fbpx
Sedute allenamento

Trentadue giocatori di due categorie: che inventarsi!

27 Gennaio 2022

Nell’articolo di oggi vi racconterò di un’esperienza un po’ particolare (nella quale mi ci sono cacciato da solo) e che necessità delle opportune premesse.

Come ho già scritto in altri articoli, nel corso di questa stagione alleno sì due squadre (situazione con la quale convivo felicemente da anni), ma mai come quest’anno di due categorie adiacenti: Esordienti U12 e Giovanissimi U14. Se i secondi sono al primo anno con me (in realtà non è nemmeno così, in quanto 10 di loro li ho già allenati tra U9-U10), i secondi sono ormai al terzo. Seppur con le loro problematiche, due ottimi gruppi (aspetto sicuramente da sottolineare).

Se i Giovanissimi si allenano lunedì, mercoledì e venerdì, gli Esordienti lo fanno il martedì, giovedì e venerdì. Capite bene che sorge un problema: il venerdì si allenano entrambe le squadre. Per ovviare a ciò, il collega Francesco, che è stato il mio secondo nel corso delle due stagioni precedenti, allena gli Esordienti in un altro campo il venerdì.

La situazione complicata sorge venerdì 3 dicembre, con Francesco impossibilitato ad allenare e con l’allenamento del giorno prima (dedicato agli Esordienti) annullato per maltempo.

Un altro aspetto da considerare è che da settembre, 2-4 Esordienti a settimana il venerdì li porto ad allenarsi coi Giovanissimi (per dinamiche di trasporto, per premio o per consegnare a Francesco un numero non troppo elevato di giocatori) e non dovrebbe in fondo poi tanto stupire il fatto che diversi di loro “fanno pure la loro sporca figura” pur con due anni di differenza (quando si giocava il calcio di strada, quante volte capitava che ragazzini più piccoli si facevano notare in mezzo ai più grandi?).

Con l’allenamento di giovedì 2 dicembre annullato e nell’impossibilità di Francesco del giorno dopo, l’idea è stata per tanto quella di unire le due squadre e di farli allenare tutti assieme, per un totale di 32 giocatori sul campo (“fortuna” che di entrambe le rose vi erano diversi assenti, o sarebbero stati ancor di più).

Campo…già, un altro tema. Oltre a ritrovarci con 32 giocatori (di cui solo 2 portieri), aggiungiamoci che il nostro campo d’allenamento è indicativamente 70×45; piccolo per molte esercitazioni che mi venivano in mente.

Mi sono per tanto ritrovato a scervellarmi su cosa sarebbe stato più utile fare in un contesto di questo tipo, arrivando ad un’unica risposta: giocare!

Seppur con le difficoltà evidenziate, le osservazioni portate a casa a fine seduta sono state più che positive in termine di coinvolgimento, intensità e divertimento.

Andiamo ora a vedere come si è svolta la seduta.

Fase uno: small sided games su tre campi

Il campo viene diviso orizzontalmente in tre spazi adiacenti, ognuno con un gioco diverso dall’altro.

Nel campo centrale si posizionano i due portieri, mentre i restanti 30 si dividono in sei squadre da 5 giocatori. Due squadre vengono composte dai soli Esordienti, mentre le altre quattro mescolando gli Esordienti rimasti e tutti i Giovanissimi. Ogni squadra viene abbinata ad un’altra; queste si sfideranno sempre tra loro ruotando a tempo sui tre campi.

Esempio: squadra A-B (solo Esordienti) sul campo 3, C-D sul campo 2, E-F sul campo 1. Gli abbinamenti non cambieranno mai, giocheranno sempre contro gli stessi avversari (cambierà solamente il campo). In questo modo ho assicurato (sia nella prima che nella prossima esercitazione) che i giocatori si confrontassero coi propri coetanei (situazione che invece cambierà nelle successive due proposte)..

Campo Uno: si gioca per attaccare la zona di meta avversaria o in conduzione (1 punto) tra cono e sagoma, o mediante un inserimento con palla o uomo che attraversano uno dei tre spazi (no entrambi nello stesso) 2 punti. C’è il fuorigioco.

Il focus è sul portare la palla dietro l’ultima linea avversaria mediante l’azione individuale o ricevendo la palla nello spazio. Naturalmente – direi – gli Esordienti hanno avuto molte più difficoltà nella ricerca dell’inserimento. Ricevere la palla sulla corsa (e non sempre sui piedi) rientra tra gli obiettivi che non sono ancora stati affrontati e inoltre, anche coi Giovanissimi, si osservano molto spesso errori su modalità e tempistiche per farlo.

Campo Due: si gioca una partita con l’unica regola che il gol vale solo se tutta la squadra si trova nella metà campo offensiva.

Il focus è sul principio di squadra corta, sull’avanzare insieme alla palla.

“Si difende come si attacca”

Campo Tre: squadre schierate in posizione. Si gioca un possesso in cui lo scopo è quello di trasmettere la palla ad un compagno in uno dei cancelli sparsi per il campo (1 punto); a questo punto sarà possibile ottenere 3 punti segnando nella porticina avversaria dopo essersi inseriti alle spalle della sagoma (palla e uomo devono passare in due spazi diversi; no palla e uomo entrambi a sinistra della sagoma o viceversa); oltre la sagoma la difesa non può difendere e c’è il fuorigioco.

