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Sedute allenamento

La preparazione settimanale di una partita di Eccellenza

3 Maggio 2024

In questo articolo voglio raccontare come un allenatore prepara una gara del campionato di Eccellenza.

Sono un allenatore che di mestiere fa l’insegnante di Scienze Motorie e Sportive nella scuola secondaria di secondo grado. “Allenare” non significa solo il tempo trascorso sul campo, ma tutto un percorso ciclico e continuo che inizia dalla domenica dopo la gara e si conclude la domenica successiva al triplice fischio della partita appena conclusa. Oltre ad essere una grande passione, lo reputo un lavoro a tutti gli effetti (per le ore trascorse a studiare, programmare, pianificare, ecc.), non sempre retribuito in modo consono.

A 41 anni, con quest’ultima esperienza appena conclusa nell’Eccellenza friulana, posso dire di aver allenato tutte le categorie dilettantistiche e soprattutto tutte le fasce d’età (dai Primi Calci alla prima squadra in serie D).

La mia squadra era la più giovane del campionato: a parte un giocatore del 1982 (mio coetaneo) e uno del 1990, il resto della rosa era composto da giocatori nati negli anni 2002, 2003, 2004, 2005.

A inizio stagione diversi colleghi hanno voluto darmi il benvenuto consigliandomi di non portare troppi concetti o “cose particolarmente strane”, perché l’obiettivo era quello di salvarsi! “Ti metti con un bel 4-4-2, ti difendi bene e ti salvi tranquillo!”.

La cosa che mi dispiace maggiormente constatare è che in giro vi sia più gente moralmente attaccata all’avere una panchina da allenare piuttosto di essere coerenti e di portare il proprio credo calcistico. Se concordo con Daniele De Rossi, quando afferma “non esiste IL MIO CALCIO”, dall’altra parte penso che ognuno di noi si identifichi e si differenzi dagli altri allenatori per la propria idea di come concepire questo gioco. Per me la coerenza ideologica viene prima di tutto; come allenatore dovrò poi essere flessibile mentalmente e adattare il mio pensiero in base ai giocatori che ho a disposizione.

A livello di sistema di gioco ho utilizzato il 4-2-3-1 e il 3-4-1-2.

La peculiarità della squadra è quella di difendere aggredendo sui riferimenti gli avversari; questo non perché la moda dice che bisogna giocare come l’Atalanta di Gasperini o il Torino di Juric. Questo stile di gioco (che mi appassiona dal 2016) mi ha sempre trasmesso la sensazione che possa portare dei vantaggi in termini di fase post conquista del pallone e, ideologicamente, che i valori della meritocrazia e dello sporcarsi le mani per ottenere un obiettivo, alla fine verranno premiati.

Per giocare in questo modo occorre tuttavia sottolineare l’importanza del lavorare moltissimo individualmente dal punto di vista fisico. In questo senso ho avuto giocatori studenti universitari o maturandi che si trovavano un’ora e mezza prima al campo per la cura del proprio fisico, mentre altri che per lavoro o tempi stretti non riuscivano ad allenarsi a dovere.

Infatti, nonostante le mille difficoltà, tra cui il valore delle squadre superiori alla nostra, siamo riusciti a ben figurare finché non sono insorti numerosi infortuni.

Dal punto di vista offensivo mi piace una squadra che abbia degli interpreti offensivi (centravanti e ali) che attacchino spesso e in maniera “ficcante” la profondità; essendo stato un centravanti con queste caratteristiche ho un occhio di riguardo su questo aspetto. Nei campionati giovanili e non, manca il centravanti che sa difendere la palla, che sa giocare di sponda ma che soprattutto attacchi con cattiveria gli spazi in profondità. Inoltre, i sistemi di gioco con due mediani garantiscono appoggi per la costruzione e un ruolo di equilibratori in fase di non possesso.

A seguire la descrizione della settimana tipo vissuta da allenatore nella categoria Eccellenza.

