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L'Angolo dell'Allenatore

Quantificare il lavoro fisico coi GPS, di Emilio Salsano

18 Dicembre 2020

Quantificare il lavoro fisico coi GPS

Fino ad alcuni decenni fa, gli studi sul modello prestativo del calciatore erano pochi e non vi erano le necessarie conoscenze per allenare in base ad esso; tanto che le metodologie d’allenamento si ricavavano da altre discipline, come ad esempio l’atletica.

Molti allenatori riproponevano negli allenamenti esercitazioni che loro stesso avevano eseguito nel loro passato di calciatori, come le corse lunghe a ritmo costante, i gradoni, ecc.

Negli ultimi anni la ricerca scientifica sul calcio ha fatto passi da gigante, delineando un modello prestativo specifico del gioco del calcio e da cui si sono sviluppate metodologie nuove e funzionali allo sport di riferimento.

Il gioco del calcio è considerato uno sport di natura intermittente (in considerazione dell’alternanza dei sistemi energetici), di situazione (in quanto l’esecuzione del gesto tecnico dipende dal contesto agonistico e dall’opposizione dell’avversario), a carattere invasivo (poiché il calciatore può svolgere i propri spostamenti in qualsiasi parte del terreno di gioco e con la possibilità del contatto fisico) e ad elevato coefficiente tecnico-coordinativo (poiché utilizza prevalentemente i piedi nell’esecuzione dei gesti tecnici).

Nel gioco del calcio è necessario adattarsi, in ogni momento, a situazioni tecnico-tattiche sempre diverse, cercando di mantenere efficace la propria tecnica, di disorganizzare il più possibile la struttura dell’avversario, arrivando a segnare una rete e al tempo stesso impedendo che l’avversario realizzi questa intenzione.

Oggi, con la tecnologia moderna, durante la partita si riescono ad avere dati quantitativi per ogni giocatore.

Grazie all’utilizzo della match analysis, è ormai noto che il calciatore di alto livello percorre all’incirca tra i 9-13 km nel corso di un match; la distanza totale percorsa, così come il lavoro svolto ad alta intensità, risultano essere aumentati rispetto alla prestazione fisica dei calciatori degli anni ’70 e ’80 (la distanza totale era tra i 7-8 km).

Il modello prestativo impone che l’atleta abbia qualità tecnico-tattiche e fisiche da sviluppare e perfezionare, in modo da supportare nel miglior modo possibile la prestazione richiesta durante l’intera partita e arrivare al termine della gara ritardando il più possibile il decadimento della performance.

Le capacità di forza e resistenza sono importanti per un equilibrato sviluppo e miglioramento della performance; esse si possono considerare tra loro correlate, nel senso che lo sviluppo della forza permette indirettamente un miglioramento della coordinazione e anche della resistenza (in particolare per la riduzione del costo energetico). Ad un miglioramento muscolo-coordinativo del calciatore corrisponde infatti il miglioramento nella economia del movimento, con conseguente riduzione del dispendio energetico speso per compiere il lavoro.

La forza rappresenta una qualità importante nel calcio moderno, caratterizzato sempre più da una maggiore velocità di gioco (numerose fasi di accelerazioni e decelerazioni). La resistenza (specifica) è una qualità rapportata alla capacità di sostenere l’impegno della gara senza far decadere la prestazione fisica e tecnico tattica sia del singolo che della squadra durante la gara.

Durante una partita, così come in un allenamento, le capacità fisiche che vengono sollecitate sono molteplici e la loro valutazione diventa complessa. Comprendere il carico fisiologico imposto a calciatori di alto livello, durante le partite competitive (profilo di attività, la distanza percorsa, intensità, sistemi energetici e muscoli coinvolti), è diventato necessario per elaborare protocolli di allenamento specifico per lo sport praticato, anche in relazione al ruolo del giocatore.

Negli ultimi anni vi è stato un notevole aumento dell’utilizzo dei GPS (vedi articolo precedente) per valutare  il carico fisico e per descrivere l’impegno relativo alle diverse tipologie di esercitazioni all’interno della stessa seduta; ciò ci permette una stima individuale sia del carico, sia del programma di allenamento, offrendo una più dettagliata analisi del training.

Il GPS consente di tracciare il movimento a livello tridimensionale – sia individuale che di gruppo – mediante informazioni di natura cinematica e che permettono (tramite software) di osservare alcuni parametri del modello prestativo.

Di seguito vengono riportati alcuni parametri che è possibile rilevare coi GPS. Una volta scaricati i dati, questi verranno confrontati con le rispettive tavole sinottiche prese in considerazione, al fine di quantificare il profilo fisico.

  • POTENZA METABOLICA (W/MED) MP med: parametro fisiologico che esprime i watt/kg utilizzati dai calciatori per muoversi in campo ed è correlata al costo energetico(ce). E’ il prodotto del ce per la velocità di corsa: un’alta PM nei lavori con palla è indice di alta intensità specifica.
  • M/Min o D/Min: distanza media percorsa in un minuto di gara.
  • ACCELERAZIONI: indice di accelerazioni intense espresse in % di accelerazioni svolte ad alta intensità in gara in rapporto alle accelerazioni totali effettuate.
  • DECELERAZIONI: indice di decelerazioni intense espresse in % svolte ad alta intensità in gara in rapporto alle decelerazioni totali effettuate(alta % indica un impegno muscolare eccentrico).
  • CdD >30°/min: indice di cambi di direzioni al minuto effettuati con angoli al ginocchio superiori a 30°(>è il numero dei CdD al minuto >impegno muscolare).
  • CdD >20 W/KG: cambi di direzioni al minuto maggiori di 20 w/kg svolti ad alta intensità .
  • DEQ/ED min: definisce la distanza (in mt) percorsa dal calciatore al minuto (in media) se corresse a velocità costante utilizzando tutta l’energia spesa durante la gara o allenamento.
  • %DEQ: definisce il rapporto tra la distanza equivalente e la distanza coperta realmente in campo (> è la differenza > sono le azioni ad elevato dispendio energetico in particolare le accelerazioni).
  • %AN/AI: definisce la percentuale di energia anaerobica utilizzata dal calciatore, rispetto a quella totale impiegata (> è la % AN > è l’intervento alattacido e lattacido).
  • IF-INDICE DI FORZA: tiene conto delle accelerazioni e decelerazioni intense in gara e dei CdD >30° e 20W in gara.
  • DISTANZA TOTALE: distanza totale ricoperta in mt
  • TEMPO TOTALE SEDUTA
  • VELOCITA’ DI CORSA: velocita in km/h espresse in campo.
  • SPESA ENERGETICA: energia spesa in campo
  • Vo2 med: consumo di ossigeno (millilitri/kg/minuto)
  • HI (M): distanza espressa in mt sopra le soglie ad alta intensità.

 

Foto: https://colgadosporelfutbol.com

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