Attivazione tecnica: gioco dentro, gioco fuori
Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata una proposta pubblicata originariamente su Ideacalcio nel settembre 2016. Si tratta di un’attivazione tecnica che ho utilizzo a lungo per alcune stagioni. Lo scopo è quello di preparare gradualmente i giocatori all’intensità della seduta (fase di attivazione) e allo stesso tempo di inserire alcuni aspetti a mio avviso interessanti:
- alternanza tra un passaggio al centro del campo ad uno verso i corridoi laterali (situazione questa molto interessante e riconducibile al principio di “alternare con velocità il fronte di gioco al fine di disorganizzare la pressione avversaria”)
- allenare il corretto orientamento del corpo (in fase di possesso)
- allenare alcune sequenze di passaggi che potranno rendere più fluida la manovra
- perfezionamento tecnico: passaggio e ricezione
Quella pubblicata oggi è una delle possibili varianti in cui sono stati inseriti i portieri.
I giocatori si dispongono con gli elementi (1) in possesso di palla. Un giocatore al centro e un altro paio in posizione (3) senza palla. I giocatori avanzano di una posizione dopo ogni passaggio, ad eccezione dei portieri che rimangono fissi.
Step uno: passaggio di (1) a (2) e di (2) a (3), lavorando entrambi sul controllo orientato. Gioco a muro col portiere.
Step due: controllo orientato di (2), controllo orientato d’esterno o dietro la gamba d’appoggio per (3). Gioco a muro col portiere.
Step tre: controllo fintato di (2), 1-2 tra (2) e (3) e tra (3) e il portiere.
Step quattro: gioco a muro tra (1) e (2), palla nello spazio per (2), doppia triangolazione tra (2) e (3) e tra (3) e il portiere.
Step cinque: gioco a muro tra (1) e (2), passaggio a (3) che gioca di prima su (2) che si orienta e gioca sul portiere che a sua volta scarica su (3) portatosi a sostegno.
Step sei: corto-corto-lungo tra (1)-(2) e il portiere, passaggio per (3) che viene a sostegno, doppio scambio con triangolazione.
Considerazioni finali
L’esercizio è a mio avviso utile quando ad esempio si è da soli sul campo (non si dispone di un secondo allenatore o collaboratore) e vi è la necessità di monitorare tutti i giocatori all’interno dello stesso spazio.
Come si sente dal video, è possibile inserire anche l’utilizzo della comunicazione mediante alcune parole chiave (resta comunque un palliativo, considerando che è più un modo per cominciare a stimolarla piuttosto che veramente utile; considerando l’assenza di avversari).
Foto: https://www.elperiodico.com