Partita a Tema: Allenare le Transizioni
Nell’articolo di oggi vediamo una Partita a Tema rivolta a tutte le categorie dell’attività agonistica, dai Giovanissimi agli Adulti. La proposta l’ho pubblicata per la prima volta su Ideacalcio nel Settembre 2012 e oggi è stata ampiamente rivista, con l’aggiunta di osservazioni, varianti e obiettivi. Si tratta di un’esercitazione ideata per allenare principalmente i Principi in Fase di Transizione (negativa e positiva).
Giocatori coinvolti: 18. Formiamo quattro squadre da 4 elementi ciascuna più 2 Portieri.
Le dimensioni dello spazio di gioco dipendono come sempre da numerosi fattori, quali la categoria, le capacità del gruppo (una squadra che milita in un campionato Nazionale avrà richieste ed esigenze sicuramente differenti ad una che gioca in un campionato Provinciale), condizioni del terreno di gioco (valutare la possibilità di campo pesante), il giorno della settimana in cui inseriamo l’esercitazione, ecc. Le stesse variabili ci serviranno per stabilire tempi di lavoro e di recupero.
La squadra Rossa comincia ad attaccare quella Bianca con l’obiettivo di segnare nella porta avversaria. Se la squadra Bianca riesce ad impossessarsi della sfera dovrà cercare di condurla nella metà campo offensiva ostacolata attivamente dai Rossi.
La squadra Blu, al momento in attesa sulla linea di fondo, entra in gioco non appena i Bianchi oltrepassano la linea di metà campo. L’obiettivo dei Blu è quello di recuperare palla e di uscire dalla pressione dei Bianchi (oltrepassare in conduzione la linea mediana) per poi attaccare la squadra Nera mentre i rossi si fermano sulla linea di fondo.
La squadra che è in attacco può cercare la riconquista solo nella metà campo offensiva. Una volta che la squadra avversaria supera la metà campo, l’ex squadra in attacco uscirà dal gioco. La squadra in difesa, se riesce a conquistare la metà campo offensiva, attacca la porta avversaria.
Il mister introduce un altro pallone ogni volta che questo esce. Non ci sono rimesse laterali.
La squadra che deve entrare a difendere entra solo dopo che gli avversari han superato la metà campo.
L’esercitazione viene proposta sotto forma di competizione a squadre. Una sola squadra vince, le altre pagano pegno, in misura uguale o differente, a seconda del piazzamento.
VARIANTI
- E’ possibile svolgere l’esercizio con solo tre squadre, eliminando i neri. I Blu attaccano i Rossi. E’ chiaro che così facendo l’esercitazione assumerà una notevole importanza anche dal punto di vista organico
- E’ possibile assegnare punti bonus per ogni triangolazione
- Se la squadra in attacco non riesce a recuperare palla nella metà campo offensiva, esce di scatto fino a fondo campo. Pena 1 punto di penalità
- possibilità di inserire un Jolly che entra in gioco solamente quando la squadra in difesa recupera palla. Per questo ruolo possiamo utilizzare ad esempio un mediano
- possibilità di inserire un Jolly che entra in gioco solamente quando la squadra in attacco si trova nella metà campo offensiva e in possesso di palla
Osservazioni: cosa succede se l’attacco riesce a segnare? Abbiamo diverse possibilità:
- la squadra che ha subito il gol riparte dal Portiere ed esce senza poter essere contrastata, magari col vincolo di giocare a 1 o 2 tocchi;
- se la squadra che ha subito il gol ha acquisito dei punti in precedenza, può sacrificarne 1 (lo perde) per uscire senza pressione. In caso contrario l’attacco resta attivo;
- la squadra che ha subito il gol viene attaccata nuovamente, col mister che introduce un altro pallone in favore della squadra in attacco;
L’esercitazione mette in risalto diversi aspetti:
- persa palla, in zona d’attacco, ri-aggressione immediata per impedire all’avversario di uscire (si ricordi come l’ex squadra in attacco possa intervenire solo nella metà campo offensiva)
- a palla recuperata, giocare velocemente in avanti (con la conduzione) qualora ve ne fosse la possibilità
- uscire dal settore difensivo non rinunciando a giocare. Utilizzo del Portiere come elemento fondamentale nella prima risalita e riconoscere l’elemento nelle migliori condizioni per dar continuità al gioco
- organizzarsi velocemente all’interno della propria metà campo difensiva al fine di togliere spazio e tempo alla squadra in attacco
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Commenti
scusate , ma e’ inclopeta mancano le misure del campo tempi di lavoro e tempi di recupero ecc.ecc.
Si, ma l’esercitazione è buona. Le misure regolandoti a seconda della categoria le trovi da te…Una cosa simile la sostituivo alla partita finale, quando avevo a disposizione un campo di calcetto e 20 bambini, mettevo un tempo di partita, 2 minuti, al termine dei quali chi vince rimane e chi perde esce, in caso di parità, un calciatore contro il portiere per squadra e chi sbaglia esce…
Bravissimo Daniele.
I tempi di lavoro variano soprattutto anche in base alla finalità dell’esercitazione. La si può utilizzare sottoforma di partita finale (l’ho fatto anch’io) e allora i tempi di lavoro possono essere maggiori rispetto ad una finalità di tipo fisico (tempi di lavoro minori). Inoltre, variano in base alla categoria..visto che è un’esercitazione che proporrei sia per grandi e piccoli, i Pulcini per es. non possono “tenerla” per la stessa durata di una prima squadra. Per i tempi di recupero valgono gli stessi concetti.
Per le dimensioni, variano in base al numero di giocatori e al livello tecnico.
Quel che conta è l’esercitazione, che a mio avviso è buona, il resto sta ad ogni allenatore adattarlo
concordo, ottima esercitazione: io la utilizzo spesso su un campo a 7, squadre composte da 5 giocatori…
se i rossi fanno goal ed i bianchi non la beccano? i bianchi poi attaccano i blu ugualmente?
Ci sono 2 possibilità:
-se i rossi fanno gol ai bianchi, l’azione riparte dal portiere bianco e i bianchi escono senza pressione giocando ad 1 tocco
-se i rossi fanno gol, acquistano 1 punto e quando saranno in difesa, recuperata palla, escono senza pressione.
spero di essere stato chiaro 😉