Fase di Non Possesso: 3 contro 2 +3 Sponde. Sviluppi Tattici in Fase di Non Possesso
Nell’articolo di oggi ripropongo aggiornato un articolo pubblicato a Novembre 2013.
Si tratta di un’esercitazione rivolta alle categorie del settore giovanile e più precisamente a quelle Giovanissimi, Allievi e Juniores. Magari, in una fase conoscitiva del gruppo, ad inizio stagione, potrebbe anche essere utilizzata con una squadra di Adulti.
Il FOCUS dell’esercitazione è sulla Fase di Non Possesso e più nello specifico sui Principi di Tattica Collettiva e Individuale, nonché sugli sviluppi tattici, sempre relativi alla fase di non possesso.
Il numero di giocatori quantomeno necessari è di 7, ma meglio coinvolgerne maggiormente per lavorare in sempre in condizioni di freschezza, monitorando tempi di lavoro e di recupero.
Il campo di gioco viene predisposto prediligendo l’ampiezza. Indicativamente possiamo esercitarsi su circa 25-30 metri.
I difensori, Rossi, si posizionano su tre fila. Questi difendono tre porticine formate con dei coni (2-3 metri l’una di larghezza). Gli attaccanti, Bianchi, si posizionano su due fila, mentre 2 giocatori Blu ricoprono il ruolo di sponde in ampiezza e 1 a Sostegno (Nero). Possiamo cambiare le sponde a tempo.
L’esercitazione inizia col tecnico che invia palla in favore di uno dei 2 attaccanti. Possiamo anche esercitare i controlli aerei, col mister che cerca di mettere in difficoltà gli attaccanti con una palla giocata a parabola. La difesa sale velocemente orientandosi verso il possessore.
L’obiettivo degli attaccanti è quello di attraversare in conduzione una delle tre porte (1 punto), coadiuvati dalle sponde. Se i difensori recuperano palla cercano di segnare in una delle due porticine laterali, giocando in superiorità numerica (3 contro 2).
Le sponde giocano a 1-2 tocchi.
C’è il fuorigioco, anche per le sponde.
Le sponde in ampiezza potranno anche entrare dentro al campo qualora:
- entri col primo controllo andando a meta (entra se vede la possibilità di andare a meta);
- entri col primo controllo per poi cercare un “dai e vai” con un interno per andare a meta;
Se nessuna delle due situazioni si verifica entro pochi secondi, le sponde ritornano in ampiezza.
OSSERVAZIONI PER I DIFENDENTI
- Prestare importanza alla comunicazione, in particolare al “marco e copro”. Il difensore più vicino al portatore uscirà in pressione mentre i 2 compagni assicurano copertura;
- Curare la corretta postura dei difensori, sia del difensore in pressione, sia dei compagni che garantiscono copertura. Il corretto orientamento dei difensori laterali dovrà permettere loro di mantenere, nel loro campo visivo, il contatto con le sponde laterali;
- Figure a palla centrale (triangolo difensivo) e a palla laterale (diagonale difensiva), su una o due linee di copertura (a seconda delle indicazioni dell’allenatore);
- Con palla coperta i difendenti devono salire e toglie profondità;
- Sull’eventuale passaggio alla sponda a sostegno, salire per togliere profondità agli attaccanti;
- Attenzione ai tempi d’uscita in pressione, facendo particolare attenzione a non arrivare in ritardo, uscendo fuori tempo. Nel dubbio meglio temporeggiare;
- Contrasto diretto e indiretto, chiudendo le linee di passaggio;
- Scivolamento laterale sul cambio gioco degli attaccanti;
OSSERVAZIONI PER GLI ATTACCANTI
Fermo restando che l’esercitazione è stata ideata per allenare la fase di non possesso e che quindi le attenzioni maggiori dovranno essere rivolte ai difendenti, un paio di considerazioni sulla fase di possesso possono essere fatte:
- Non attaccare “piatti”, in linea. Ricercare uno dei seguenti sviluppi: triangolazione, passaggio filtrante, taglio, sovrapposizione;
- Attenzione ai tempi di smarcamento. Le sponde giocano a 1 tocco e se non trovano spazio per entrare col primo controllo dovranno rigiocare palla all’interno. Ciò comporta per gli attaccanti tempi di smarcamento differenti rispetto alla possibilità per le sponde di giocare a due tocchi;
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