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L'Angolo del Preparatore

L’agility nel gioco del calcio

25 Agosto 2023

In letteratura o come riportato da Alberto Pasini su Scienza & Sport (n°36, ott-dic.,2017), con il termine Agilità definiamo “un rapido movimento di tutto il corpo con un cambio di velocità e/o direzione in risposta ad uno stimolo” (Sheppard & Young del 2006). Sempre dallo stesso articolo emerge anche ad esempio: “l’agilità potrebbe descrivere un giocatore di calcio che accelera o decelera rapidamente in linea retta per evitare un avversario, poiché questa azione non è pianificata in anticipo, sarebbe in risposta ai movimenti del giocatore avversario (stimoli)”.

Lo schema sottostante ci permette di capire, inoltre, come l’agility non si sviluppi solo sotto l’aspetto “fisico” ma anche sotto l’aspetto cognitivo (qui denominato “perceptual & decision making”).  Questa definizione di Sheppard e Young, insieme allo schema di Serpell et al. del 2011, ci pone già nella direzione in cui verterà questo articolo.

Tabella 1. Model of agility (Serpell et al; 2011)

Si possono apprendere, leggendo l’articolo di Pasini, spunti molto interessanti che portano ad un’inevitabile riflessione: “Siamo certi che negli ultimi anni abbiamo sviluppato l’agilità nella maniera corretta?” Io risponderei: “probabilmente NO”.

Negli ultimi anni siamo stati abituati a vedere e sviluppare esercizi che nulla (o poco) avevano a che vedere con le situazioni di gioco, dove la presa di decisione e la scelta dell’azione da svolgere derivavano da un cinesino colorato, oppure dove la presa di decisione era del tutto inesistente e l’obiettivo verteva nel correre il più velocemente possibile tra paletti e coni.

Personalmente anch’io sono incappato in questo genere di esercizi, domandandomi sempre tuttavia il perché vi fosse qualcosa che non mi convincesse del tutto; in sostanza che non coincidesse con ciò che pensavo dovesse essere l’allenamento nel calcio (avversari, palla, prese di decisioni, ruoli ecc.)

Approfondendo ancor di più l’argomento, diversi ricercatori hanno dimostrato che non vi sono differenze tra atleti di alto livello con quelli di basso livello quando lo stimolo è aspecifico (Young et al; 2011). Emerge invece che mezzi quali gli Small Sided Games possono risultare utili per sviluppare l’agilità.

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Il fattore che migliora maggiormente è il “perceptual & decision making”, probabilmente dovuto dal fatto che gli SSG ti costringono a prendere e fare delle scelte in pochissimo tempo; anche in questo caso vi sono tuttavia dei limiti legati alle caratteristiche diverse dalla partita 11 contro 11 (Darren et al; 2016).

Infine, ritengo che questa definizione possa racchiudere l’idea vera di agility nello sport: “I movimenti di agilità vengono eseguiti in risposta a uno stimolo, per cui la percezione dello stimolo e l’esecuzione del movimento di risposta sono interdipendenti e costituiscono un’entità coerente (cioè accoppiamento percezione-azione). Si è sostenuto che un disaccoppiamento tra percezione e azione potrebbe compromettere il trasferimento dell’apprendimento all’intera abilità. Pertanto, per mantenere l’integrità, i compiti utilizzati nello sviluppo delle abilità percettive-cognitive dovrebbero replicare il più fedelmente possibile le prestazioni della vita reale. Allo stesso modo, gli elementi decisionali specifici dello sport dovrebbero essere inclusi nella preparazione fisica se si cerca di migliorare la componente motoria dell’agilità.” (Lutz Thieschäfer & Dirk Büsch; 2022).

? Che mezzi di allenamento utilizzare pertanto?

Questa tipologia di allenamento va a sostituire o integrare i classici esercizi di psicocinetica o rapidità/velocità che generalmente si propongono il venerdì (se la partita è di domenica). Pasini detta delle linee guida per poter sviluppare questa tipologia di esercitazioni:

✅ devono prevedere percezione e presa di decisione, con stimoli e risposte appropriate, per le quali è necessaria grande velocità nel processo decisionale senza inficiare sull’accuratezza del gesto;

✅ le situazioni di gioco devono avere a che fare con letture specifiche, differenziate anche in base ai ruoli di gioco;

✅ i tempi di esecuzione devono essere brevi per accelerare il processo decisionale e non indurre in eccessivo affaticamento il calciatore;

✅ i tempi di recupero tra una ripetizione e l’altra devono essere tali da consentire una performance costante di elevata intensità senza cali durante l’esecuzione dell’intero lavoro (performance in stato di costante freschezza);

✅ devono richiedere sempre la massima intensità relativa, ovvero il massimo coinvolgimento fisico-cognitivo ni relazione alla situazione che si verifica.

? Situazione di 1 contro portiere + 2v1 + 3v2 da cross + 4v3

L’esercitazione prevede una serie di azioni sviluppate da 1 contro portiere fino ad arrivare al 4 contro 3.

Parte il giocatore rosso dalla posizione 1 per affrontare il portiere. Una volta concluso partono i due blu dalla posizione 2 per effettuare un 2 contro 1.

Conclusa l’azione il giocatore rosso a lato del campo (posizione 3 laterale) dovrà effettuare un cross o entrare in area in base al movimento dei difensori; allo stesso tempo un altro giocatore rosso parte per attaccare la porta (posizione 3 a centrocampo) creando così un 3 contro 2.

Infine, partiranno i giocatori rimasti nelle posizioni 4, rispettivamente un rosso con la palla e un blu senza, concludendo tutta l’esercitazione con un 4 contro 3.

Per concludere, le azioni di 2v1, 3v2 e 4v3 non devono durare più di 7-8-9-10 secondi per dare appunto intensità a tutta l’esercitazione e per accelerare il processo decisionale del calciatore.

Questa esercitazione è stata utilizzata con una prima squadra, impiegando tutta la rosa disponibile in quel giorno (21 giocatori).

⏱ Il recupero 1:3 in questo caso ha permesso un recupero adeguato all’esercitazione. Vengono proposte 2 serie da 7 minuti con 1 minuto di recupero; poi si cambia lato al cross.

Bibliografia

✔️ Alberto Pasini, rivista Scienza e sport, n°36 ott-dic 2017

✔️ Sheppard & Young; Agility literature review: Classifications, training and testing; J Sports Sci 2006 Sep;24(9):919-32.

✔️ Serpell BG, Young WB, Ford M; Are the perceptual and decision-making components of agility trainable? A preliminary investigation.; J Strength Cond Res. 2011;25(5):1240- 1248.

✔️ Darren J. Paul et al.; Agility in Team Sports: Testing, Training and Factors Affecting Performance; Sports Med (2016) 46:421–442

✔️ Lutz Thieschäfer & Dirk Büsch; Development and trainability of agility in youth: A systematic scoping review; Front. Sports Act. Living 4:952779.

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