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Match Analysis

Il Sistema di Gioco 4.2.3.1

7 Luglio 2012

Sistema di Gioco 4.2.3.1 : Fase di Possesso e di Non Possesso

Il 4.2.3.1 non è un 4.4.1.1 o un 4.5.1!!

Comincio con questa semplice e banale considerazione, poiché una delle peculiarità del sistema di gioco di cui parleremo  è la propensione delle due ali alla fase d’attacco, le quali agiscono sempre alte e larghe; potrebbe essere piuttosto visto come un 4.2.1.3 (sistema di gioco che Leonardo adottò in diverse partite alla guida del Milan).

Due sono a mio avviso i ruoli in cui gli interpreti possono avere caratteristiche completamente differenti: la punta e il trequartista.

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✔️ Il ruolo di prima punta infatti non richiede necessariamente la presenza di un vero numero 9 ma può essere anche ricoperto da un “Finto Centravanti”; si pensi ad esempio a Totti nel 4.2.3.1 di Spalletti o a Fabregas nella nazionale Spagnola.

✔️ Anche il ruolo di trequartista può essere interpretato da giocatori con caratteristiche molto differenti tra loro; si pensi a Sneijder nell’Inter di Mourinho o a Perrotta nella Roma di Spalletti.

✔️ Ritornando agli esterni d’attacco, molto spesso vengono schierati a piede invertito per sfruttare i tagli e per essere più pericolosi quando vengono a ricevere tra le linee.
Ma è anche utile l’interscambiabilità dei 2 esterni d’attacco, al fine di togliere riferimenti fissi agli avversari.

Il 4-2-3-1, Un sistema per Principi“, di Fulvio Fiorin

▶️ Possibili Sviluppi in Fase di Possesso

? Con palla al difensore centrale

Il mediano di centrosinistra (8), corrispondente al difensore di centrosinistra (5), si muove incontro mentre (4) si alza, con (10) che adatta la sua posizione. Questa soluzione è rischiosa per la posizione non ottimale di (8). Questa possibilità è da adottare solo se la squadra avversaria non attua un pressing offensivo.

Una soluzione più congeniale è invece quella che vede (4) abbassarsi e (8) alzarsi, con (10) che adegua la sua posizione.

? Con palla al centrocampista centrale

Questi può aprire in fascia per il terzino corrispondente, il quale riceve allineandosi al reparto di centrocampo; oppure può giocare per l’ala corrispondente o per l’ala opposta tramite un lancio lungo.

La tendenza è che l’ala più vicina si accentri liberando lo spazio al terzino, mentre l’ala opposta rimane piuttosto larga (non eccessivamente, per non rimanere fuori dal gioco).

Il centrocampista può comunque verticalizzare su uno dei due riferimenti centrali avanzati (trequartista – attaccante). I due dovranno essere abili nel combinare i loro smarcamenti in modo che uno venga sempre incontro e l’altro attacchi la profondità o che rimanga pronto per farlo

Il terzino si sgancia verso la zona cross mentre l’ala corrispondente, presa visione delle intenzioni del compagno, si accentra liberandogli lo spazio e proponendosi per la ricezione in zona di rifinitura interna. I due riferimenti avanzati, (9) e (10), si preoccupano di liberare lo spazio all’ala.

Un’ulteriore possibile sviluppo possibile è quello che vede il terzino ricevere ancora lontano dalla linea di fondo campo, subito l’ala gli si sovrappone internamente.

Con palla giocata su (9) o (10) venuti incontro, questi può scaricare su un mediano – possibilmente sull’altro – il quale può subito verticalizzare nello spazio per l’altra punta o per una delle due ali in taglio.

Può anche succedere che la punta venuta incontro scarichi per il compagno di reparto che non si era mosso in profondità per mancanza di spazi. Questo può quindi andare alla conclusione o verticalizzare sul taglio dell’ala

Se uno dei due difensori centrali è abile coi piedi, un’altra soluzione può essere quella di alzare il trequartista; dando così la possibilità ad uno dei due centrocampisti di alzarsi per cercare una zona di rifinitura più avanzata.

