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Situazioni di Gioco Varie

Allenare la verticalizzazione sulle diverse tipologie di tagli

5 Settembre 2012

Allenare la Verticalizzazione sulle diverse tipologie di Tagli

Nell’articolo di oggi vediamo aggiornato un articolo pubblicato per la prima volta su Ideacalcio nel settembre 2012.

Si tratta di una situazione di gioco rivolta esclusivamente alle categorie dell’attività agonistica e a parer mio dagli Allievi agli Adulti; con quest’ultimi magari nella fase iniziale della stagione.

Si tratta di una proposta utile ai giocatori per prendere confidenza con le varie tipologie di taglio e per allenare la rifinitura.

L’esercitazione rientra a mio avviso in quelle proposte “ruolo-specifiche”, particolarmente adatte per alcuni ruoli; in questo caso per gli attaccanti (siano essi centrali o ali) e per i centrocampisti di fascia.

Vediamo ora le diverse tipologie di taglio e in che cosa consiste la proposta.

Taglio convergente

Due giocatori disposti come in figura si scambiano la palla ad un massimo di due tocchi.
Al fischio dell’allenatore, dopo una presa di visione tra il possessore di palla e ricevente, passaggio in profondità sul taglio convergente del compagno che conclude in porta.

Possiamo mettere un difensore in marcatura sull’attaccante. Prima passivo, poi semi-attivo ed infine attivo.

Rifinitura e verticalizzazione

Possiamo posizionare alcune sagome, con l’obiettivo di stimolare ulteriormente la rifinitura, che dovrà avvenire tra due sagome ed evitando di impattare su una di queste.

Oltre al taglio convergente abbiamo altre due tipologie di taglio per poter attaccare la profondità.
Entrambi i tipi di taglio possono essere allenati con la modalità vista per il taglio convergente.

Taglio divergente 

In questo caso il possessore gioca una palla tesa a mezz’altezza

Taglio sul lato cieco del difensore 

Osservazioni: la proposta, molto semplice nella sua comprensione, racchiude in realtà diverse difficoltà.

Una delle più significative è quella legata al timing del taglio, “quando partire“. Fondamentale risulterà stabilire una comunicazione, verbale e non verbale, tra possessore e ricevente.

Mi inserisco correttamente ma mi arriva la palla?” Un’altra difficoltà è legata alla qualità dell’ultimo passaggio. Questo genere di trasmissioni sono mediamente medio-lunghe, sicuramente più impegnative, dal punto di vista tecnico, rispetto ai più consueti passaggi corti. Riuscire ad imprimere la giusta forza e precisione alla sfera, sapendo valutare la velocità di spostamento del compagno e la presenza di avversari (o sagome), richiede un’ottima padronanza tecnica.

 

Credit Immagine: https://footballnews24.it

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