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Partite a Tema

Partita a Tema: allenare le scelte di gioco. Attacco della profondità, ampiezza e transizioni

6 Novembre 2014

Partita a Tema: Allenare le scelte di gioco. Attacco della profondità, ampiezza e transizioni

Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata un’esercitazione portata sul campo con una squadra di Giovanissimi nella seduta di venerdì 24/10/2014. Si tratta di una partita a tema rivolta a tutta l’attività agonistica e che è una sorta di fusione di diverse esercitazioni che ho già pubblicato.

Lo scopo è quello di coniugare diversi principi di gioco ricercati nel corso della settimana o in quelle precedenti, stimolando nei giocatori il processo di decision making (processo decisionale), facendo acquisire agli atleti una maggiore velocità di decisione durante la competizione, oltre che una rapidità di risposta al variare dei ritmi e degli obiettivi imposti.

Formiamo due squadre e schieriamole in posizione (col nostro sistema di gioco).
In caso di disparità numerica possibilità di inserire un Jolly che gioca nella zona nevralgica del campo.

Partita a tema Allenare le scelte di gioco

✔️ Il gioco inizia con la squadra gialla impegnata ad attaccare la zona di meta avversaria e a ricercare tempi e modalità per attaccare la profondità.
Gli esterni alti (gialli) potranno inserirsi solamente nello spazio blu, stimolando in questo modo i tagli convergenti; tutti gli altri giocatori potranno inserirsi liberamente.
Si ottiene 1 punto per l’inserimento e un ulteriore punto nel caso si riesca a segnare nella porta difesa dal portiere.

La squadra in difesa non può difendere all’interno della propria zona di meta. C’è il fuorigioco.

✔️ L’obiettivo della squadra rossa è quello di giocare a tocchi liberi per segnare nella porta difesa dal portiere avversario con un massimo di 2 tocchi, mentre nelle porticine laterali ad 1 solo tocco.
Occorrerà pertanto muovere il pallone il più velocemente possibile al fine di disorganizzare il rivale per attaccare la zona di campo lasciata libera dalla squadra avversaria.

Gli esterni alti saranno chiamati a ripiegare a difesa del lato debole (ulteriore obiettivo).

? Al fischio dell’allenatore, che avviene non quando la palla è fuori dal gioco, le due squadre ruotano in senso orario di 90°, giocando porta contro porta per il medesimo obiettivo, segnare nella porta avversaria. Si gioca a tocchi liberi e il gol di prima intenzione, su scarico della punta, può valere 2 punti.

In questo modo lavoreremo inoltre sulle transizioni, offensive e difensive, con le due squadre che dovranno da un lato riorganizzarsi velocemente e dall’altro dovranno sfruttare la momentanea disorganizzazione avversaria.

Al nuovo comando del mister si ruota ancora e le squadre si troveranno ad essersi invertiti gli obiettivi iniziali. La proposta continua con queste modalità al fine di variare frequentemente i compiti e gli obiettivi ricercati da ciascuna squadra.

Credit Immagine: http://www.beinsports.tv

Commenti

4
  • Giorgio ha detto:

    Ciao Diego, secondo te per i giovanissimi sarebbe eccessivo fare quest’esercitazione 11 c 11 in un campo 50×50 (la metà campo del nostro impianto)?
    perchè in alternativa facevo un 5c5 in una metà e un 6c6 nell’altra metà (con due zone franche per gli inserimenti da 15 metri) ma mi sembrano troppo grandi gli spazi

    • DiegoFranzoso ha detto:

      Ciao Giorgio, per le dimensioni dipende dalla qualità dei ragazzi e per le dimensioni infatti vado sempre ad occhio. So che può sembrare una follia ma una volta che conosco il mio gruppo, i passi li conto più o meno. infatti il mio aiutante tende ad impazzire per questa cosa 😉

  • Alberto De Nardi ha detto:

    Ciao Diego, esercitazione interessante come sempre. Sai che io (e la società dove alleno) lavoro molto sul dare diversi obiettivi alle partite per dar modo ai ragazzi di “pensare”.
    Non credi che dovresti dare un doppio obiettivo anche alle partita fatta dopo la prima e nell’ultima rotazione? 4 postazioni…4 obiettivi. Aggiungo che per noi mister potrebbe essere anche un interessante verifica per capire su cosa i ragazzi riescono a far meglio. Se alla fine ci rendiamo conto che verso un obiettivo sono stati fatti molti gol e verso un’altro nessun gol ci da uno spunto per programmare il lavoro successivo.
    Tra l’altro c’è da capire se fanno tanti gol verso un obiettivo perchè attaccano bene l’obiettivo o perchè chi difende non ha capito come comportarsi su quell’obiettivo?
    Altro spunto…..modificano il loro modo di attaccare (e difendere) in base all’obiettivo o fanno sempre allo stesso modo (qui potrebbe essere che hanno assimilato dei concetti sul lavoro svolto in precedenza, ma non riescono a “pensare” ed adattarsi alle diverse situazioni?
    Ciao Alberto

    • DiegoFranzoso ha detto:

      Ciao Alberto,
      lo so che questa esercitazione rientra nel vostro modo di pensare e proporre calcio e infatti mi è venuta in mente guardando le esercitazioni che mi avevi proposto tu 😉
      Per quanto riguarda il dare il doppio obiettivo anche nell’altra rotazione, sì, è una buona idea la tua e infatti oggi ho pensato di proporre una variante a questa.
      Assolutamente vero quello che dici: se un obiettivo è ricercato con “facilità” mentre altri con maggior difficoltà, il lavoro che proporremo in seguito dovrebbe tener presente proprio queste considerazioni.

      Grazie per gli spunti di riflessione 😉

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