? Con palla sull’esterno

Movimento incontro dell’esterno alto a ricevere tra le linee, il trequartista si inserisce nello spazio creato in fascia e subito (3) lo serve in profondità; oppure se vi è troppa distanza fra i due giocatori, si preferisce servire (9) mossosi sul corto.

▶️ Fra il rombo d’attacco le possibili soluzioni possono essere invece:

✔️ combinazione fra punta e trequartista;

✔️ movimento a tagliare verso la zona cross (taglio divergente) de trequartista con palla in possesso di una delle due ali;

✔️ filtrante del trequartista per la punta che attacca la profondità o viceversa;

✔️ combinazione tra ala e trequartista o punta venuti incontro;

✔️ con palla aperta, filtrante della punta o del trequartista in favore delle ali che tagliano verso la porta o verso la zona cross;

✔️ ala che conduce verso la porta (ecco uno dei motivi perché gli esterni vengono schierati coi piedi invertiti), il trequartista gli si sovrappone in fascia nel caso il terzino sia in ritardo nell’inserimento;

▶️ Sugli sviluppi di un cross, spesso effettuati dai terzini piuttosto che dagli esterni alti, visto che questi sono chiamati ad accentrarsi in diverse circostanze:

✔️ punta e trequartista si dirigono verso il primo e il secondo palo;

✔️ l’ala opposta taglia dentro l’area portandosi alle spalle di punta e trequartista;

✔️ uno dei due mediani, solitamente quello opposto al cross, si porta al limite dell’area;

✔️ l’ala corrispondente al terzino che crossa, si porta nei pressi dell’apice dell’area di rigore;

▶️ Ulteriori Considerazioni sulla Fase di Possesso

Il sistema di gioco è improntato su una fase di possesso incentrata sulla mobilità collettiva e sulla varietà delle soluzioni, lavorando molto sui movimenti corali del rombo d’attacco e coordinando a questi le scelte di mediani e terzini.
La costruzione prevede quasi esclusivamente il fraseggio corto.
I quattro giocatori avanzati, oltre ad agire piuttosto vicini tra loro, soprattutto punta e trequartista, sono molto mobili e portati ad interscambiarsi le proprie posizioni anche durante lo svolgersi dell’azione.

Il 4.2.3.1 si differenzia dal 4.4.1.1 perché il rombo d’attacco, quando la squadra è in fase di non possesso, non da sempre il suo apporto tramite rientri profondi; ciò però comporta il vantaggio che questi siano subito pronti a proporsi quando la squadra riconquista palla.

La conseguenza è che avremo una squadra molto abile nello sviluppare azioni di rimessa che coinvolgano principalmente i quattro elementi avanzati.

▶️ Fase di non possesso

La tendenza è quella di trasformarsi in un 4.4.1.1, proteggendo i due difensori centrali con l’arretramento dei due mediani a ridosso della difesa e coi rientri delle due ali per impedire situazioni di soprannumero nei confronti dei propri terzini.

I due esterni d’attacco sono chiamati a compiere le diagonali di copertura almeno quando l’azione avversaria si sviluppa a squadre schierate.

Trequartista e punta sono invece invitati al pressing alto sui difensori centrali, mentre quando non sono impegnati direttamente nell’aggressione, il trequartista rimane piuttosto alto, non integrandosi nella linea mediana ma disturbando eventualmente il “regista” avversario.

Il possibile rischio è quello di subire alcune ripartenze!!

Visto che le ali non sempre riescono a rientrare e che i due centrocampisti tendono ad accompagnare molto l’azione, considerato inoltre che i terzini sono chiamati a partecipare alla manovra offensiva, le transizioni negative sono il pericolo maggiore.

Il mister dovrà impartire chiare direttive su quali comportamenti attuare in caso di palla persa.

