Vi parlo spesso di lavori per allenare la potenza aerobica, la forza e la velocità, ma oggi voglio parlarvi di un qualcosa di molto interessante in ambito preventivo e su cui non c’è l’assoluta necessità di monitorare costantemente i nostri atleti; una volta che avranno imparato gli esercizi ed essere stati presenti nel controllo generale durante la fase agonistica, gli atleti lavoreranno autonomamente su ciò che gli è stato insegnato.
Per il calciatore il piede rappresenta una parte del corpo fondamentale. Avere un piede forte e una caviglia stabile permetterà all’atleta di essere prestante su salti, cambi di direzione, sprint, frenate e ripartenze.
Nell’articolo di oggi mi focalizzerò solo sull’aspetto fisico ma se si lavora in un certo modo ne gioverà pure la componente tecnica.
Spesso ci rendiamo conto che il piede e una parte importante del corpo solamente quando ci infortuniamo ed allora in quel caso si dovrà far fronte ad un processo rieducativo funzionale per ritornare a giocare. Ma perché dobbiamo infortunarci per capirlo? Non è meglio prevenire prima di curare?
Voglio quindi proporvi semplici esercizi di potenziamento che aiuteranno l’atleta ad assorbire al meglio le forze durante la corsa, frenate e accelerazioni ed esercizi di propriocezione che miglioreranno la stabilità, l’equilibrio, l’appoggio del piede sui vari terreni di gioco (sintetico, misto, fangoso, ecc).
Questi esercizi li proporrei sempre nella fase di riscaldamento nei periodi estivi, autunnali e primaverili e magari nel periodo invernale dove le temperature posso essere molto basse; una parte in cui si lavora con l’atleta in posizione statica la farei svolgere in una struttura interna.
Esercizi di potenziamento con elastici.
Propongo ripetizioni che possono aggirarsi su 15-20 totali per ogni movimento.
Lavori sulle andature (propriocezione)
Camminate interno, esterno, tacco e punta del piede (propriocezione)
Lavori da proporre sul terreno di gioco nella fase di riscaldamento (potenziamento)
Foto: keystone-sda.ch / STF (Francois Mori)