
Progressione Fase Difensiva: ripartiamo dal Duello Uno contro Uno
Progressione Fase Difensiva: ripartiamo dal Duello Uno contro Uno Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata la…
Progressione Fase Difensiva: ripartiamo dal Duello Uno contro Uno Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata la…
Si tratta di uno Small Sided Games che, per come l’ho ideato, coinvolge 6 giocatori (3c3) ma sarà possibile infatti aumentare il numero di giocatori impiegati. L’obiettivo della proposta è quello di dar vita a diversi duelli 1 contro 1 (personalmente ritengo che quando parliamo di DUELLI questi siano da intendere solo ed esclusivamente come situazioni di 1 contro 1) in cui ho voluto spostare il focus sui comportamenti individuali in fase di non possesso. Nello specifico mi sono concentrato maggiormente su:
avversario girato non si gira
anticipo e intercetto
ripiegamento difensivo
A questi se ne aggiungeranno in maniera spontanea tanti tanti altri, sia relativi alla fase di non possesso che di possesso.
Partiamo dal titolo: quanto sono importanti i duelli individuali?
Siamo innanzitutto tutti d’accordo nell’affermare che se in gara una squadra vincerà tutti individuali avrà grossissime (se non certissime) probabilità di vincere la partita?
Sfido chiunque a sostenere il contrario…
Da questo pensiero ho cominciato ad interrogarmi su alcune difficoltà che avevo rilevato nella mia squadra, ai nostri Principi di Gioco – soprattutto in Fase di Non Possesso (ma non solo) – e sulla necessità di proporre qualcosa di concreto che aiutasse i giocatori non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma soprattutto caratteriale.
Chi come me attua una fase di difesa organizzata incentrata prevalentemente sull’uomo, conosce bene l’importanza di non farsi superare con troppa facilità. “I miei compagni hanno già un riferimento da prendere. Se mi faccio saltare metto in difficoltà tutta la mia squadra”.
Al di la della scelta più o meno discutibile – può piacere o meno – quello che vi assicuro è che soprattutto in ambito giovanile costringe il ragazzo ad una forte responsabilizzazione: i miei compagni dipendono da me.
Quante volte ci è capitato di osservare giocatori un po’ pigri, che abbandonano il loro diretto avversario con troppa facilità, costringendo magari la squadra a difendere in inferiorità numerica? Personalmente, molte.
Qualche anno fa, alla guida di una squadra Giovanissimi, pur dedicando ogni settimana minuti per cercare di migliorare il giocatore sui Principi di Tattica Individuale in fase di non possesso, mi capitava di osservare difensori che sui calci piazzati demandavano la marcatura del proprio uomo ad altri elementi, preferendo liberarsi della responsabilità di un’eventuale errata marcatura che poteva portare ad un gol subito.
Non è forse un problema di poca responsabilità e personalità questo? A mio parere sì.
Negli ultimi anni ho quindi optato per una fase difensiva in cui ogni giocatore marca forte e aggressivo l’uomo nella propria zona, coi difensori che, all’occorrenza, non lesinano a rompere la linea anche a 70 metri della porta qualora il diretto avversario si abbassi a ricevere palla.
Quello che ho notato nella prima parte di questa stagione, è che questa ricerca del duello in fase di non possesso, non solo migliori il giocatore dal punto di vista tecnico-tattico, ma soprattutto caratteriale: ciò di cui avevamo più bisogno.
Nell’articolo di oggi presento due esercitazioni che ho utilizzato con una squadra di Giovanissimi e che possono essere rivolte bene o male a tutte le categorie a partire da quella Esordienti, adattando regole e spazi di gioco.
L’obiettivo di entrambe le proposte è quello di ricreare situazioni di 1 contro 1 in cui ogni elemento debba tirar fuori tutte le proprie energie per avere la meglio sul diretto avversario.
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