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Ad Alta Intensità con la Palla

Lavoro organico con la palla: guida della palla con allunghi

18 Giugno 2024

Es.Atletica col pallone: Guida della palla con tunnel e allunghi

Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata un’esercitazione pubblicata per la prima volta su Ideacalcio nel luglio 2013.

La proposta fu ideata e portata sul campo nel 2010 con una seconda categoria, inserita nel periodo pre-competitivo incentrato all’epoca tutto col pallone; quella squadra, composta in larga parte dai giovani del settore giovanile, era piuttosto incline al lavoro e il risultato, nel giro di un paio di mesi, era una compagine che in campo “volava” (atleticamente), sopperendo in questo modo alla maggior esperienza delle compagini rivali.

Le considerazioni se mai da fare sono legate al fatto che lavorando col pallone qualcuno si può “un po’ nascondere” (a differenza ad esempio delle più tradizionali ripetute) e andare sotto ritmo, oltre al fatto che occorrono discrete capacità tecnico-tattiche dei giocatori con cui si lavora (per lavorare con la palla è richiesto una buona padronanza dell’attrezzo o, in caso contrario, l’intensità ne può sicuramente risentire).

L’esercitazione è a mio avviso rivolta alle categorie Allievi, Juniores e prime squadre. Le finalità sono prettamente condizionali, legate in questo caso alla resistenza.

L’esercitazione necessita di un intero campo di gioco (soluzione questa non sempre facile da attuare). Su una metà campo (quella di sinistra in figura) vengono collocate diverse sagome (bastano dei paletti posizionati a X) e alcuni over (piccoli ostacolini altezza 8-10cm).

Es. Atletica col pallone tunnel e scavetto più allunghi

Ogni giocatore è in guida della palla e si muove liberamente all’interno della metà campo eseguendo dei “tunnel” sulle sagome o degli “scavetti” sugli ostacolini

Al fischio del mister si lascia la palla sul posto e si esegue un allungo fino a raggiungere l’angolo del campo (A). Qui si aggira un paletto posto 5m dentro il campo e si ritorna indietro per aggirare l’angolo (B) rientrare nella metà campo, riprendere la palla e ripartire con la guida della palla

Es. Atletica col pallone tunnel e scavetto più allunghi(2)

Una VARIANTE può essere quella di allungare il tratto da percorrere in corsa veloce, come mostrato nella figura che segue

Es. Atletica col pallone tunnel e scavetto più allunghi(3)

Ulteriori varianti prevedono di variare ancora la distanza, per es. A-C-D o A-C-B

A questo punto occorre porsi delle domande:

🤔 Quanti minuti far durare l’esercitazione?
🤔 Quante serie far svolgere?
🤔 Quanto recupero tra le serie?
🤔 Aspetto fondamentale: gli intervalli tra un fischio e l’altro del mister?

Non è facile rispondere a queste domande perché in base alla categoria, al tipo di campionato che si affronta (nazionale, élite, regionale, provinciale) e al livello tecnico-fisico della rosa con cui lavoriamo, questi aspetti ovviamente mutano.

⏱ Possiamo lavorare dai 6′ fino ai 10′, intervallando i fischi ogni 1′ fino ai 2′ (dipende dalla categoria e anche dal tratto che eseguiamo in allungo).

📝 Considerazione

Piuttosto che lavorare con blocchi di corsa aerobica attorno al campo nei primi giorni di ritiro io preferisco lavorare in questo modo. E’ un’attività che permette di intervenire sulle variazioni di velocità e che ci permette di migliorare anche l’aspetto tecnico della guida della palla.

L’intensità dell’allungo non dovrà essere massimale ma dipenderà dalle indicazioni del tecnico/preparatore.

Credit Immagine: controcampo.sportmediaset.it

Commenti

8
  • Luca Sonego ha detto:

    Ciao Diego,
    in Prima Squadra ho proposto diverse volte circuiti a stazioni come questi, e sono pienamente d’accordo sul fatto che sono allenanti, e possono sostituire il lavoro a secco.
    Ti volevo domandare se hai provato ad utilizzare la scala RPE per la percezione dello sforzo oppure dei cardiofrequenzimetri e/o gps (adesso la metodologia dell’allenamento si è mossa molto grazie a questo strumento) per rilevare l’intensità raggiunta dai giocatori….
    Alla Fiorentina e anche ora penso alla Samp, Delio Rossi e il suo staff (Valter Vio preparatore atletico) proponeva degli intermittenti 20″/20″ e 30″/30″ dove l’intensità era pari al 90 % della Frequenza Cardiaca Max per ogni giocatore. Credo inoltre che questi circuiti sono importanti perché ci sono accelerazioni, frenate, movimenti e gesti tecnici che avvengono nel corso di una partita.
    Magari questi tipi di circuito vanno bene ad inizio stagione dove vai ad allenare le componenti aerobiche con variazioni di velocità (lento-veloce) e la parte tecnica non necessità di intensità elevate, perché poi i giocatori devono compiere gli allunghi…quelli di tipo intermittente vanno eseguiti ad una buona intensità fin dall’inizio, e sono allenanti per le componenti aerobiche periferiche e centrali.

    • Diego Franzoso ha detto:

      Guarda Luca, sull’esercitazione hai già detto tutto tu, non potrei aggiungere altro 😉 sono d’accordo su tutto, sia sugli obiettivi, sia sul periodo dell’anno in cui proporle.
      Per quanto riguarda invece la scala forse mi hai letto nel pensiero perchè da quest’anno utilizzerò la scala di borg (non è la stessa ma credo che serva per il medesimo scopo). La proporrò ai ragazzi al termine di ogni seduta e anche dopo ogni partita. Mi serve per valutare il carico interno e per valutare se la seduta ha raggiunto realmente gli obiettivi che mi ero prefissato. Inoltre mi può servire per programmare un certo tipo di esercitazioni lontane dalla gara e per valutare lo stato di forma del ragazzo (chiaramente quest’ultimo particolare non lo faccio presente ai ragazzi, non vorrei che per questo mi dessero dei dati non veritieri)

  • Ciro ha detto:

    Bella esercitazione!! Utilissima per la preparazione

  • Luciano ha detto:

    ciao Diego, per la categoria giovanissimi, in questo periodi di inizio stagione, che tempi, indicativamente, mi consiglieresti di proporre?
    Grazie! 🙂

    • Diego Franzoso ha detto:

      Provinciali?
      io lavorerei sui 6′ di lavoro, magari farei più serie. Inutile voler lavorare 10-12′ e vederli “cotti” (sulle gambe) già dopo il sesto minuto.
      Il recupero tra una serie e l’altra lo farei metà del tempo che lavoriamo (lavoro 6, recup. 3′).
      Visti che sono i primi allenamenti lavorerei solo tra A e B, e credimi che già così, se parliamo di provinciali, è dura

  • mlucky ha detto:

    Sì, provincialissimi Diego 😉
    Grazie per la risposta, gentilissimo!

  • fabrizio ha detto:

    ciao Diego sono Fabrizio valoppi sono un allenatore uefa b volevo un consiglio su esercizi diversi di resistenza alla forza da eseguire il lunedi x i miei ragazzi . grazie ti seguo sempre

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