Match Analysis: “Attirare per Uscire” – Il Manchester City di Pep Guardiola
Oggi sono a presentarvi l’inizio di una nuova rubrica su Ideacalcio. Una rubrica che vuol provare a creare una forte sinergia tra l’analista video e l’allenatore.
L’analista video sarà Mattia Casella, giovane allenatore che ho conosciuto ad un corso di formazione e di cui ho particolarmente apprezzato la “voglia di saperne di più” e di spingersi oltre le definizioni, nonché naturalmente la passione per il nostro meraviglioso sport.
Mattia nei mesi successivi ha conseguito l’abilitazione di Analista Video e da qui mi è venuta l’idea di creare una collaborazione tra le nostre competenze. Una rubrica quindi che svilupperemo in due.
L’obiettivo di questa rubrica è quello di analizzare un principio che si ripete come una costante all’interno di una o più partite (obiettivo di Mattia) e di proporre un’esercitazione per allenarlo con la propria squadra (obiettivo mio).
La parola a Mattia
Nel video si può vedere che la costruzione (l’inizio dell’azione) del Manchester City, che si contrappone alla prima pressione degli avversari, avviene con 3 giocatori in ampiezza relativa (disposti in maniera aperta, non sulla linea laterale, ma interni al campo) più il play.
L’ampiezza relativa permette di avere più linee di passaggio e più soluzioni rispetto all’ampiezza assoluta nella quale il giocatore si trova già sulla linea laterale.
Si può anche dire che in questa situazione di gioco ci siano 4 costruttori e 6 invasori.
In questa fase la squadra sfrutta una situazione di superiorità numerica, coinvolgendo anche il portiere, per trovare un compagno smarcato alle spalle di una o più linee di pressione avversaria. A seconda del contesto il superamento della prima linea avversaria avviene sia con palla a terra che con una palla messa sopra.
L’idea rimane quella di mantenere e muovere il pallone, prendendosi di fatto qualche rischio, per attirare e disorganizzare l’avversario con il fine di eseguire un passaggio chiave, cioè un passaggio che rompa le linee di pressione e quindi consenta una verticalizzazione. Tante più linee supererà, tanto più sarà pericoloso.
Il concetto chiave che permette la realizzazione di questo principio è la Pausa, cioè rallentare di proposito l’azione della propria squadra fermando il pallone o guidando a bassa velocità con lo scopo di abbassare il ritmo in maniera consapevole.
“Esiste solo una cosa che ordina e disordina una squadra e questa è la palla.”
Juanma Lillo
Attirare per uscire pic.twitter.com/m8zLbDlzrh
— Mattia Casella (@casella_mattia) October 5, 2018
La parola a Diego
Personalmente, partirei da forme di possessi “ridotti”, impiegando un ridotto numero di giocatori per diminuire la complessità del Principio. Successivamente aumenterei le dimensioni del campo di gioco e il numero di giocatori utilizzati, schierandoli in posizione.
In questa proposta i giocatori non vengono schierati in posizione. Se da un lato è vero che tale Principio emerge all’interno della propria metà campo, a mio avviso, in una prima fase “conoscitiva della richiesta”, può essere utile esercitare la squadra in questo modo per promuovere l’auto-organizzazione.
Giocatori utilizzati: 8
Formiamo due squadre da 3 giocatori ciascuna e disponiamo due Jolly nel ruolo di sponde.
Le dimensioni del campo di gioco potrebbero essere indicativamente 30×15, dividendo orizzontalmente il campo in due metà. La linea di metà campo può essere tracciata da alcune sagome.
I 2 Jolly in questo caso sono da intendersi come Sostegno e Vertice avanzato. Cambiamo i due Jolly a tempo (2-3′) con due elementi all’interno (uno per squadra).
L’obiettivo in Fase di Possesso è quello di attirare la squadra avversaria in una metà campo per poi uscire dalla stessa metà campo trovando un passaggio alle spalle della pressione avversaria, in favore di un compagno che si alza a ricevere nell’altra metà campo.
Se l’avversario “stenta” a portar pressione in zona palla, creo ulteriore superiorità numerica vicino alla palla.
Scaglionarsi a differenti altezze anche all’interno della stessa metà campo, disorganizzando le distanze avversarie.
Trovato l’elemento alle spalle della pressione, giocare sulla sponda opposta e spostarsi velocemente per sostenere l’azione nell’altra metà campo.
Credit Immagine: http://www.gazzamercato.it/calcio-estero/guardiola-lascia-il-city-no-secondo-i-tabloid-inglesi-rinnovera-per-altri-5-anni/