Esercitazioni Integrate: Conclusione in Porta con Focus sulla Struttura Mentale
Nell’articolo di oggi vediamo due esercizi portati sul campo nella stagione 2018/19 con una squadra di Giovanissimi e rivolti bene o male a tutte le categorie dell’attività agonistica, adulti compresi.
Si tratta di due proposte integrate, utili a coniugare più aspetti e finalità. I due esercizi sono stati sviluppati in due sedute differenti e nella giornata del venerdì, ultimo allenamento della settimana.
Al di la dell’obiettivo della conclusione in porta, che risulterà piuttosto scontato, i mezzi sono stati ideati per un’altra finalità: quella mentale.
Vediamo nello specifico di che cosa si tratta.
?? Esercizio Uno
I giocatori si dividono su tre fila, con quella Rossa l’unica in possesso dei palloni.
La proposta si sviluppa sotto forma di competizione individuale (un collaboratore tiene i punteggi), assegnando 1 punto in caso di gol e togliendone 1 per ogni tiro fuori dallo specchio.
L’esercizio inizia con Blu che esegue un esercizio sui cerchi (skip basso avanti indietro avanti) per poi ricevere il passaggio a parabola di Rosso, controllo e conclusione in porta dai 20 metri circa.
Tocca poi a Nero eseguire delle rapide toccate su due paletti posti a zig-zag, a distanza ravvicinata, ricevere il passaggio rasoterra del secondo giocatore Rosso in fila per calciare in porta di prima intenzione dai 10 metri circa.
Se Nero o Blu non inquadrano nemmeno lo specchio, Rosso, prima di portarsi nella fila in cui ha passato la palla, esegue degli appoggi sugli ostacolini e uno sprint con cambio di direzione di 3 metri.
VARIANTE
? Il gol viene convalidato solamente urlando il nome della propria squadra (società)
FOCUS EMOTIVO
? Rosso deve incentivare chi calcia a prendere quantomeno lo specchio, o sarà costretto a “pagare una penitenza” senza averne colpa. Chi calcia deve inquadrare quantomeno la porta, considerato che in caso negativo toccherà ad un nostro compagno pagare penitenza per i nostri errori. La competizione deve stimolare ogni allievo a far del proprio meglio per vincere
??♂️ Considerazioni
L’esercitazione può sembrare molto semplice ma il suo focus è estremamente interessante. Ho visto giocatori che per 4-5 occasioni di fila non inquadravano la porta nella fila dei Neri (calciando da 10 metri di distanza); col compagno che gli trasmetteva la palla costretto a pagare penitenza.
Questo aspetto mi ha dato modo di riflettere a lungo. Ritengo infatti che una Squadra possa essere definita tale quando ognuno dei suoi membri riesce a mettersi nei panni del compagno, soprattutto nei suoi momenti di “sofferenza”. L’esercitazione, seppur con una penitenza molto semplice, richiama un po’ questo aspetto. Probabilmente si potrebbe enfatizzarlo ulteriormente pensando ad una penalità piuttosto importante, vedendo cosa accade.
Allo stesso modo ho visto diversi giocatori Rossi (parliamo di Giovanissimi al primo anno e di una società professionistica) incapaci di farsi sentire dai compagni dopo aver pagato penitenza per 4-5 ripetizioni consecutivi. In pochi – quasi nessuno – sono riusciti a sollecitare i compagni nel momento della conclusione.
?? Esercizio Due
Formiamo tre squadre. Competizione a squadre. Rotazioni a tempo nelle tre stazioni.
✔️ Fase uno: Il giocatore Nero (a1) trasmette all’indietro per il compagno (a) che, arrivando in corsa, calcia col destro di prima intenzione e da posizione leggermente defilata.
✔️ Fase due: Il giocatore (b1), con palla in mano, la gioca alta per il compagno (b) che, attaccando la palla dopo 1 o 2 rimbalzi, calcia in porta di prima intenzione.
✔️ Fase tre: Il giocatore (c) gioca palla al compagno (c1), questi la ferma per il tiro in corsa, di sinistro, del primo giocatore.
Si ottiene 1 punto per il gol sul tiro o sulla ribattuta del portiere, col solo compagno di chi calcia che può ribattere in rete l’eventuale respinta. Infatti, i giocatori (a1), (b1) e (c1) attaccano la porta sul tiro del compagno.
Il gol viene convalidato solamente se i due compagni s’abbracciano ed esultano entro 3 secondi dal momento del gol. Attenzione che se in un primo momento siamo stati molto “buoni” come staff, col passare dei minuti abbiamo preteso esultanze un po’ forzate ed eccessive per rimarcare il concetto.
In caso di mancato gol, entrambi i giocatori si portano ad eseguire l’esercizio di rapidità con uno dei due collaboratori prima di tornare in fila.
FOCUS EMOTIVO
? Il compagno che trasmette la palla deve farlo con la massima attenzione e precisione per mettere il compagno nelle migliori condizione per concludere in porta. Chi trasmette la palla deve attaccare la porta. Il portiere potrebbe commettere un errore. Noi dobbiamo farci trovare pronti in quel momento. Chi calcia in porta ha l’obiettivo minimo di inquadrare quantomeno lo specchio, cercando di mettere in difficoltà il portiere.
??♂️ Considerazioni
Se anche in questo caso l’esercizio può sembrare molto semplice, in realtà nasconde un aspetto molto interessante nel gioco: condividere gioie e sofferenze coi compagni.
Al di la dell’aspetto mentale nell’attaccare l’eventuale respinta del portiere – con la tendenza dei Portieri a trattenere sempre meno palloni, può rilevarsi un’arma estremamente efficace – i due compagni devono esultare assieme. Questo aspetto, legato al condividere col compagno il suo piccolo momento di felicità, lo ritengo molto importante.
Allo stesso modo, se i due giocatori non riescono a segnare, in situazione di 2 contro 0 (se ci pensiamo bene), pagano assieme una penitenza. Anche se chi non calcia potrebbe non avere colpe, l’idea è quella di ricreare quella situazione in cui gli errori di un singolo possono costare ad esempio un gol. In quei momenti puntare il dito in cerca di colpevoli non serve a nulla. Meglio rimboccarsi le maniche e lavorare assieme per sistemare le cose.
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