Utilizzare le parole chiave (“dentro”): situazione di 1v1
Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata una proposta pubblicata originariamente su Ideacalcio nel giugno 2012; un’esercitazione che avevo ideato e portato sul campo con una squadra di Pulcini (u11) e rivolta alle categorie dell’attività di base.
Si tratta di una situazione di 1v1 in cui viene inserito l’utilizzo delle parole chiave; all’epoca (2012), tale metodologia veniva proposta e portata in voga da mister Massimo de Paoli.
Il giocatore (a) parte in guida della palla fino ad arrivare in prossimità della sagoma (a circa 10mt dalla partenza). Contemporaneamente, il giocatore (b) si porta in appoggio per fornire aiuto ad (a).
Giunti in prossimità della sagoma, il giocatore (b) chiama “dentro” e riceve il passaggio dal compagno.
Il giocatore (a) aggira esternamente la sagoma e sprinta fino a raggiungere un cono posto a 10mt.
Nel frattempo, (b), con un controllo orientato a chiudere, torna indietro per aggirare un cono posto a 5mt. A questo punto (b) gioca per segnare nella porta difesa dal portiere e da (a). Quest’ultimo, se recupera palla, deve trasformare l’azione da difensiva in offensiva segnando nella porticina in prossimità del cono di (b).
Cambio ruoli dopo ogni azione. Eseguire anche sulla fascia opposta.
Osservazioni
Al difensore è importante far capire che una volta aggirato il cono dovrà correre velocemente per aggredire l’attaccante con l’intento di togliergli spazio ma…è anche opportuno sottolineare come, una volta giunto in prossimità dell’attaccante, il difensore debba “frenare” per non farsi dribblare arrivando troppo vicino ad esso.
Perché “dentro”? All’epoca avevamo utilizzato tale parola chiave in quei momenti in cui il play si portava in appoggio al laterale per chiamare il passaggio dentro al campo.
Al di la delle parole chiave, si tratta di una situazione di gioco di 1v1 che a mio avviso contiene elementi interessanti, come il controllo orientato, lo sprint dopo il passaggio dentro al campo, ecc.
Il video risale al 2012 ed è era stato realizzato con una squadra di Pulcini di una piccola società di quartiere in cui ho allenato per molti anni: la Polisportiva S. Pio X di Rovigo.
Foto di Mark Thomas da Pixabay