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L'Angolo del Preparatore

La capacità di anticipazione motoria

10 Giugno 2022

Nell’articolo di oggi voglio parlarvi di una capacità coordinativa speciale che ritroviamo sia negli sport individuali che di squadra: stiamo parlando dell’anticipazione motoria. Per anticipazione motoria si intende la capacità di prevedere ciò che è probabile che accada prima dell’evento stesso. Nel gioco del calcio possiamo tradurre la sua importanza nella capacità di “leggere il gioco” nel minor tempo possibile, anticipando un movimento o un’azione rispetto ad un avversario o un compagno di squadra.

Questa capacità è importante per tutte le discipline sportive, sia individuali che di squadra. Nelle prime sarà maggiormente sollecitata l’anticipazione di gesti e situazioni relativamente noti, mentre negli sport di squadra sarà maggiormente chiamata in causa la capacità di anticipazione rispetto ad azioni e contesti non facilmente prevedibili.

Un esempio pratico lo possiamo individuare nell’attaccante che, nel momento della conclusione, dovrà aver previsto anticipatamente i comportamenti dei difensori. Quest’ultimi, invece, dovranno leggere in anticipo l’idea dell’attaccante per poter intercettare il pallone/allontanare il pericolo o per mantenere la posizione corretta per difendere la propria porta.

In un giocatore esperto sarà più facile osservare questa capacità rispetto al più giovane, ma di fatto sarà competenza di preparatori e allenatori cercare di consolidare questa capacità coordinativa nei nostri ragazzi. L’età migliorare per stimolare questa capacità è tra gli 11-13 anni, in cui avremo un’ideale cooperazione tra il sistema nervoso volontario e quello involontario.

Possiamo allenare l’anticipazione motoria sfruttando esercitazioni inizialmente generali e successivamente più specifiche allo sport praticato. L’importante è proporre situazioni sempre differenti, che sviluppino il pensiero tattico senza indicare all’atleta le soluzioni da adottare. Dovranno essere proprio loro infatti a ricercare il modo migliore per risolvere le dinamiche del gioco, cercando di far rivivere nella propria mente la situazione appena svolta e creando proposte in cui l’atleta sia obbligato a rispondere rapidamente alle azioni durante il gioco (come per esempio gare di inseguimento a coppie).

Sarà compito di preparatori/allenatori creare una corretta programmazione al fine di garantire la comprensione di questa capacità.

Anche se è opportuno svilupparla nella fascia di età indicata (11-13 anni), sarà necessario continuare a stimolarla anche dopo la pubertà.

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