Partita a Tema: Allenare le Scelte di Gioco. Attacco della Profondità, Ampiezza, Transizioni, Pressing
La partita a tema che vi propongo oggi e che ho proposto col mio gruppo di Giovanissimi nell’allenamento di venerdì 24/10, è una fusione di numerose partite a tema che ho già pubblicato e in particolare è molto simile a quella che trovate a questo Link–
L’intento era quello di unire tutti gli obiettivi su cui lavoriamo e di stimolare nei ragazzi il Sistema di Percezione-Analisi-Decisione-Esecuzione, portandoli alla scelta più opportuna.
Svolgimento
La struttura dell’esercitazione è quella che si vede nella figura che segue
Formiamo due squadre e schieriamole con una parvenza del nostro sistema di gioco.
Se fossimo dispari, tanto meglio, potremmo utilizzare un giocatore Jolly che gioca nella zona nevralgica del campo.
Il gioco inizia con la squadra gialla impegnata ad attaccare la zona di meta avversaria e quindi a ricercare tempi e modi per attaccare la profondità.
Gli esterni alti (gialli) potranno inserirsi solamente nello spazio blu, stimolando in questo modo i tagli convergenti. Tutti gli altri giocatori potranno inserisi liberamente.
Si ottiene 1punto per l’inserimento e un ulteriore punto nel caso si riesca a segnare nella porta difesa dal portiere.
La difesa non può difendere all’interno della propria zona di meta.
C’è il fuorigioco.
Obiettivo della squadra rossa sarà invece quello di giocare sì, a tocchi liberi, ma potrà segnare nella porta difesa dal portiere con un massimo di 2 tocchi e nelle porte laterali ad 1 solo tocco.
L’obiettivo è quello di muovere palla il più velocemente possibile per attaccare la porzione di campo lasciata libera dalla squadra avversaria.
Gli esterni alti saranno chiamati a ripiegare a difesa del lato debole (ulteriore obiettivo).
Al comando del mister, che avviene non quando la palla è fuori dal gioco, le due squadre ruotano in senso orario di 90° e quindi giocheranno porta contro porta col medesimo obiettivo, segnare nella porta avversaria. Si gioca a tocchi liberi e il gol di prima intenzione, su scarico della punta, può valere 2punti.
In questo modo lavoreremo sulle transizioni, positive e negative, con le due squadre che dovranno da un lato riorganizzarsi velocemente e dall’altro dovranno sfruttare la momentanea disorganizzazione avversaria.
Al nuovo comando del mister si ruota ancora e le squadre si troveranno ad essersi invertiti gli obiettivi iniziali.
La proposta continua con diversi comandi dell’istruttore che avranno la finalità di variare frequentemente i compiti e quindi gli obiettivi.
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Credit Immagine: http://www.beinsports.tv/di/library/bein_us/45/55/marcelo-bielsa_181lb1pqlykb51ah7mo8admlye.png?t=-467599273&w=640&h=360&quality=97&cropTo=top
4 commenti
Ciao Diego, secondo te per i giovanissimi sarebbe eccessivo fare quest’esercitazione 11 c 11 in un campo 50×50 (la metà campo del nostro impianto)?
perchè in alternativa facevo un 5c5 in una metà e un 6c6 nell’altra metà (con due zone franche per gli inserimenti da 15 metri) ma mi sembrano troppo grandi gli spazi
Ciao Giorgio, per le dimensioni dipende dalla qualità dei ragazzi e per le dimensioni infatti vado sempre ad occhio. So che può sembrare una follia ma una volta che conosco il mio gruppo, i passi li conto più o meno. infatti il mio aiutante tende ad impazzire per questa cosa 😉
Ciao Diego, esercitazione interessante come sempre. Sai che io (e la società dove alleno) lavoro molto sul dare diversi obiettivi alle partite per dar modo ai ragazzi di “pensare”.
Non credi che dovresti dare un doppio obiettivo anche alle partita fatta dopo la prima e nell’ultima rotazione? 4 postazioni…4 obiettivi. Aggiungo che per noi mister potrebbe essere anche un interessante verifica per capire su cosa i ragazzi riescono a far meglio. Se alla fine ci rendiamo conto che verso un obiettivo sono stati fatti molti gol e verso un’altro nessun gol ci da uno spunto per programmare il lavoro successivo.
Tra l’altro c’è da capire se fanno tanti gol verso un obiettivo perchè attaccano bene l’obiettivo o perchè chi difende non ha capito come comportarsi su quell’obiettivo?
Altro spunto…..modificano il loro modo di attaccare (e difendere) in base all’obiettivo o fanno sempre allo stesso modo (qui potrebbe essere che hanno assimilato dei concetti sul lavoro svolto in precedenza, ma non riescono a “pensare” ed adattarsi alle diverse situazioni?
Ciao Alberto
Ciao Alberto,
lo so che questa esercitazione rientra nel vostro modo di pensare e proporre calcio e infatti mi è venuta in mente guardando le esercitazioni che mi avevi proposto tu 😉
Per quanto riguarda il dare il doppio obiettivo anche nell’altra rotazione, sì, è una buona idea la tua e infatti oggi ho pensato di proporre una variante a questa.
Assolutamente vero quello che dici: se un obiettivo è ricercato con “facilità” mentre altri con maggior difficoltà, il lavoro che proporremo in seguito dovrebbe tener presente proprio queste considerazioni.
Grazie per gli spunti di riflessione 😉