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Rondo 4c2: dal mantenimento del possesso all’attacco dello spazio

10 Aprile 2018

Rondo 4c2: dal mantenimento del possesso all’attacco dello spazio

Nell’articolo di oggi presento un’esercitazione che ho utilizzato con un gruppo di Giovanissimi e che, con gli opportuni accorgimenti, può essere indirizzata a tutte le categorie, dai Pulcini agli Adulti.

Si tratta di un Rondo “mascherato”, ovvero, un Rondo finalizzato alla conquista dello spazio mediante un inserimento. Proposto nella fase di attivazione, gli obiettivi sono relativi alla fase di possesso:

  • attirare l’avversario in una zona di campo per poi giocare sul lato debole
  • mantenimento del possesso finalizzato ad attaccare l’ultima linea avversaria

Giocatori coinvolti: 6. E’ possibile svolgerlo anche con 7, creando un 5c2 e avvantaggiando ulteriormente l’obiettivo in fase di possesso. Formiamo tre coppie (3 squadre da 2 elementi ciascuna).

Campo di gioco: un rettangolo diviso verticalmente in due metà. Vengono poi delimitate due aree di meta a forma di triangolo. Lo scopo è quello di stimolare un inserimento con corsa convergente (verso il centro).

Situazione di 4c2 in cui gli attaccanti dovranno realizzare almeno 5 passaggi prima di conquistare una delle due zone di meta con un inserimento.

Osservazioni:

In fase di possesso creare superiorità numerica su una metà campo per poi spostare il gioco sull’altra metà (ricerca dell’uomo libero sul lato opposto).

Per conquistare la zona di meta, ricerca del dai e vai, della sovrapposizione, gioco a muro e palla al terzo, triangolazione.

In fase di non possesso i due difensori dovranno rimanere sempre nella stessa metà campo.

I difensori, una volta recuperata palla, la devono giocare alla terza squadra per diventare la nuova squadra in possesso.

Qualora vi fosse troppa confusione con questa modalità operativa, cambiamo la coppia di difensori a tempo o dopo un numero prestabilito di intercetti (3).

Osservazioni

Le difficoltà maggiori che ho potuto riscontrare sono legate alla lettura della palla aperta e alle successive modalità d’inserimento. La maggior parte dei giocatori ha difficoltà nel riconoscere la possibilità, da parte del possessore, di verticalizzare e allo stesso tempo, una volta corretto questo aspetto, non riuscivano a riconoscere il tempo per attaccare lo spazio; pur trattandosi di un’esercitazione a numeri ridotti.

Il semplice inserimento in un primo momento risultava effettuato con una velocità di corsa troppa lenta. Ci siamo quindi soffermati sulla necessità di attaccare lo spazio con una velocità di corsa che risulti di difficile lettura per il difendente. In un successivo momento abbiamo stimolato alcuni possibili sviluppi, permettendo l’entrata a meta con due modalità per volta (ad esempio: solo con dai e vai e sovrapposizione; oppure solo dai e vai e gioco a muro). Questa modalità, seppur vincolata e non totalmente libera, ha facilitato il riconoscimento – da parte dei giocatori – della situazione di gioco.

 

Credit Immagine: https://d.rgcdn.net

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