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In Viaggio Verso

“Vado in Spagna” – Capitolo 1, di Claudio Misani

19 Aprile 2018

“Vado in Spagna” – Capitolo 1, di Claudio Misani

Oggi prende il via una nuova rubrica, una di quelle che a me piacciono molto.

Nel corso di questi anni, su Ideacalcio, ho sempre dato spazio alle esperienze di amici e colleghi che sono emigrati all’estero in cerca di fortuna o, più semplicemente, di riconoscimenti personali che nel nostro paese faticano a raggiungere.

Oggi è il turno del collega Claudio Misani che, in questa rubrica, ci racconterà della sua avventura in Spagna.

Ciao a tutti, mi chiamo Claudio Misani, ho 25 anni, vivo (o meglio vivevo) in un piccolo paese che si chiama Bellusco vicino Milano e da Giugno 2017 ho deciso di trasferirmi in Spagna per continuare ad inseguire quello che posso definire il sogno di una vita, ossia essere allenatore di calcio.

In questa prima parte farò una piccola presentazione del mio percorso formativo senza annoiarvi troppo e del motivo per cui ho deciso di uscire dai confini nazionali a cui tanto ero e sono tutt’ora affezionato.

Sono laureato in Scienze Motorie e dello Sport, ho un Master in Preparazione fisica per il settore giovanile e attualmente possiedo il titolo UEFA C della FIGC (a giugno inizierò l’UEFA B qua a Barcellona).

Ho iniziato ad allenare a 16 anni, prima nella squadra del paese per poi spostarmi in una società vicina, ma non avendo mai la fortuna o sfortuna (dipende dai punti di vista) di allenare squadre professionistiche.

Da gennaio 2018 sto frequentando un Master organizzato da un ente privato di Barcellona che si chiama MBP SCHOOL che, basandosi sulle due metodologie più famose ed utilizzate in Spagna (Periodizzazione Tattica e Microciclo Strutturato), ha creato una metodologia propria applicabile su squadre che loro chiamano di alto rendimento.

Lungi da me voler far pubblicità, anche perché non ne guadagnerei niente, ma un master di questo livello in Italia non esiste sfortunatamente, qualità e quantità, teoria che trova riscontro nella pratica, un master di 4 mesi che consiglio a chiunque volesse investire su sé stesso e sulla propria formazione, dove il confronto è continuo sia con i professori che con i compagni stessi del corso.

La metodologia ha la sua base nella parte Tattica, ma riprende tutte le aree o Strutture (come le chiama Seirul-lo) che compongono il gioco più bello del mondo.

Terminato il mio percorso di studi universitario sentivo la necessità di continuare il mio percorso di formazione e studio in maniera più specifica, più orientata verso lo sport di mia competenza. Ho quindi cominciato a pensare a dove potessi trasferirmi se non nel paese che in questi anni, oltre a creare alcuni dei migliori giocatori in circolazione, proponesse anche un ottimo calcio.

Inizialmente i dubbi e le incertezze erano tante, lasciare un lavoro, la famiglia, gli amici, per andare da solo in un paese straniero di cui appena conoscevo la lingua.

Ma la mia insofferenza aumentava giorno dopo giorno, sentivo che non stavo facendo quello che era meglio per il mio percorso formativo, i miei desideri non erano in sintonia con le mie decisioni, quindi mi sono deciso e ho detto… VADO IN SPAGNA!

Da quel momento iniziai a mandare mail e CV a tutte le squadre delle 3 serie professionistiche di Spagna, ma come previsto non ricevetti nessuna risposta.

Non mi scoraggiai e decisi di focalizzarmi in particolare nella zona di Barcellona e iniziai a cercare squadre di una serie inferiore. Utilizzai tutti i social network a disposizione per cercare di mettermi in contatto con i vari responsabili, solo dopo una lunga serie di tentativi riuscii a mettermi in contatto con il responsabile del F7 (calcio a 7) di una società che si chiama Santfeliuenc.

Dopo avergli fatto visita per parlare della società, del loro progetto e della loro metodologia trovai un accordo per la stagione 2017-18.

Ed eccomi qua. Attualmente sono allenatore di una squadra di 2008-09, aiutante allenatore e preparatore fisico di una squadra di 2003 e da poco allenatore di una squadra femminile.

Le possibilità di mettersi in gioco e in discussione sicuramente non mi sono mancate in questo anno.

Nonostante questa stagione non sia stata tutta rose e fiori, ho imparato davvero tanto, forse molto di più di quanto pensassi. Il consiglio che vorrei dare a tutti coloro che escono dai confini nazionali è quello di abbandonare, o meglio riadattare, tutte le proprie abitudini, evitando di giudicare le cose a prima vista, soprattutto quando non si conosce il motivo per cui vengono fatte.

Cercare di conoscere a fondo la nuova cultura è importantissimo per potersi integrare nel migliore dei modi e questo, oltre alla scarsa conoscenza della lingua, è stata la mia più grande difficoltà nei primi mesi.

In questa rubrica cercherò di spiegare come funziona il calcio in Spagna, quali sono le differenze con l’Italia, a livello di federazione, la metodologia e l’ideologia di gioco, come si diventa allenatori, le categorie e tanto altro.

Lo farò con la massima umiltà e apertura per cercare di trasmettere quello che ho vissuto, che sto vivendo e che vivrò nella prossima stagione (in un altro club), con la speranza di poter creare incertezze e dubbi, perché, come dice Oscar Cano:l’unica certezza deve essere l’incertezza” se vogliamo migliorare costantemente.

Termino la mia presentazione ringraziando Diego per la sua disponibilità a poter iniziare questa collaborazione. Seguo e stimo da anni il suo lavoro e spero di poter essere all’altezza di questa pagina.

 

Credit Immagine: http://www.thenaturejotter.com/2013/09/mamma-vado-in-spagna-fare-un-exchange.html

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