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Ampiezza Relativa

“Ampiezza Relativa”: L’Algoritmo fantasma

“Ampiezza Relativa”: L’Algoritmo Fantasma

L’Ajax é il miglior esempio di come si possa costruire una casetta su misura, partendo da fondamenta solide. Le stesse fondamenta che, in lungo e in largo, non vengono nemmeno considerate. Una casetta alla volta si costruisce un meraviglioso villaggio, da quelle parti lo hanno capito da tempo.

Da altre parti, invece, costruiamo castelli con fondamenta di sabbia, vittorie sorrette da pilastri d’aria e “saccenza”, pretendendo che la magnificenza del nostro operato sia ricordata nei secoli. Amen.

Per imparare a giocare, bisogna giocare.
Per imparare ad adattarsi, bisogna risolvere i problemi liberamente.
Per imparare a gestire la circostanza, bisogna trovarsi continuamente in situazioni diverse.

È un algoritmo fantasma che si presenta come una sequenza, non perfettamente ordinata di step elementari, che conduce ad un determinato risultato in un tempo finito; senza mai mostrarsi, senza obblighi, schemi o imposizioni.

E badate bene che il risultato è sempre e solo la crescita, perché per vincere c’è sempre tempo.

È l’algoritmo del gioco, della sua essenza, di quel villaggio ideale dove ognuno di noi vorrebbe vivere. Fin da subito si viene messi difronte alla realtà, alle scelte, agli errori, al pensiero.

Dimenticate la noia di una fila interminabile, il gelo di un’esercitazione senza avversario. Abbandonate l’idea di una schiera di soldatini sull’attenti e immaginate un’ondata di mine vaganti. È un algoritmo che c’è, non puoi vederlo, ma sentirlo.

È quella magia che attraversa ogni allenamento, ogni nuova scoperta. È quella sensazione che ti mostra quanto da altre parti tutto sia così dannatamente chiaro ma inevitabilmente incomprensibile.

 

Credit Immagine: https://footballpassion24.altervista.org/

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