Partita a Tema: Uscita dalla zona di Costruzione sfruttando i Centrocampisti
Nell’articolo di oggi vediamo una variante di un’esercitazione che potete trovare a questo link.
Si tratta di una partita a tema utilizzata con una squadra di Giovanissimi e rivolta a tutte le categorie dell’attività agonistica.
L’esercitazione nasce dall’idea di lavorare sull’uscita dalla zona di costruzione affrontando una squadra che attua un pressing ultra-offensivo.
Per farlo vengono messi al centro del gioco i propri centrocampisti centrali (siano essi 2 o 3, a seconda del proprio sistema di gioco), stimolandoli ad assumersi compiti e responsabilità nella risalita del pallone.
Molto spesso mi capita di osservare eccessiva frenesia avvicinandosi alla porta avversaria, finendo per forzare giocate quando non ce ne sarebbe la reale esigenza.
Le dimensioni del campo di gioco dipendono come sempre da numerosi fattori, quali la qualità del gruppo, la categoria, le condizioni del terreno di gioco, il numero di elementi coinvolti, ecc. In secondo luogo, dalla volontà del tecnico di impostare l’esercitazione prediligendo maggiormente l’ampiezza o la profondità. Il campo viene tuttavia diviso orizzontalmente in due metà. Sulle due linee di fondo posizioniamo due porte difese dai portieri.
Giocatori coinvolti in figura 17, impegnando tutti quelli che avevo a disposizione; possiamo lavorare tuttavia anche con numeri maggiori.
In ogni metà campo giochiamo 3 contro 3, con 3 difensori e 3 attaccanti inizialmente zonati. Collochiamo 1 centrocampista per squadra (giocatori cerchiati) libero di muoversi su entrambe le metà campo. Infine, un Jolly che gioca sempre con la squadra in possesso e libero di muoversi su tutto il campo.
Il gioco inizia sempre da uno dei due Portieri. La squadra in fase di possesso, obbligatoriamente rasoterra, potendo contare sulla superiorità numerica offerta dal Jolly e dal portiere, dovrà conquistare la metà campo offensiva sfruttando il proprio centrocampista o il Jolly. La palla potrà uscire dalla metà campo difensiva con il passaggio di uno dei due elementi, con la conduzione di questi, o trovandoli con un passaggio nella metà campo offensiva.
Conquistata la metà campo offensiva, uno dei 2 difensori laterali potrà salire e generare, insieme al Jolly, una doppia superiorità numerica; entrambi i centrocampisti delle due squadre, come già detto, potranno salire o ripiegare.
Una variante che a questo punto può essere inserita è quella che la squadra potrà andare al tiro solamente dopo aver eseguito 8 passaggi consecutivi; questo per ovviare al problema della frenesia che caratterizza alcuni frangenti di gioco.
Per incentivare la collaborazione in zona d’attacco può essere assegnato 1 punto per ogni triangolazione realizzata.
Ad azione conclusa, palla che esce in favore della squadra avversaria o gol, il difensore che aveva accompagnato l’azione ripiega, con la squadra avversaria che potrà costruire sfruttando la superiorità numerica offerta dal Jolly.
VARIANTI
? Possiamo limitare il numero di tocchi
? Possiamo limitare il numero di tocchi solamente nella metà campo difensiva
? Possiamo permettere ai difensori laterali di condurre palla nella metà campo offensiva
? Il Jolly può solamente verticalizzare nell’altra metà campo, non può condurla
? Il centrocampista può condurla e/o verticalizzare per l’attacco
? Situazione di 4 difensori contro 4 attaccanti (più centrocampista e Jolly) nelle due metà campo
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Commenti
Esercizio ben fatto e con molti spunti. Solo una considerazione, che vuole ovviamente suscitare una “critica” positiva e non criticare. Riconquistata palla sulla trequarti, io tendo a far forzare la giocata, avendo poco tempo prima che gli avversari transino negativamente e mi chiudano gli spazi (ovviamente solo se ci sono compagni che appoggino la giocata). Con gli 8 passaggi (nel caso specifico) non si rischia di far ritardare troppo la manovra con esito negativo per chi attacca…
Grazie e complimenti!
Valerio Rossi
la tua considerazione è appropriata ma merita una considerazione 😉
Tutto
dipende dalla finalità. La mia era quella di togliere dai ragazzi una
certa frenesia che caratterizza la fase offensiva. Troppo spesso mi
capita di osservare che, giunti sulla 3/4 offensiva, si tenda ad essere
poco lucidi e si forzi troppo la giocata. Ecco allora che il mio intento
era quello di inserire l’obiettivo del mantenimento del possesso a
ridosso dell’area avversaria (un po’ quello che faceva il Barca di
Guardiola, di cui mi sono innamorato), mantenedo la tranquillità che i
ragazzi hanno nelle altre porzioni di campo. Certo, se volessi sfruttare
e lavorare sulle transizioni positive, non chiederei mai il
consolidamento del possesso 😉
Esercitazione molto interessante per uscire dal pressing ultra-offfensivo. Sicuramente dovra’ essere ripetuta ciclicamente affinche’ una squadra possa assimilare il concetto e metterlo in pratica in partita.
Nella mia modestissima visione di uscita dal contropressing conta molto il movimento dei miei centrocampisti centrali e la postura aperta del corpo in maniera tale che possa/no vedere il campo, lunghezza/ampiezza e l’eventuale pressing degli avversari, se entrambi sottopressione, uno dei due deve essere bravo a portar via l’avversario per aprire lo spazio necessario d’uscita, cio’ presuppone anche dei difensori dai piedi buoni. Comunque grazie per l’esercitazione.
Ciao Guido, grazie innanzitutto per il complimento.
Oltre a quello che dici, aggiungo lo scaglionamento dei due centrocampisti, mai sulla stessa linea, in modo da disorganizzare il centrocampo avversario, e il giocare alle spalle delle linee di pressione e non pressione avversarie.