Essere aggressivi, compatti e organizzati nell’immediata riconquista della sfera, sembra essere una via che sempre più squadre cercano di attuare, ma la squadra deve essere assolutamente convinta della scelta fatta dal mister. Come in tutte le “strategie”, la condivisione di un’idea è fondamentale per ottenere un esito positivo.

Nel caso che l’esterno alto sia impossibilitato a ripiegare per oggettiva impossibilità o per mancanza d’applicazione tattica, sarà il mediano più vicino ad uscire in pressione sul terzino avversario, cosicché i nostri due terzini possano rimanere in posizione. Quest’ultimi escono solo se non hanno avversari diretti nella loro zona ed il portatore è ormai prossimo a loro.

In occasione di cross dalle corsie laterali, il terzino corrispondente va in chiusura, mentre gli altri tre difensori stringono le loro posizioni, mentre i due mediani vanno in chiusura nei pressi del dischetto del rigore e del limite dell’area.

In questi frangenti sono spesso le ali a dimostrarsi poco propense nello scalare alle spalle del proprio terzino, se questo è troppo accentrato. Ecco quindi che i problemi possono nascere in caso di traversoni lunghi verso il lato debole della difesa.

▶️ Considerazioni sul Pressing

Vista la presenza del rombo d’attacco, è possibile adottare un pressing offensivo o addirittura ultra offensivo. Le due ali accorciano sui due terzini avversari, la punta si occupa del difensore in possesso mentre il trequartista oscura il passaggio sul metodista; alzandosi eventualmente sull’altro difensore centrale qualora il portatore sia in evidente difficoltà.

L’azione viene forzata poi verso le corsie esterne.

Credit Immagine: https://www.forzaroma.info/

Commenti

39
  • Peppe Scotto ha detto:

    fare molto attenzione alle ripartenze,il centrocampo a 2 è sempre un po problematico

    • Diego Franzoso ha detto:

      Solitamente l’indicazione generale è quella che “uno resta, l’altro va”. Uno dei 2 deve sempre garantire protezione alla difesa

      • Stefano ha detto:

        Io faccio salire l’interno di centrocampo più lontano dalla palla, mentre il mediano in lato palla manovra o aiuta la manovra ma non si inserisce fino all’area.
        Mi sono trovato bene così e la squadra ha equilibrio maggiore perchè l’interno opposto ha i tempi di inserimenti facilitati vedendo la manovra avendo sott’occhio tutta la manovra e la quantità di avversari in zona palla. Il mediano in zona palla invece aiuta la manovra in appoggio centrale di scarico. Voi?

        • DiegoFranzoso ha detto:

          sono d’accordissimo con te Stefano 😉

          • giuseppe ha detto:

            E’ due anni che utilizzo questo modulo con una 1° cat con buoni risultati anche perchè molti di questi giocatori arrivano dal settore giovanile dove nei 2 anni di allievi e 1 di juniores regionale hanno lavorato con questo modulo :la difficolta’ che ho riscontrato con i giocatori piu’ datati è nel ruolo del trequartista centrale poichè trovano difficoltà ad attacare la profondità poichè giocatori abituati solo a lavorare tra le linee per ultimo passaggio ecc,mentre ritengo che in quel ruolo sia essenziale sapersi “buttare” negli spazi oltre la punta centrale

          • DiegoFranzoso ha detto:

            Son d’accordo con te Giuseppe.

            E’ il mio sistema di gioco preferito ma quest’anno non riesco a proporlo. Ciò nonostante, quando l’ho proposto negli anni precedenti, ho sempre trovato la tua stessa difficoltà. N.10 che gioca tra le linee per l’ultimo passaggio e non s’inserisce mai. Se vogliamo però, pure Sneijder per caratteristiche, in quel ruolo, non va mai dentro

  • Alessandro Corti ha detto:

    Ma i 2 difensori centrali come si comportano? marcatori puri entrambi? per la mia squadra giocare in linea diventa difficile, non sono rapidi i centrali, e sono stati abituati negli anni scorsi a giocare quasi da libero.

