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Migliorare relazioni socio-affettive

Gioco iniziale: rafforzare la dimensione socio-affettiva

15 Luglio 2022

Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata un’attività ideata e portata sul campo con un gruppo di Allievi e che, per la complessità delle sue regole, può essere utilizzata a partire dalla categoria Giovanissimi. Si tratta di un gioco utilizzato nella fase iniziale della seduta e che ha come focus la struttura socio-affettiva del giocatore.

Di che cosa si tratta?

“Il giocatore deve collaborare e cooperare sia tatticamente che emotivamente con i propri compagni. Questo significa essere una squadra: avere un obiettivo comune e sapere che solo uniti lo si può raggiungere”.

[..] Il giocatore deve voler capire il compagno e, com’è chiaro, volerlo aiutare all’interno della situazione in cui egli si trova. L’empatia, il sapersi mettere nei panni dell’altro, aiuterà a decifrare e a capire cosa vuole comunicarci il compagno”

Per ulteriori approfondimenti vi rimando al libroL’attacco Posizionale nei modelli di gioco moderni attraverso il calcio in espansione, scritto da Pasquale Casà (libro che ho anche recensito nella sezione “I migliori libri per l’allenatore” e che ho trovato splendido).

Formiamo due squadre e dividiamo il campo di gioco in due metà. Le dimensioni dipendono dal numero di giocatori a disposizione. Al centro del campo delimitiamo un quadrato con un nastro (potete comunque rifarvi al video a fondo pagina per avere un’idea più chiara).

Materiale occorrente: cinesini, casacche, paletti, nastro, due cesti, palloni in abbondanza, coni

Ogni squadra sceglie una coppia di giocatori che inizia il gioco nel campo avversario tenendosi per mano. I restanti giocatori sono ognuno in possesso di palla e in conduzione.

L’obiettivo per entrambe le squadre è quello di inviare la palla nel proprio cesto, collocato all’interno di una zona delimitata da un nastro e delle dimensioni di circa 8×8. Per inviare la palla potranno essere usate due modalità, a propria discrezione:

✔️ da terra;

✔️ presa in mano e calciata.

I due giocatori nel campo avversario potranno giocare in modo difensivo (a protezione della zona) o aggressivo, cercando di eliminare i giocatori avversari.

Chi infatti viene toccato dalla “catena” avversaria verrà eliminato dal gioco, lascerà la palla e andrà ad unirsi alla propria catena nell’altro campo.

Se si sbaglia il tiro si recupera la palla e si torna al proprio “cancello” (due coni) con la palla tra le mani prima di riprendere a giocare.

Quando una delle due squadre viene interamente eliminata, il gioco si conclude e vince la squadra che avrà più palloni nel proprio cesto.

??‍♂️ Considerazioni finali

Il gioco, apparentemente semplice, nasconde in realtà moltissimi elementi interessanti.

I due difensori nel campo avversario dovranno collaborare, scegliendo innanzitutto una strategia comune (difendiamo o attacchiamo?) e successivamente stabilendo un “codice” per raggiungere il loro obiettivo.

Quando altri difensori si uniranno alla catena, il principio di collaborazione diventerà ancor più complicato, dovendo mettere insieme “ancor più teste” che collaborino per il medesimo scopo.

Anche il solo “legarsi per mano e muoversi insieme”, è un vincolo che richiede una forte collaborazione.

E gli attaccanti? Come superiamo i difensori? Attacchiamo tutti insieme, senza criterio, o studiamo una strategia che eluda l’intervento dei difensori?

Il focus del gioco è orientato al lavorare insieme per raggiungere uno scopo comune.

Credit Immagine: https://www.pulse.ng

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