodipendente, viene contattato dalla HBO per un documentario sulla sua vita, avendo in passato avuto un incontro (perso ai punti) con Sugar Ray Leonard. L’emittente televisiva lo segue nel suo quotidiano per diciotto mesi e in questo progetto vengono coinvolti anche Micky e tutta la famiglia.

Peaceful Warrior. La forza del campione (2006)

La forza del campione (Peaceful Warrior) è un film del 2006 diretto da Victor Salva, tratto dal best seller autobiografico “La via del guerriero di pace” dello scrittore statunitense Dan Millman.

Il collegiale Dan Millman è un talentuoso ginnasta che sogna di partecipare alle Olimpiadi. Popolare tra i ragazzi grazie alla sua bravura, passa le giornate perdendo di vista i veri valori della vita, distratto tra ragazze, feste sfrenate ed esteriorità. Un giorno Dan fa un brutto incidente che mette a rischio la sua vita e la sua carriera. Profondamente deluso e disperato, gli incontri con Socrate, uno sconosciuto che chiamerà così per via dei suoi saggi insegnamenti, e con una ragazza di nome Joy cambieranno la sua vita.

Al Box Office Usa La Forza del Campione ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 1,1 milioni di dollari e 80,6 mila dollari nel primo weekend.

“La forza del campione” è un film che racconta la strada verso la pace: ma quale pace? La pace dentro di te.

All or nothing (Amazon Prime)

Con Amazon Prime, oltre a poter ricevere spedizioni illimitate senza spese di spedizione, senza soglia minima d’acquisto, è possibile avere accesso esclusivo e senza costi aggiuntivi a una raccolta sempre più ampia di serie Amazon Original e migliaia di film e serie TV. Tra queste spiccano senz’altro le serie “All or nothing” che, in lingua originale ma con sottotitoli anche in italiano, raccontano storie e retroscena dei club più prestigiosi del mondo. 
Dopo i primi 30 giorni gratuiti, Amazon Prime si rinnova a 36 euro all’anno, con la possibilità di poter cancellare l’iscrizione in qualsiasi momento.
La storia tra Amazon e l’industria del calcio parte da molto lontano, più precisamente dall’Etihad Stadium di Manchester, che nel 2018 è stato teatro della prima stagione di All or Nothing: Manchester City, la serie tv che ha aperto al grande pubblico le porte dello spogliatoio dei Citizens.
Amazon, ormai da anni, non si occupa più solo di spedizioni, ma ha attuato un’intelligente strategia di estensione orizzontale verso il settore dello spettacolo.

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