Il focus è sul mettersi a disposizione dei compagni (durante il mantenimento del possesso), rimanere mentalmente dentro al gioco offrendo soluzioni al portatore. Una volta ottenuto il punto andrà riconosciuta la possibilità/vantaggio di attaccare dietro l’ultima linea avversaria o di continuare a conservare il possesso.

Fase due: situazioni di transizione, 1v1+1, 2v1, 1v1

Mantenendo le stesse squadre e gli stessi abbinamenti tra loro, il campo viene ora diviso verticalmente in tre zone, con una lunghezza di soli 20 metri.

In tutti e tre i campi si gioca con la modalità attacco-difendo: la squadra che entra ad attaccare, al termine dell’azione difende contro l’ingresso della squadra avversaria.

Campo Uno: situazione di 1v1 all’interno più 1 appoggio laterale. Si gioca per il gol nella porticina avversaria. Si potrà contare sull’aiuto del proprio appoggio che gioca a 1 tocco. Al termine dell’azione entra a difendere l’appoggio, mentre l’attaccante ne prende il posto sull’esterno.

Campo Due: situazione di 2v1 per il gol nella porta avversaria. Al termine dell’azione difende il penultimo attaccante che ha toccato la palla (quindi non chi ha concluso in porta o ha perso palla). Il gol del difensore vale doppio.

Campo Tre: situazione di 1v1 con l’attaccante in ingresso che dovrà scambiare palla col proprio compagno all’interno prima di poter entrare. Si gioca per il gol nella porticina avversaria.

Il focus generale è sull’intraprendenza nel duello, sul cercare di mettere creatività e coraggio nel superare brillantemente l’avversario. Inoltre, nel campo uno emergono comportamenti quali il dai e vai e soprattutto il marcamento, nel momento che l’attaccante gioca con l’appoggio.

In tutti e tre i campi è forte la presenza delle transizioni, il reagire prontamente ai cambi di fase.

Fase tre: situazioni di finalizzazione 4v4 

Vengono questa volta predisposte due squadre mescolando Esordienti e Giovanissimi. Ognuna si divide su quattro posizioni di partenza. I palloni sono in possesso solamente della fila n.1. Un cono al centro del campo lo divide verticalmente in due.

Anche in questo caso il gioco si svolge con la modalità attacco-difendo (la squadra che entra ad attaccare poi difende contro l’ingresso della squadra avversaria).

Quattro elementi blu iniziano in difesa all’interno.

Il giocatore (1) rosso avvia il gioco in conduzione o con passaggio. I compagni (3) e (4) potranno ricevere il primo passaggio solamente nella metà campo verticale più lontana rispetto alla posizione di partenza.

Se i difendenti recuperano palla ribaltano l’azione. Si assegna 1 punto per ogni gol e per ogni triangolazione; il gol inoltre vale doppio se realizzato di prima intenzione.

Rotazioni a tempo sulle quattro stazioni di partenza. Massimo 15″ per concludere l’azione.

Il focus è sul dettare il passaggio mediante movimenti senza palla, sovrapposizioni e tagli. Ogni attacco dovrà essere portato velocemente, prediligendo passaggi verticali o diagonali. 

Fase quattro: torneo a quattro squadre

Vengono predisposte quattro squadre mescolando Esordienti e Giovanissimi.

Disponendo di un’unica porta mobile e due porte fisse, è stata collocata la prima sulla linea mediana. Vengono così delimitati due campi di gioco, con la porta centrale che verrà utilizzata in entrambe le direzioni.

Si gioca una partita libera per il gol.

Ogni squadra sfida tutte e tre le squadre avversarie ruotando a tempo.

Considerazioni finali

Ogni singola esercitazione è stata proposta sotto forma di competizione, assegnando dei punti che ogni giocatore (di entrambe le categorie) colleziona ad ogni allenamento (a fine mese il primo classificato vince un premio). Ciò ha permesso che l’intensità e l’agonismo della seduta fossero sempre presenti e che ogni elemento giocasse per competere e per vincere. 

Un paio di criticità vanno tuttavia sottolineate:

  • la terza esercitazione è stata sviluppata probabilmente su di un campo troppo piccolo di lunghezza e troppo largo di ampiezza.
  • nelle varie rotazioni tra di un campo e l’altro o tra un’esercitazione e l’altra, si è perso tempo.
  • sarebbe stato ottimale avere a disposizione almeno due collaboratori per controllare uno ad uno tutti i campi di gioco e per assicurare l’introduzione imminente del pallone non appena questo usciva.

In conclusione, viste le premesse iniziali, credo sia stata un’esperienza che ancora una volta mi ha permesso di sperimentare e di trovare soluzioni creative alle dinamiche del contesto. 

Foto: https://bigthink.com

Commenti

2

Lascia un commento

Hai già un account? Accedi

Powered By MemberPress WooCommerce Plus Integration