✔️ DOMENICA conclusa la partita: scaricare il video della partita appena giocata

✔️ DOMENICA (sera): visione della partita senza soffermarsi troppo sui dettagli; primi appunti presi su quanto accaduto in partita. Principalmente guardo tutto il primo tempo subito e una parte del secondo.

✔️ LUNEDI’ sera: visione dettagliata della partita. In corrispondenza degli errori individuali/collettivi oppure degli aspetti da esaltare individuali/collettivi, mi segno a penna su un diario o block notes il minutaggio corrispondente all’evento da segnalare. A seguire comincio a montare un video (grazie all’applicazione Clipchamp che si trova su Windows) seguendo una sequenza cronologica di cosa è avvenuto durante la partita, oppure suddividendolo per fasi di gioco, oppure ancora, mostrando prima gli aspetti da migliorare e quelli positivi emersi nel corso della gara. Solitamente non seguo uno standard, proprio per creare uno stimolo diverso nel momento in cui lo mostrerò alla squadra. Il video solitamente dura massimo 10-12 minuti e viene montato ad una velocità 0,7x, in maniera tale che i ragazzi abbiano subito il tempo di rendersi conto di ciò che sta avvenendo nell’azione mostrata. Tempo stimato per il lavoro: 4 ore.

✔️ MARTEDI’ mattina: conclusione del video della gara ed esportazione. Preparazione dell’allenamento odierno.

✔️ MARTEDI’ sera: primo allenamento settimanale. Solitamente viene svolto in questo modo:

🔸 30’ – Riunione tecnica incentrata su di noi in base all’ultima partita appena giocata.

🔸 19:00 – inizio dell’allenamento

🔸 15’ attivazione con il preparatore atletico, conclusa con stretching dinamico e balistico.

🔸 15’ esercizi di tecnica individuale/applicata in base alle problematiche riscontrate nell’ultima partita oppure di affinazione per ruoli specifici (trovandomi solo con un collaboratore, esperto nella tattica individuale del difendente, solitamente lascio a lui il miglioramento della fase difensiva, io mi occupo maggiormente dei lavori per i centrocampisti su presa di informazione, smarcamento, ricezione orientata e trasmissione, e per gli attaccanti sui movimenti di difesa della palla e di attacco della profondità).

🔸 20’ possesso palla o partita a tema con riferimento specifico ai principi di gioco in fase di possesso palla o sulla transizione positiva.

🔸 15’ con uno o due blocco/hi di potenza aerobica a secco

🔸 15’ situazione di gioco sulla costruzione bassa/partita a tema/ sviluppo ombra con riferimento alla fase di transizione offensiva (6vs0).

🔸 15’ -20’ partita finale libera

🔸 3’: stretching statico

✔️ MERCOLEDI’ pomeriggio preparazione dell’allenamento odierno. Tempo stimato: 2 ore.

✔️ MERCOLEDI’ sera secondo allenamento settimanale. Solitamente alterno o vario due modalità di lavoro:

🔸 Il preparatore dirige il riscaldamento della squadra e a seguire fa svolgere due/tre serie di lavoro di un circuito di forza con sovraccarichi. 45 minuti di lavoro.

🔸 Il preparatore dirige l’attivazione della squadra nei primi 8’, solitamente, poi la squadra va con il mister, il quale propone un riscaldamento tecnico o una partita a tema, e poi torna con il preparatore, il quale propone dei lavori di forza specifica (salite, traini, pliometria).

📝 Quest’anno per comodità, condizioni metereologiche e/o condizioni del campo, abbiamo svolto maggiormente la prima modalità, anche se personalmente preferisco la seconda; il giocatore si riscalda e rimane sul pezzo con la testa dentro all’allenamento. Dopo 40 minuti col preparatore, riattivarsi ed entrare mentalmente nell’allenamento ho notato che i giocatori facevano più fatica.

