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Teoria coaching mentale ed emotivo

Empatia significa ascoltare

19 Marzo 2020

Empatia significa ascoltare

Buongiorno! In questo nostro nuovo appuntamento, parlerò di empatia e cercherò di farlo nel modo più concreto e pratico possibile.

Per definizione: “L’empatia è la capacità di comprendere appieno lo stato d’animo altrui, sia che si tratti di gioia, che di dolore. Il significato etimologico del termine è “sentire dentro“, ad esempio “mettersi nei panni dell’altro“.

Questo significa che come esseri umani abbiamo la capacità di sentire e percepire in modo naturale lo stato d’animo che attraversa la persona o le persone con le quali ci relazioniamo.

Secondo gli studi di Darwin, come specie umana, possediamo già nel nostro corredo genetico tutto quello che ci serve per comprendere a fondo i bisogni e sentimenti degli altri.

Ma allora, perché spesso nascono tra le persone profonde incomprensioni?

Perché siamo convinti che esista un solo, giusto ed unico modo di pensare e vivere la realtà. Ogni persona, al contrario, ha un proprio personale sistema di pensare, interpretare, vivere e reagire a ciò che gli accade. Quello che per esempio può suscitare in me uno stato d’animo di gioia, per altri può scatenare uno stato d’animo di tristezza o dolore.

Di conseguenza, entrare davvero in sintonia ed empatia con gli altri, richiede la capacità di saper accogliere questa differenza senza pregiudizi.  A chi non è mai capitato di confidare un problema ad un amico?

Quello che accade mediamente dopo essersi confidati, è ricevere un consiglio su cosa fare o non fare per risolvere il problema. “Io al tuo posto farei così…” oppure “Fossi in te non…”. O magari queste parole le hai pronunciate tu quando è toccato a te fare da confidente.

È qualcosa che spesso succede istintivamente e che succede per soddisfare il desiderio di sentirci utili e di aiuto all’altro. Così facendo corriamo il rischio di caricare l’altro di un ulteriore peso emotivo, portandolo a fare qualcosa in contrasto con la propria personalità.

Chi è davvero empatico, infatti, riesce a “mettersi nei panni dell’altro”, a sentire i sentimenti che prova, a comprenderne i bisogni, senza per questo sentirsi in diritto o dovere di elargire consigli; riesce ad accogliere, ad allearsi, ad ascoltare l’altro senza nessun pregiudizio o preconcetto.

Perché sa che l’altro, in questo modo, si sente davvero compreso ed aiutato senza sentirsi giudicato o in discussione.

L’empatia si può imparare e sviluppare o è solamente qualcosa di genetico e naturale?

Premesso che ci sono persone naturalmente portate e predisposte alla maggior empatia con gli altri, l’empatia, come per la stragrande maggioranza delle capacità e facoltà umane, si può imparare, affinare e sviluppare.

La puoi imparare e sviluppare, ad esempio, aumentando la consapevolezza di te stesso, delle tue emozioni e sentimenti. Imparando a conoscere a fondo la tua vera personalità, i tuoi bisogni e come affermarli senza timore. Perché il rapporto che hai e che costruisci con gli altri è lo specchio del rapporto che hai con te stesso.

L’immagine che hai di te, come ti pensi, come ti vedi e come vivi, si riflette in maniera diretta sul modo in cui pensi, vedi e vivi la relazione con gli altri.

Quanto più impari a definirti e a riconnetterti con te stesso per la persona che sei o che vuoi diventare, e non per quello che ottieni o non ottieni, quanto più riuscirai a costruire con le altre persone relazioni sane e oneste.

Quindi, quando la prossima volta ti capiterà di fare da confidente ad un amico, prova solamente ad accoglierlo e ad ascoltarlo in maniera attiva, senza dare consigli o dirgli cosa dovrebbe fare o non fare.

Credimi: te ne sarà davvero grato.

Credit Immagine:  fr.sports.yahoo.com

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