  • Diego Franzoso ha detto:

    Ti sei risposto da solo 🙂 il comportamento dei centrali dipende dalle loro caratteristiche. Inutile chiedergli di restare molto alti se sono entrambi lenti. Così come non lascerei il 2v2 tra i miei difensori centrali e le due punte avversarie se so che gli avversari son superiori. Questi comportamenti dipendono dai singoli e pure da mister a mister. Io ho solo spiegato, in linea generale, il 4-2-3-1 🙂

  • Achille Marmo ha detto:

    come ovviare alla marcatura del 3/4 di una squadra che adotta 4-3-1-2 con la mia squadra che gioca con il 4-2-3-1 e si trova sempre in difficoltà nella scelta di una soluzione valida. grazie

    • Cristian ha detto:

      Secondo me devi lasciare il 3/4 avversario alla difesa…un centrale esce e i terzini stringono, poi c’è un gran bel lavoro da parte dei due mediani che se la devono vedere con le mezze ali avversarie…non è semplice, se la tua squadra è più forte con una buona applicazione con questi movimenti te la cavi..se invece, o non hai i terzini bravi a marcare, oppure gli avversari sono più bravi si rischia molto, soprattutto se il campo è grande (105×65) e gli avversari sono molto dinamici. A mio parere se si gioca su campi piccoli anche se gli avversari sono bravi è più facile contrastare chi utilizza il 4-3-1-2 con un bravo 3/4….su un campo grande, se hai un 3/4 bravo è uno dei sistemi più pericolosi.

      • DiegoFranzoso ha detto:

        d’accordo con cristian. è davvero una contrapposizione molto rischiosa, probabilmente, se vedo che stiamo andando in difficoltà, penserei anche ad un cambio del sistema di gioco in corsa. magari mi metterei 4-3-1-2, o 4-3-2-1 o 4-3-3

  • Diego Franzoso ha detto:

    i 2 difensori centrali non possono uscire sul trequartista, essendo già impegnati nel 2v2 con le punte avversarie.
    il metodista avversario lo prende il nostro trequartista, quindi la soluzione più semplice è quella di farlo prendere a turno da uno dei 2 nostri centrocampisti centrali, con l’ala sul lato debole che stringe dentro il campo andando a chiudere sulla mezz’ala di riferimento

  • Andrea Chiappucci ha detto:

    volevo chiedere se la soluzione che vorrei adottare con la mia nuova squadra può essere una cosa fattibile dato che sono alla mia prima esperienza da allenatore…dopo 2 allenamenti ho notato che il 4-2-3-1 può essere un modulo da adottare…scegliendo l’opzione di non attaccare alti i nostri avversari (cioè consentire agli stessi di ripartire facilmente ricevendo palla dal portiere) i n°10-7-11 possono abbassarsi sulla linea dei centrocampisti trasformando il modulo in un 4-5-1 in fase difensiva ????

    • Diego Franzoso ha detto:

      Le caratteristiche dei giocatori sono fondamentali per quello che tu chiedi. In primis, l’allenatore deve convincere i calciatori della bontà tattica del suo credo calcistico e deve inculcare nella SQUADRA lo spirito di sacrificio e di SQUADRA appunto. Penso ad Eto’o o a Pandev nell’Inter di Mourinho. Non si sa perchè….l’anno dopo Eto’o con Benitez non voleva più fare la fascia. In secondo luogo, per fare ciò che tu chiedi, i 2 esterni devono essere dotati di grande resistenza fisica e di una buona velocità per alzarsi immediatamente non appena si recupera palla. Infatti si differenzia da un 4-5-1 perchè i 2 esterni dovrebbero partire piuttosto alti ma sono poi anche le condizioni del match ad indicare quanto i 2 esterni dovranno ripiegare. Risultato della gara, quanto manca alla fine, andamento della gara (chi ha in mano il pallino del gioco), pericolosità dei terzini avversari e quanto invece i nostri esterni saranno abili ad impensierire la difesa avversaria. Infatti, se saranno spesso efficaci nell’1v1, i terzini avversari saranno più intimoriti nel spingersi ad azioni offensive.

