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L'Angolo del Preparatore

L’agilità nel calcio. Il T-Test

16 Agosto 2024

L’agilità nel Calcio – Il T-Test

L’ agilità può essere definita come la capacità di mantenere e controllare la corretta posizione del corpo cambiando rapidamente direzione in vari tipi di movimento o anche come capacità di variare repentinamente la velocità e/o la direzione del movimento in risposta a specifici stimoli (“I test di valutazione funzionale nel calcio”, di Giulio Sergio Roi, Editore Correre, 2014)

In base a queste definizione, l’agilità presenta tre componenti:

✔️ I cambi di direzione e di verso

✔️ Le variazioni di velocità (accelerazioni e decelerazioni)

✔️ Le capacità percettive e di relazione a uno stimolo.

Oggi vi voglio proporre un test molto semplice per valutare il nostro atleta. Questo test si chiama T-Test. È un test che può essere sfruttato è utilizzato per tutte le categorie agonistiche, compresa la Prima Squadra.

Posizioniamo quattro coni come illustrato nello schema (4.57 m, 9.14 m).

Il soggetto inizia dal cono A scattando verso il cono B e toccando la base del cono con la mano destra. L’atleta gira a sinistra e si muove lateralmente verso il cono C, toccando anche in questo caso la base, questa volta con la mano sinistra.

Quindi si sposta lateralmente verso destra, verso il cono D, toccando la base con la mano destra. Poi torna al cono B toccandolo con la mano sinistra e corre all’indietro verso il cono A.

Il cronometro si ferma mentre il giocatore passa il cono A.

I giocatori non possono incrociare i piedi quando cambiano direzione o il percorso non viene convalidato.

Maschi (secondi)            Femmine  (secondi)
Eccellente                 <9.5                        <10.5
Buono                   9.5 a 10.5              10.5 a 11.5
Media                   10.5 a 11.5             11.5 a 12.5
Povero                     > 11.5                    > 12.5

📝 IMPORTANTE SAPERE

La relazione tra agility e altre componenti coordinative e condizionali.

E’ stato dimostrato che, negli adulti, la massima velocità e l’accelerazione sono qualità tra loro indipendenti, quindi allenabili con mezzi differenti.

Nei giovani invece, le cose sembrano essere molto diverse a seconda dell’età; più il giovane è piccolo, più le varie capacità sono tra loro interdipendenti. Più il giovane matura, più le diverse capacità tendono a diventare specifiche e tra loro distinte; questo sottolinea che la multilateralità si conferma come un principio fondamentale dell’allenamento giovanile e che solo man mano che il giovane calciatore matura e aumenta il suo livello di apprendimento, l’allenatore è il preparatore atletico dovranno allenare sempre più specificatamente le diverse capacità che ritengono funzionali per la prestazione.

Commenti

2
  • Antonio santaniello ha detto:

    Grz mi è stato molto utile questo test. Secondo te per un ragazzo del 2005 durante il periodo di inattività si alleni ugualmente un po’ per non arrivare alla preparazione del tutto irrigidito. Se è si cosa fare

  • Mattia Tessarin ha detto:

    Buongiorno Antonio, ti ringrazio per il tuo feedback. Io consiglio sempre di svolgere un po di attività pre-raduno. Al termine della stagione agonistica, almeno 15 giorni di riposo e successivamente iniziare a muoversi, utilizzando attività anche non inerenti al “calcio”. Negli ultimi 10 giorni pre- raduno proporrei qualche lavoro sul campo di tipo condizionale aerobico, un lavoro si forza generale (corpo libero) e lavoro su andature classiche.

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