🔸 A livello tecnico-tattico si lavora su intensità mentale ed aggressività, utilizzando small sided games o possessi a numeri ridotti con riferimento alla fase di transizione difensiva (riaggressione). Inoltre viene sempre proposta una partita a tema dove vengono toccati i principi di gioco in fase di non possesso.

✔️ GIOVEDI’ pomeriggio/sera: è la giornata dedicata allo studio dell’avversario. L’iter, più o meno, è quello utilizzato per l’analisi della mia squadra. Guardo la partita una volta, poi la rivedo più accuratamente soffermandomi sugli aspetti che più mi interessa inquadrare (se fanno qualcosa di ripetitivo da segnalare, come metterli in difficoltà, giocatori chiave, palle inattive, ecc.). Preparo un video e una relazione da consegnare alla squadra il giorno successivo. Tempo stimato: 4-5 ore di lavoro.

📝 Ormai si riescono a reperire (quasi) facilmente le immagini di ogni avversario. Sono solito dire che il lunedì mattina è la giornata del “bar dello sport” o, detta fuori dai denti, “della paraculaggine”: ci si contatta tra allenatori, si vuole sapere con che sistema di gioco giocherà il prossimo avversario per cercare di preparare una contrapposizione. In Friuli ho notato pochissime squadre con una propria identità; tante preferiscono giocare specchiandosi in base al sistema avversario; da giocatore ho assistito a molte/troppe riunioni tecniche nelle quali venivano codificate le scalate in pressione in base a come si schieravano gli avversari (“con palla al terzino esce la mezzala e lo orienti versi l’esterno”).

✔️ VENERDI’ pomeriggio: preparazione dell’ultimo allenamento. Tempo stimato 2 ore.

✔️ VENERDI’ sera: ultimo allenamento della settimana. Questo si svolge solitamente in questo modo:

🔸 5’ Attivazione individuale a secco

🔸 20’ Partita a obiettivi contrapposti: con le mani in un primo momento, poi con i piedi. Una squadra gioca seguendo i principi di gioco del prossimo avversario, la nostra segue delle regole di provocazone e dei consigli dati per metterli in difficoltà.

🔸 20’ Metà gruppo lavora con il preparatore sulla rapidità mentre l’altra metà svolge con me degli sviluppi offensivi che vogliono essere più delle possibilità anziché un dictat

🔸 20’ Partita finale 11 vs 11 con riferimento sulle palle inattive a sfavore

🔸 20’ Palle inattive a favore/tiri in porta. La modalità l’ho variata molte volte nel corso dell’anno. Un venerdì, per esempio, in una metà campo una squadra provava i corner a favore mentre nell’altra, la squadra sparring partner, provava le punizioni laterali e viceversa; oppure metà gruppo provava le palle inattive e metà andava con il mio secondo a calciare in porta.

🔸 5’ Stretching statico finale

✔️ SABATO: per me è una giornata di scarico mentale, è fisiologica. E’ la giornata delle convocazioni. Nel gruppo WhatsApp della squadra invio un file pdf in cui sono segnati i convocati ed eventuali giocatori che devono allenarsi la domenica prima della partita. I giocatori devono restituirmi un messaggio di avvenuta lettura della convocazione.

✔️ DOMENICA mattina: mi sveglio con le idee chiare sulla formazione! Raramente preparo due formazioni. Mi scrivo la formazione prima su un foglio e poi preparo tutti i vari “fandoni” (fogli delle palle inattive, situazioni tattiche particolari, eccetera). Tempo stimato 2 ore.

Se la partita è alle 15:00, la convocazione avviene un’ora e mezza prima. L’arringa pre-gara comincia un’ora e dieci prima e non dura più di 10-15 minuti. In spogliatoio sono appesi i fogli delle situazioni provate di palla inattiva e le codifiche per poter innescarle.

Il riscaldamento comincia 40 minuti prima e dura dai 25 ai 28 minuti.

Ore 15:00 – buona partita!!!

Slide tratta dal videocorso “Iniziare ad allenare – parte 2”

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