Progressione Didattica: Dall’Analitico al Situazionale – Obiettivo Dribbling e CdD
Premessa
In questa progressione non troverete magari nulla di nuovo ma sarà utile per tutti gli allenatori che magari cercano una serie di esercizi, dal facile al difficile, che mirano al perfezionamento del fondamentale tecnico del dribbling e dei CdD. Una progressione che andrà dall’analitico al situazionale, aumentando via via le difficoltà e che potrà essere proposta soprattutto nelle categorie Pulcini e Piccoli Amici, sempre tenendo conto delle qualità del gruppo con cui si lavora
Svolgimento
Dopo aver iniziato la seduta con un’attività a carattere puramente ludico ( vi rimando alla sezione “Giochi per l’attività di base”, che potete trovare qui), continuiamo la seduta con il nostro primo esercizio analitico.
Primo Esercizio – Analitico
In uno spazio di dimensioni variabili posizioniamo una serie di coni di 2 colori differenti. Gli allievi, inizialmente in guida della palla in forma libera, eseguiranno le finte o i cambi di direzione proposti e illustrati dal tecnico in prossimità dei coni. Per le varie gestualità possiamo prendere spunto da quelle proposte dal “coerver coaching” e la difficoltà dipenderà dalla qualità del gruppo che si allena.
Perchè i coni di 2 colori differenti?? Perchè possiamo inserire una variante per innalzare il carico cognitivo. L’istruttore propone 2 finte per volta. I ragazzi sul cono blu eseguiranno una finta e sul cono rosso l’altra. In questo modo possiamo lavorare contemporaneamente su 2 gestualità differenti
Seconda Proposta: Sempre un lavoro Analitico ma questa volta uniamo 2 gesti tecnici
Formiamo 2 squadre, blu e gialli, e impostiamo l’esercizio sottoforma di competizione a squadre.
Un giocatore giallo inizia in porta, quindi i blu inizieranno a tirare.
Il giocatore blu guida la palla verso un cono, distante circa 8m e in prossimità di questo esegue un cambio di direzione a piacere, magari uno di quelli che l’allievo ha sperimentato in precedenza. Arrivato a circa 10m dalla porta calcia in porta (in figura non li ho messi ma è meglio collocare 2 coni oltre i quali non si può tirare)
Non appena blu calcia, parte il prossimo giocatore giallo. Chi ha tirato deve correre velocemente in porta per parare il tiro della squadra avversaria.
Vince la squadra che segna il maggior numero di reti.
Per i cambi di direzione possiamo richiederne qualcuno in particolare (magari lasciando libertà di scelta tra un paio, o lasciare la più completa libertà)
Terza Proposta: Il lavoro Analitico comincia ad assumere una valenza più situazionale
L’esercizio che segue è un’evoluzione della proposta precedente.
Sempre competizione a squadre finalizzato al maggior numero di reti. Parte blu palla al piede per dirigersi verso il cono dove eseguirà un cambio di direzione. Nel frattempo parte il primo compagno blu nella fila più dietro. Blu, tornando indietro, dovrà eseguire una finta sul compagno passivo per poi calciare in porta.
Possiamo far fermare il compagno blu sulla partenza del primo compagno o possiamo dargli l’indicazione di dirigersi, palla al piede, verso il compagno che ci sta “puntando”.
Per chi va al tiro sarà naturalmente più facile eseguire la finta se il compagno è fermo, piuttosto che in movimento. La seconda possibilità implica una buona valutazione della velocità di spostamento del compagno, unita ad una buona capacità spazio-tempo. Lavoriamo quindi con difensore passivo.
Quarta Proposta: Passiamo ora ad un lavoro situazionale
Questa volta posizioniamo 1 bambino che gioca come portiere fisso.
Le 2 squadre si alterneranno nei ruoli di difensore e attaccante. Un giocatore giallo inizia in difesa e si posiziona tra 2 coni (circa 10m, ma la distanza varia a seconda della qualità del gruppo con cui si lavora).
Il primo attaccante blu dovrà superare il difensore giallo che si può muovere solo lateralmente. Blu andrà poi al tiro e subito dopo diventa difensore.
In questo modo lavoreremo sì con difensore attivo ma sarà vincolato solo allo spostamento laterale (favoriamo quindi l’attaccante)
Concludiamo la progressione col difensore che sarà libero di muoversi all’interno di un quadrato 12×12. L’attaccante dovrà uscire sul lato frontale per poi andare al tiro in porta. Dopo il tiro corre all’interno del quadrato per difendere
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