    • Alessio Ragnoli ha detto:

      come dice diego il 4-2-3-1 viene impostato con esterni con esterni veloci e prettamente offensivi, poco disposti al ripiegamento nella propria metacampo…con un modulo del genere è meglio un pressing ultraoffensivo sui 4 difensori e sul metodista (il pressing è in 4 contro 5 ma credo sia sufficientemente efficace considerato che i centrali sono solitamente scarsi tecnicamente). una soluzione per te potrebbe essere il 4-3-3, con un centrocampista in più puoi permetterti di abbassare il pressing e impostare una squadra più bassa, potendo comunque schierare le due ali offensive che terranno a bada i terzini avversari.

  • Alessandro ha detto:

    Leggendo pe tue esercitazioni ho visto che hai adottato anche il 3-5-2. Volevo chiederti se secondo te il 3-5-2 può essere un’evoluzione del 4-2-3-1 a partita in corso o durante la stagione, ovviamente avendo i giocatori adatti per attuare entrambi i moduli. Movimenti e interpretazione del gioco cambiano radicalmente o sono necessari solo degli aggiustamenti? Quest’anno ho giocato con un 4-5-1 che mi garantiva copertura in mezzo al campo e la possibilità di tenere gli esterni abbastanza alti. Grazie in anticipo della risposta e complimenti per il lavoro che condividi che è molto utile e interessante

    • Diego Franzoso ha detto:

      Difficile da dire così Alessandro. Il 3-5-2 è un modulo che ho provato, per necessità inizialmente, quest’anno per la prima volta a poche giornate dalla fine e ho visto che è ottimo per difese che soffrono molto al centro. Ti garantisce parecchia copertura in zona centrale. Quel che invece va assolutamente provata è la fase OFFENSIVA. gli sviluppi non sono immediati e vanno provati. ecco allora che l’improvvisazione non è una buona idea in chiave di possesso. La mia squadra è abituata a lavorare per principi di gioco, più che per schemi e devo dire che qualcosa siamo riusciti ad imbastire in 2 settimane (5-6 allenamenti).
      Nemmeno farlo a posta domani pubblico un articolo sul 3-5-2 della Juve visto contro il Celtic quest’anno

  • franz ha detto:

    EcoOttimo.Mi scusi non ho capito il 2 mediani ..il ruolo fondamentale ,quando avanzono gli esterni di difesa.Poi vediamo se ho capito:ecco perche higuain non segni tutti i goal chr alcuni napoletani sperini..perche da quanto ho capito mi corregga se sbaglio i tre treqquartisti sono molto versatili in questo tipo di modulo!giusto?si guardi i gol di cajllecon con assist del pepita.

  • franz ha detto:

    Interrssante

  • franz ha detto:

    Quindi e un modulo abbastanza vulnerabilee.E richiede molta applicazione per quantl riguarda le fasce e i mediani?

    • DiegoFranzoso ha detto:

      hai detto bene quando dici molta applicazione, ma del resto, come ogni sistema di gioco. A mio modo di vedere è uno dei moduli migliori perchè puoi piazzare 3 uomini tra le linee e puoi sviluppare molti sviluppi di gioco. in fase difensiva molto dipende dai 2 mediani e dalla propensione delle ali ad aiutare la squadra

  • Danilo Girolomoni ha detto:

    si parla di fase di non possesso delle ali, io utilizzo questo modulo con ottimi risultati sia in fase di possesso che non possesso, fase in cui utilizzo molto il 3/4tista. Prendo ad esempio la parte dell’articolo in cui si fa riferimento ai cross dall’esterno in cui potrebbe essere lasciato scoperto il lato debole per la mancanza del rientro dell’ala; in questo caso la mia linea difensiva scala come riportato, ma utilizzando il 3/4 che va a lavorare da mediano, abbasso un centrocampista centrale poco + alto tra i 2 difensori centrali che possono rimanere quindi + larghi, di conseguenza il terzino opposto resta + largo per evitare un taglio alle spalle e mi restano le ali alte e in ampiezza pronte per l’attacco preventivo. Credo sia + utile abbassare il 3/4 perchè in fase offensiva rimango sempre con 3 giocatori che occupano il campo per l’intera ampiezza (ala sx, punta, ala dx), mentre abbassando l’ala rimango con due giocatori in posizione centrale (3/4 e punta) e un ala (sx o dx in base a dove sto difendendo) lasciando una zona di campo vuota e una zona occupata invece da 2 persone.

