Esercitazione atletica col pallone: possessi palla con allunghi
Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornato un articolo pubblicato originariamente nel 2013. Si tratta di un’esercitazione integrata rivolta esclusivamente all’attività agonistica e che avevo portato sul campo con una squadra di adulti (seconda categoria).
Lo scopo era innanzitutto condizionale e più precisamente riguardo la resistenza sport specifica nel gioco del calcio. Una proposta che si rivela estremamente interessante al fine di allenare i giocatori sia dal punto di vista condizionale che tecnico-tattico in un’unica esercitazione.
Spazio necessario: metà campo; ma sarà possibile prevedere varianti che comprendano uno spazio di gioco anche maggiore (come ad esempio trequarti o tutto campo).
Giocatori impiegati: tutti inclusi; in figura ne sono stati inseriti 20 ma il numero potrà prevedere infinite varianti.
All’interno di una metà campo, ai quattro angoli, predisponiamo quattro quadrati di dimensioni variabili (a seconda del livello tecnico-tattico del gruppo con cui lavoriamo e di altri fattori, come ad esempio il giorno della settimana in cui ci alleniamo, il periodo della stagione, la categoria, ecc.). Indicativamente da un 10×10 fino ad un 15×15.
I giocatori vengono divisi su tutti i quadrati, creando dei 2v2 o dei 3v3; in alternativa dei 2v2+Jolly (o anche 3v3+J). Insomma, non per forza vi dovrà essere lo stesso numero di giocatori in ogni quadrato. In base al numero di elementi a disposizione creeremo le diverse situazioni di gioco.
Al centro di ogni quadrato posizioniamo un paletto e al suo interno un cono, in modo che questo non cada/sposti mai. All’esterno di ogni quadrato posizioniamo diversi palloni
L’obiettivo iniziale è il mantenimento del possesso palla in ogni quadrato, acquisendo 1 punto ogni 5 passaggi consecutivi o ogni qualvolta si colpisca il cono al centro del campo (ecco perché posizionarlo dentro un paletto, in questo modo potrà essere colpito ma non cadrà mai, non perdendo tempo a riposizionarlo). Non si può colpire 2 volte il cono consecutivamente.
Al fischio del mister ogni gruppo (tutti e quattro i gruppi contemporaneamente) abbandona il proprio campo ed esegue un “8” andando ad aggirare il paletto posto su ogni quadrato fino a ritornare nel proprio campo per riprendere il possesso palla
Nelle due immagini ho mostrato, per semplicità illustrativa, i cambi di campo solamente di due squadre ma vale lo stesso discorso per le altre due.
E’ naturale che i tempi di lavoro e di recupero variano a seconda della categoria e del tipo di atleti con cui lavoriamo.
Altra variabile da considerare sono gli intervalli di tempo tra un fischio e l’altro del mister, considerando che si va ad eseguire un tratto di corsa veloce di circa 200m.
Difficile fornire a priori tempi di lavoro, di recupero e numero di serie; indicativamente si potrebbe lavorare sui 6-8′ (con 2-3 fischi), con tempi di recupero che permettano di tornare sotto i 120 battiti al minuto, eseguendo 1-2-3 serie, a seconda sempre degli atleti con cui lavoriamo
Osservazioni
Tornati nel proprio quadrato i giocatori possono riprendere subito col possesso palla, non potendo però colpire il cono finché tutti i giocatori non saranno rientrati (probabilmente non rientreranno tutti nello stesso momento)
Sarebbe ottimale disporre di tre assistenti più il mister, in modo da poter controllare il possesso palla e l’introduzione veloce dei palloni su ogni quadrato. Possibilità questa che sappiamo essere impossibile e quindi, dividendosi due quadrati ciascuno, in due persone si può controllare tutta l’esercitazione. L’unica cosa da assicurarsi è che vi siano sempre palloni disponibili per ogni mini-campo.
Una variante può essere quella di limitare la distanza dell’allungo fin sul quadrato opposto in diagonale. Al fischio del mister i gruppi allungano per raggiungere il quadrato opposto in diagonale (possibilità questa da adottare magari con le categorie più giovani come i Giovanissimi). Potremmo anche pensare di ridurre la distanza dell’allungo (solo in diagonale e non il giro completo) ma di diminuire l’intervallo tra i fischi del mister.
Possiamo limitare o meno il numero di tocchi a disposizione. Gli eventuali Jolly possono avere tocchi uguali o differenti. I Jolly possono colpire o meno il cono
Foto: https://www.gettyimages.it