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L’arbitro di calcio, quella figura molto amata e… molto odiata

1 Novembre 2017

Il direttore di gara è una delle figure più importanti all’interno del match. Senza di esso non si potrebbe sicuramente portare a termine una partita. Eppure è, al tempo stesso, la figura più criticata del mondo del calcio. Quante volte è capitato assistere ad una partita dove l’arbitro è soggetto a fischi, insulti, o peggio ancora, spintoni?

Sicuramente non sempre i suoi verdetti sono azzeccati, ma anche quando lo sono, non mancano critiche e sfottò per decisioni prese a favore di una squadra, che, inevitabilmente, portano allo scontento della squadra avversaria, ma soprattutto, dei suoi tifosi.

Se qualche volta vi foste chiesti quale fosse il percorso seguito dagli arbitri prima di diventare professionisti o quali fossero i suoi guadagni medi e non avete mai trovato una risposta esaustiva, vi consigliamo di dare un’occhiata a questa infografica realizzata da 888sport incentrata proprio sulla figura dell’arbitro, con un focus sulla serie A.

In quanto tempo si diventa arbitri professionisti di seria A? La strada per approdare nella massima serie è infinita. Servono almeno 10 anni di gavetta in arbitraggi ad alti livelli e, soprattutto, una buona dose di fortuna.

Quanto guadagna un arbitro professionista? Si va dai 3.800€ a partita più i benefit (rimborsi spesa, vitto, alloggio, ecc.) alle 1.000€ della Coppa Italia nelle fasi iniziali, fino ai 3.800€ delle fasi finali.

Addizionali, assistenti e quarto uomo però guadagnano meno: 1.000€ a partita per i primi e 500€ per i secondi.

Tutte gli altri aneddoti e curiosità sono da scoprire nell’infografica…

Credit Immagine: https://img.20mn.fr/dacgcZJCRBW6O1pRfScJ1g/1200x768_pierluigi-collina-non

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