Analisi del 3.5.2 nell’Inter di Mazzarri
L’analisi degli sviluppi offensivi e difensivi è stata monitorata durante Inter – Juventus del 14 Settembre 2013. Risultato finale 1 a 1.
Quello che riporto di seguito è quanto visto in tempo reale, visionando la partita in diretta. Sicuramente mi sono quindi perso qualcosa. L’obiettivo di questo articolo è solamente quello di condividere ciò che ho potuto osservare.
L’Inter si schiera in campo con un 3-5-1-1 (modulo che il mister Livornese ha già utilizzato a Napoli con successo) che vede in porta Handanovic, difesa a 3 con Campagnaro, Ranocchia e Juan, centrocampo a 5 con, da destra a sinistra, Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider e Nagatomo. In attacco Alvarez alle spalle di Palacio
Fase di Possesso
- Campagnaro conduce palla conquistando la metà campo avversaria. Guarin (mezz’ala dx) si apre in ampiezza mentre Jonathan (laterale dx) attacca la profondità. Nel frattempo Alvarez si muove sul corto tra le linee. Con altri interpreti, questo sviluppo è abbastanza comune in molti 3.5.2; l’ho infatti vista adottato sia dalla Fiorentina nello scorso campionato, sia dalla Juventus.
- Palacio svaria su tutto il fronte d’attacco, andando a creare superiorità numerica sul lato forte. Trovato un lato chiuso, la palla circola velocemente per la zona centrale e viene poi girata sul fronte opposto per l’inserimento di Nagatomo.
- Palla a Guarin sull’esterno, Palacio attacca la profondità in fascia con un taglio divergente e riceve in profondità. Palacio crossa nel mezzo per l’inserimento di Nagatomo sul secondo palo (soluzione che ha portato al gol nella partita di Catania).
- Le mezzali s’inseriscono in fascia alle spalle del diretto avversario con palla al laterale. Soluzioni già vista negli sviluppi precedenti. Possiamo quindi sottolineare il grande lavoro sulle catene laterali, finalizzato a creare superiorità numerica in corsia.
- L’ Inter ricerca la costruzione dal basso con palla al portiere. I 2 difensori laterali si allargano fuori dall’area di rigore mentre il difensore centrale resta in zona centrale. Cambiasso s’abbassa per offrire un’ulteriore soluzione (viene a formarsi quindi un rombo).
La Juve attua un pressing ultra offensivo, impedendo la costruzione sul corto sul rinvio dal fondo. Analoga situazione a parti invertite. L’inter è riuscita a far partire la manovra dal basso in sole due occasioni.
Fase di Non Possesso
L’inter non attua un pressing ultra offensivo (se non sul rinvio dal fondo). Sopratutto nel primo tempo preferisce attendere all’interno della propria metà campo, difendendo con un 3.5.2, con Palacio e Alvarez in linea e pronti ad indirizzare il gioco della Juventus sull’esterno.
Da sottolineare come le 2 punte ripieghino sempre all’interno della propria metà campo, facendosi trovare sotto la linea della palla.
La linea di difesa è bassa, quasi al limite dell’area di rigore, con l’obiettivo di non concedere profondità alla Juventus.
- La difesa a 3, utilizzata in questo momento da molte squadre in Italia, ha un grosso vantaggio: permette l’uscita di un difensore anche lontano dalla porta, accorciando sull’attaccante mossosi abbondantemente sul corto.
In figura si vede Ranocchia accorciare Vucinic lontano dalla porta, mentre Cambiasso s’abbassa in copertura a Ranocchia. In questo caso Ranocchia può uscire senza problemi, essendo coperto da ben 3 compagni alle sue spalle.
- In questa seconda immagine Cambiasso non s’inserisce nella linea ma accompagna l’uscita del compagno. Juan ha comunque la copertura di ben 3 compagni alle sue spalle, in quanto i 2 laterali di centrocampo vanno a formare una linea a 4.
- La dislocazione dei centrocampisti è simile per entrambe le squadre. E allora, con le 2 mezzali dell’Inter impegnate ad accorciare i 2 diretti avversari e con Alvarez tagliato fuori, è Cambiasso ad accorciare in avanti su Pirlo.
Il Gol
L’Inter nel s.t. alza la linea del pressing. Alvarez recupera palla sulla trequarti offensiva e dopo una breve conduzione serve Icardi che taglia alle spalle del diretto avversario.
Curiosità
La soluzione sul calcio d’inizio non è nuova per le squadre di Mazzarri, infatti s’era già vista ai tempi di Napoli. Sei giocatori posizionati sulla linea mediana e palla dietro per Cambiasso che calcia lungo verso il fronte destro dell’attacco
Conclusioni
L’Inter vista in questo inizio di stagione ha poco a che vedere con la squadra dell’anno scorso. L’enorme mole di lavoro fisico svolto durante la preparazione estiva, caratteristica delle squadre di Mazzarri, permette all’Inter di avere una notevole tenuta atletica; fattore che non sembrava così evidente nella passata stagione.
Le idee e i Principi di Gioco del tecnico Livornese sono ormai conosciuti. Squadra bassa per concedere poca profondità alla compagine avversaria e sulla riconquista della sfera si cerca un’immediata verticalizzazione per il terminale offensivo.
Le punte spesso ripiegano e se necessario la squadra si difende con 11 componenti sotto la linea della palla. Questo fa sì che gli avversari si alzino, lasciando spazio alle loro spalle; profondità che viene immediata ricercata in transizione positiva.
Quando invece la squadra avversaria è ben schierata e non concede profondità, l’Inter lavora sulle catene laterali, andando a creare la superiorità numerica in fascia.
Credit Immagine: https://www.calcioweb.eu/
Commenti
ciao Diego ,ottima analisi come tutto ciò che pubblichi, complimenti davvero 🙂
Il fatto che Mazzarri prepari molto le sue squadre dal punto di vista atletico
ne ho avuto ulteriore conferma nel riscaldamento pre-gara dato che ho avuto la fortuna di assistere a questa partita dal vivo (ero al primo anello verde , dietro la porta di handanovic al primo tempo).L’inter ha svolto principalmente un lavoro molto più “a secco” , un riscaldamento classico su 2 file a differenza della juventus che lo ha improntato usando molto di più la palla (alternava vari tipi di possesso, varie giocate dall’analitico al situazionale ,con intermezzi di mobilità e stretching (personalmente ho apprezzato di più quest’ultimo) e questo secondo me rispecchia un po’ anche i rispettivi mister.
Parlando invece della juve, ho notato come Buffon si sia preparato molto sui tiri da fuori area con e senza rimbalzo davanti a lui , perchè nella gara precedente aveva preso gol da klose su tiro respinto e aveva subito parecchi tiri dalla lazio, trattennedone pochi anche quando avrebbe dovuto farlo.
Esula un po’ dalla tua analisi pubblicata ma volevo condividere con te e tutti quelli che ti seguono un momento molto importante della gara.
Ciao
Ciao Alessandro,
grazie intanto per i complimenti e grazie ancora per queste “chicche” che mi piacciono sempre molto e apprezzo 😉