Possesso palla: riaggressione a palla persa, giocare fuori dalla zona di contropressing
Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata una proposta originariamente pubblicata su Ideacalcio nel 2014 e che nasce dal confronto con l’amico Alberto De Nardi, attuale allenatore dell’u14 del Venezia. L’idea nasceva dal creare una variante ad un’altra esercitazione che potete ritrovare a questo link. Lo scopo è stato quello di inserire un maggior numero di giocatori coinvolti e per inserire ulteriori obiettivi.
Formiamo due squadre da 8 elementi, con la possibilità di schierare anche 1-2 Jolly (in figura ne è stato posizionato 1).
Il campo di gioco viene diviso in tre zone, con quella centrale molto più piccola. Le dimensioni (indicative) sono: 40m di ampiezza, 30m di profondità nelle zone 1 e 3, 10m di profondità la zona centrale.
In zona uno, 8 elementi rossi, coadiuvati dal Jolly, mantengono il possesso schierati ognuno nella propria posizione (l’ho predisposto per un 4-3-3 ma ognuno lo personalizza in base alle proprie esigenze) contro 6 elementi della squadra avversaria. Gli altri 2 elementi bianchi restano nella zona due.
L’obiettivo della squadra rossa è il mantenimento del possesso in situazione si superiorità numerica (9v6), con la possibilità di guadagnare 1 punto al raggiungimento di un numero prestabilito di passaggi.
La squadra bianca dovrà organizzare un’azione di pressing finalizzata al recupero del pallone con successiva transizione offensiva per inviare palla ad uno dei 2 compagni in zona due. Il ricevente, in zona 2, serve l’altro compagno che s’inserisce in zona 3
La squadra rossa dovrà effettuare un’immediata riaggressione per impedire la verticalizzazione.
In caso di obiettivo raggiunto per i bianchi, questi si spostano interamente nella zona tre e, coadiuvati dal Jolly, dovranno mantenere a loro volta il possesso contro 6 elementi rossi, mentre 2 si fermeranno in zona due.
VARIANTI: Possiamo obbligare un passaggio in zona due prima di verticalizzare in zona tre.
VARIANTI
- Il Jolly partecipa alla riaggressione fintanto che non avviene il campo di campo
- Il numero di tocchi può essere vincolato o meno; può essere vincolato solo per il Jolly
- Il numero di tocchi può essere vincolato per la squadra in fase di possesso e libero per la squadra che deve transare verso l’altro campo
- Nella zona due si fermano sempre 2 giocatori differenti
Punti Chiave
Arrivati in zona tre, i primi 2-3 passaggi risulteranno fondamentali per il mantenimento del possesso, in quanto non saranno ancora state trovate le giuste distanze tra i vari elementi che stanno accompagnando l’azione
La possibilità di inserire un passaggio obbligatorio in zona due da modo di stimolare ancor di più la transizione difensiva e di conseguenza quella offensiva, dando i corretti appoggi e i giusti tempi di gioco
La squadra che ha perso il possesso dovrà organizzarsi velocemente per accorciare in zona tre in modo compatto ed organizzato, evitando inutili pressioni solitarie
L’esercitazione può essere utilizzata anche per il condizionamento organico. Il lavoro a pressione, la ricerca della riaggressione e i cambi di campo, obbligano le squadre a mantenere un’intensità alta. Attenzione quindi a tempi di lavoro e di recupero.
In sintesi, gli obiettivi dell’esercitazione riguardano per lo più le transizioni, interpretate con la riaggressione immediata a palla persa e la giocata lontana, fuori dalla zona di contropressing, a palla riconquistata.
Foto: http://www.tuttobundesliga.it