    • DiegoFranzoso ha detto:

      complimenti Danilo, sicuramente è un buon spunto di riflessione il tuo. solo una curiosità, con che categoria lavori te? perchè faccio un po’ fatica a pensare a questo tua contromossa con i Giovanissimi per esempio. Dalla Juniores in su lo vedo invece molto più applicabile

  • Rosario Ligato ha detto:

    Dipende sempre dagli interpreti. La tattica è sorretta se abbiamo in campo elementi di qualità. La base del calcio è il 4 4 2, durante la partita l’interpretazione di questo sistema di gioco varia a seconda della fase offensiva e difensiva. Di solito quando si attacca si tende a manterere 3 difensori e un mediano, cioè 3 + 1, quando si difende si tende a mettere 10 uomini dietro la linea della palla.

    • DiegoFranzoso ha detto:

      a mio modo di vedere, l’interpretazione, dello stesso sistema di gioco, può avere chiavi di lettura diverse a seconda del credo calcistico del mister. I 10 uomini sotto la linea della palla per esempio, non credo sia così per tutti

  • LLoyd ha detto:

    Potendo disporre sia di un trequartista forte sia di un centromediano metodista forte in squadra, tra l’utilizzo del centrocampo a 3 con vertice alto e basso, non sarebbe meglio utilizzare quest’ultimo visto che ti permette di affrontare qualsiasi tipo di modulo (come per esempio il 4-3-1-2) senza mai andare in inferiorità numerica (al massimo in parità numerica)?
    In fase di possesso poi la mezz’ala più offensiva delle 2 la si fa inserire in attacco.

    Non capisco perché usare un giocatore messo stabilmente dietro la punta quando invece può essere messo più arretrato per dar maggiore copertura e comunque partecipare alla fase offensiva inserendosi.

    A mio avviso la presenza del centromediano metodista dà quell’equilibrio che il 4-2-3-1 non potrà mai avere soprattutto contro squadre che hanno il trequartista centrale e due punte 🙂

    • DiegoFranzoso ha detto:

      se avessi in squadra un mediano e un trequartista forte, giocherei col 4-3-1-2, centrocampo a rombo e ho risolto i dubbi 😉
      D’accordo comunque sul fatto che il centrocampo a 3 assicuri maggior copertura. E’ vero però che le caratteristiche del trequartista possono aiutare molto in fase di non possesso. Si pensi al Perrotto di Spalletti

      • LLoyd ha detto:

        Anche se ammetto che il 4-2-3-1 è un gran modulo se si hanno due esterni di centrocampo veloci ed abili anche in difesa, questo modulo è molto valido sia in attacco dove si possono sfruttare parecchi schemi, sia in difesa dove si crea un blocco con due linee da 4 vicine che è una disposizione ottima per difendersi !

      • LLoyd ha detto:

        Comunque il 4-2-3-1, se giocato con esterni che sanno fare bene anche la fase difensiva (penso agli esterni del Napoli per esempio) ponendosi col 4-4-2, è forse il modulo più equilibrato di tutti…altrimenti risulta troppo sbilanciato e vulnerabile alla ripartenze avversarie!

      • LLoyd ha detto:

        Anche se ammetto che se nel 4-2-3-1 si hanno esterni in grado di offendere ma anche di difendere bene, il sistema è efficace anche in fase difensiva in cui sono facili le loro scalate difensive, utili a formare un solido 4-4-1-1, in cui come dici tu, il trequartista è utile per far pressing alto o per partecipare ad un possibile contropiede.

