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“Vado in Spagna” – Capitolo 11, di Claudio Misani

18 Ottobre 2018

“Vado in Spagna” – Capitolo 11, di Claudio Misani

La stagione è già iniziata ed in questo secondo anno di avventura Spagnola mi ritrovo in un altro club, L’Escola de Futbol Gava.

Dopo aver concluso il corso Uefa B intensivo di Giugno-Luglio, finalmente posso essere ufficialmente l’allenatore di una squadra, difatti seguo una squadra di Benjamin (2009-10), una di Cadete (2004) e insieme ad altri 2 preparatori coordiniamo e controlliamo la parte di preparazione fisica di tutte le squadre del club.

In questo articolo vorrei parlarvi di come si lavora in questa società e quali sono le linee guida generali che ogni allenatore deve seguire.

Nelle categorie Benjamin e Alvin, che giocano calcio a 7, la società ha creato una parte coordinativa che il Lunedì o il Martedì (in base al giorno di allenamento), tutte le squadre eseguiranno prima di iniziare la seduta, per una durata massima di 15’.

Ovviamente anche nelle categorie dei più piccoli si fanno lavori coordinativi generali, che però non seguiamo direttamente come staff di preparatori fisici.

Con i Benjamin (2009-2010), si fanno lavori sull’appoggio del piede nella scaletta, invece con gli Alevin (2007-2008) oltre al lavoro coordinativo si aggiunge anche una piccola parte tecnica di conduzione e passaggio.

Tutte le squadre, contemporaneamente, eseguono questi percorsi, in modo che gli allenatori supportati dallo staff dei preparatori fisici, riescano a correggere gli errori.

Ogni mini-circuito dura 4’ e si cambia fino a quando tutte le squadre non hanno eseguito tutte le attività coordinative.

Si lavora per mesocicli di 3 mesi, quindi ogni 3 mesi si cambierà il tipo di esercizio e di difficoltà.

Con la categoria Alevin e Infantil, si eseguono anche lavori di Forza generale (come il rafforzamento del core) e specifica (ad esempio situazioni di gioco ridotte).

Come si vede nell’immagine si creano 5 stazioni, in cui in ogni stazione ogni squadra farà un lavoro più o meno specifico per una durata di 6’.

Questo lavoro di Forza si propone al secondo allenamento della settimana, tenendo in considerazione che tutte le squadre di questa età si allenano 3 volte a settimana.

Di queste 5 stazioni ne abbiamo 3 che comprendono elementi tattici individuali e anche collettivi come nel 2c2 o nel 3c3, una di tecnica analitica e una semplicemente di core.

Nel Futbol Base (Attività di base) e nei primi 2 anni di calcio a 11 (Infantil) c’è quindi una linea generale che tutti sono obbligati a seguire; nelle categorie Cadete e Juvenil, gli allenatori sono più liberi di scegliere i loro esercizi per allenare le varie componenti, però sempre sotto la supervisione dei preparatori (che in caso di eventuali errori, intervengono per correggere il lavoro).

Oltre ad avere un indirizzo metodologico chiaro, la società possiede anche una filosofia di gioco che tutte le squadre devono cercare di rispettare, tenendo sempre in considerazione il livello dei giocatori e del campionato a cui si va a partecipare.

Questo vale sia per l’ F7 che per l’ F11; soprattutto nel calcio a 7, è molto più importante che la squadra mantenga la filosofia rispetto al risultato vero e proprio.

Nel calcio a 11, la società impone un sistema di gioco iniziale (4-3-3), anche se sappiamo che è solo una struttura che serve per facilitare la comprensione ai giocatori e che sono più importanti i principi che poi bisogna applicare. Per avere chiaro come le squadre di F11 devono giocare, si fanno delle riunioni con il responsabile, il quale definisce i principi di gioco generali che la società vuole, ad esempio: come eseguire il pressing contro un avversario che gioca in una determinata maniera, come possiamo costruire dal basso, movimenti offensivi, etc… .

Metodologia e filosofia di gioco sono chiare e devono essere rispettate per poter far parte della società, ma oltre a questo gli allenatori ad ogni partita devono anche compilare un foglio dove segnalano eventuali giocatori rivali, numero di minuti giocati da ogni bambino/ragazzo e un breve commento della partita; questo vale per tutte le squadre della società, ed è assolutamente obbligatorio.

È inoltre obbligatorio (anche se dovrebbe essere la normalità) arrivare agli allenamenti con la seduta già preparata e non improvvisando, cosa che molti allenatori fanno anche qua in Spagna.

Come si è visto in questo articolo la società è esigente, però allo stesso tempo ti mette in condizione di poter lavorare con spazi e materiali che poche società hanno la fortuna di avere; quando c’è un problema con un genitore, è direttamente il responsabile che interviene e non l’allenatore, togliendoti questo “peso”.

Così è come funziona la Escuela de Futbol Gavà.

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