Situazione di gioco: 1v1 con difensore alle spalle
Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata una proposta pubblicata originariamente su Ideacalcio nel luglio 2013.
L’esercitazione è rivolta alle categorie Primi Calci, Pulcini ed Esordienti ma forse, in alcune occasioni/circostanze, può rivelarsi utile anche coi Giovanissimi.
La finalità originaria (il motivo per cui è stata ideata la proposta) è promuovere la situazione di 1v1 col difensore alle spalle dell’attaccante, al fine di far emergere:
✅ in chiave offensiva: difesa e protezione della palla, finte dorsali, contromovimenti per ricavarsi spazio
✅ in chiave difensiva: presa di posizione su attaccante spalle alla porta, attaccante girato non si gira
📝 Con l’introduzione delle varianti che vedremo:
✅ ricevere palla nello spazio (emergenza contromovimento corto-lungo)
Collochiamo due porte distanti all’incirca 20 metri, la larghezza del campo è grossomodo 15 metri. Sulla linea mediana vengono formati due cancelli laterali con dei coni (larghezza indicativa 4 metri). Le dimensioni dipendono come sempre da diversi fattori, quali soprattutto la categoria e le capacità del gruppo.
L’esercitazione inizia con l’attaccante che si fa incontro al portiere, seguito dal difensore, per ricevere il pallone. L’obiettivo dell’attaccante è quello di andare a segnare nella porta alle sue spalle, difesa dal portiere e dal difensore.
Per farlo, l’attaccante dovrà prima attraversare in conduzione uno dei due cancelli laterali.
Se il difensore recupera palla si invertono i compiti dei giocatori e il difensore potrà segnare nella porta difesa dal portiere che ha giocato palla.
Sulla parata di uno dei due portieri termina l’azione e l’attaccante successivo va direttamente incontro al portiere per ricevere palla.
Un mister si posiziona a lato del portiere che avvia il gioco. Ad azione conclusa o il mister gioca palla sul portiere che rimette in gioco oppure gioca direttamente palla il mister. Il mister potrà anche mettere in difficoltà l’attaccante giocando magari una palla “sporca”.
POSSIBILI EVOLUZIONI E VARIANTI
📌 l’attaccante può segnare nella porta avversaria senza dover attraversare i cancelli, ma nel caso li attraversi il gol vale triplo
📌 l’attaccante può scaricare palla al portiere per poi riceverla nuovamente. Se segna senza coinvolgere il portiere vale 2 punti, in caso contrario 1 punto
📌 l’attaccante può accedere alla metà campo offensiva attraversando in conduzione i cancelli o ricevendo il passaggio del portiere sulla corsa
Osservazioni
La proposta ha un carico cognitivo molto basso ma, a seconda di cosa vogliono far emergere, è possibile osservare:
L’attaccante può o meno giocare lo scarico al proprio portiere? Si potrebbe escludere questa possibilità per obbligare l’attaccante a trovare una contromossa alla pressione del difensore alle sue spalle, incentivando la difesa della palla e le finte dorsali.
📝 C’è tuttavia da evidenziare che l’attaccante potrebbe effettuare un contromovimento sul corto per poi ricevere palla alle spalle del difensore (eludendo di fatto l’1v1 con la palla).
Il difensore può o meno anticipare l’attaccante, a discrezione dell’allenatore. Ad un certo punto della proposta dobbiamo a mio avviso inserire questa possibilità per far capire all’attaccante che deve proteggere la palla ancor prima di arrivare su di essa.
Al difensore va fatta capire l’importanza di accorciare l’attaccante spalle alla porta; la sua pressione dovrà essere massima per non consentirgli di girarsi e di puntarlo (attenzione però che l’attaccante non riceva in profondità)
📝 A seconda della categoria possiamo evidenziare l’importanza dei contromovimenti.
Dagli Esordienti va sottolineata al difensore la distanza che questi deve tenere andando ad accorciare l’avversario. Questa dovrà essere di circa un braccio e dovrà sempre consentirgli di vedere la palla. Se lo accorcia eccessivamente l’attaccante potrebbe appoggiarsi e il difensore potrebbe non veder più la palla. Inoltre va curata la postura del difensore che accorcia (presa di posizione del difendente), non a piedi pari ma in antero-posteriore (diagonale), a gambe leggermente piegate (baricentro basso) e lavorando sugli avampiedi.
La ricezione dell’attaccante, con difensore alle spalle, dovrebbe essere effettuata con la suola o con l’esterno piede; con l’interno piede si rischia di avere la palla o troppo vicina (il difensore quindi va al contrasto) o troppo lontana visto che si arriva in velocità a controllare la sfera. Ricevuta la palla entra in gioco la protezione e la difesa sul difensore, a meno che non si disponga di grande estro e fantasia per eludere l’intervento del difensore con un primo controllo “fantasioso” ed imprevedibile.
L’obbligo di attraversare in conduzione i cancelli laterali obbliga l’attaccante ad utilizzare delle finte e dei cambi di direzione; ciò potrebbe tuttavia facilitare il compito del difensore.