        Analizzando meglio questo sistema di gioco, in effetti se di primo acchito può sembrare squilibrato, poi nella realtà è molto equilibrato in entrambe le fasi (ovviamente coi giocatori giusti, ma questo vale per qualsiasi modulo 🙂 ) .

        • DiegoFranzoso ha detto:

          dici bene, i calciatori giusti.
          Il sistema di gioco deve essere scelto in base agli uomini a propria disposizione

          • LLoyd ha detto:

            Che ne pensi del 4-4-2 classico (con prima e seconda punta)?
            Tu coi giocatori giusti lo useresti lo stesso, reputandolo quindi ancora valido anche nella fase offensiva, o virereste verso un modulo un po’ più moderno?

          • DiegoFranzoso ha detto:

            il 4-4-2 non mi piace molto, lo reputo troppo piatto e rischia di soffrire quei sistemi di gioco che ti piazzano un elemento tra le linee. Inoltre richiede terzini di gran spinta e corsa

          • LLoyd ha detto:

            Comunque vedendo bene il 4-2-3-1 del Siviglia in finale di Europa League (per fare un esempio pratico), ho notato che anche in fase di impostazione davanti alla difesa rimangono i due mediani…nel 4-3-3 invece ne rimane solo uno.
            Dunque il 4-2-3-1 è più coperto per di ripartenze avversarie, e dunque è più difensivo del 4-3-3. (dò per scontato che le ali ormai scendano a livello del centrocampo in tutti i moduli)

            Inoltre il 4-2-3-1 ti permette di attaccare bene le squadre chiuse perché quando si ostruiscono gli spazi centrali puoi far salire i terzini che bucano sulle fasce…lo puoi fare ovviamente anche col 4-3-3, però il discorso è sempre lo stesso, ossia che avendo solo un mediano si creano più spazi da aggredire per l’avversario. In più si ha un trequartista che come hai già detto tu può creare parecchi problemi tra le linee e nel pressing.

            Ora capisco perché la maggior parte degli allenatori lo adotta!!

  • Gianni ha detto:

    E’ stato un grande modulo di gioco, spettacolare e redditizio, era caduto un po’ in disuso perche’ gli allenatori sapevano ormai come “mettere in mezzo” i 2 mediani ponendoli in inferiorita’ numerica…ora sembra tornato di moda grazie alla Juve di Allegri, ma li’ piu’ che la strategia “pesa” il valore dei giocatori e la loro “cattiveria” agonistica…comunque complimenti e grazie per le dettagliatissime spiegazioni tattiche.

  • pietro otelli ha detto:

    legegndo tutti i vari post si fa sempre l’esempio di squadre professionistiche di alto livello in modo da avere un filo conduttore e un esempio diffuso uguali per tutti.ma sfido chiunque almeno per quanto mi riguarda di avere giocatori che si adattano in breve tempo a questi dettami tattici.per questo a mio parere è efficace chi riesce a semplificare tutto.detto questo usando un 4231 in fase di non possesso non sarebbe bene fare scalare il 3/4 al posto di un centrale di centracampo che a sua volta diventa schermo davanti alla difesa ? diventerebbe cosi 4141 e riuscirebbe con piu facilità a sopperire al mancato rientro di un esterno.cosa ne pensate ?

    • Diego Franzoso ha detto:

      Certamente Pietro, può essere un’idea. Poi dipende anche dalle caratteristiche del trequartista. Se pensiamo magari ad un Kaka, per banalizzare il concetto, fatico a pensare di farlo scendere sulla linea dei centrocampisti in fdnp. Preferirei portarlo in linea con la punta. Dipende come sempre dalle caratteristiche

  • pietro otelli ha detto:

    in fase di non possesso nel 4231 non sarebbe più conveniente fare scalare il 3/4 al posto di uno dei 2 mediani che a sua volta si mette a schermo dei due centrali di difesa diventando in pratica 4141 ? in questa maniera si riesce ad essere coperti anche in caso che un esterno non riesca a tornare.cosa ne pensate ?

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