Scuola Calcio: 1v1 + 2 Portieri
Premessa
Dopo aver lavorato per 5 mesi solo ed esclusivamente sull’ 1v1 col mio gruppo di Piccoli Amici, da Febbraio ho cominciato ad inserire situazioni di superiorità ed inferiorità numerica.
I progressi si vedono di settimana in settimana e così siamo giunti al mese di Aprile.. Nelle ultime settimane, sempre attaraverso il gioco, i bambini stanno sperimentando lo smarcamento e la ricerca della collaborazione coi compagni..
Per questo genere di esercizi, con situazioni di superiorità ed inferiorità numerica, ho preso spunto da alcuni esercizi proposti da A. Biffi, tecnico del A.C. Milan e davvero molto bravo. Ho poi adattato ogni proposta in base alle mie esigenze, dando maggior rilevanza alla collaborazione col compagno.
Nella mia seduta vi è sempre una fase in cui lascio totale libertà nella ricerca dell’1v1 ma credo anche che arrivati ad un certo punto non si debba eccedere. Mi spiego meglio. Dopo mesi e mesi passati esclusivamente ricercando il duello individuale, eravamo arrivati al punto che gli allievi in campo si ignoravano completamente e quindi ho ritenuto opportuno fornir loro un’ulteriore possibilità, quella di poter/saper giocare col compagno
Svolgimento
La struttura dell’esercitazione è la seguente
Disponiamo un campo di gioco le cui dimensioni possono variare anche all’interno della stessa esercitazione. Infatti possiamo pensare di variare le dimensioni dello spazio di gioco in corso d’opera, obbligando gli allievi a nuovi aggiustamenti-adattamenti
Abbiamo 2 porte difese dai “portieri”. Le virgolette sono per dire che nella mia squadra non c’è un portiere. Di volta in volta tutti provano il ruolo, sia in allenemnto che in partita. Certo, subiamo dei gol da distanze siderali ma chissenefrega aggiungo.. L’obiettivo è la ricerca del gioco e il fatto di mettere in porta bambini abituati a giocare anche come giocatori di movimento agevola l’obiettivo.
L’esercizio inizia con un passaggio di (A) verso uno dei 2 Portieri.
Sul passaggio di (A) entra in campo il difensore (D).
A questo punto inizia una trasmissione (mini-possesso) che coinvolge 3 giocatori, i 2 portieri e (A).
(A) potrà segnare indifferentemente in una delle 2 porte solamente dopo aver eseguito almeno 4 passaggi con l’aiuto dei portieri. I portieri si possono trasmettere la palla tra di loro e il passaggio viene comunque conteggiato.
Se il difensore recupera palla potrà segnare a sua volta indifferentemente verso una delle 2 porte.
Osservazioni
Nel giro di qualche settimana ho potuto osservare miglioramenti incredibili, sia nell’effettuazione del gesto tecnico del passaggio, sia nello smarcarsi per essere d’aiuto al compagno.
Certo, abbiamo fatto anche qualche lavoro analitico sulla trasmissione, ma siamo ben presto passati al gioco. Credo infatti che il lavoro analitico, eseguito a bassa intensità e quindi senza particolari pressioni, sia poco utile e in particolare poco stimolante. In questo modo i bambini si trovano a dover collaborare col compagno e lo fanno in un contesto globale.
Non è infatti l’esercizio a far la differenza, sono i messaggi e gli imput che suggeriamo ai ragazzi. Credo poi molto nella scoperta guidata e nel “problem solving” e con questi 2 stili di insegnamento ho sempre trovato grandi miglioramenti.
L’esercizio è proponibile anche per la Categoria Pulcini se vogliamo risolvere soprattutto il problema legato ad un eccessiva staticità.
Questo genere d’esercizi, che ho proposto in mille salse differenti e con infinite varianti, stimolano la ricerca della mobilità, principio fondamentale per il gioco del calcio.
Ringrazio l’amico Luciano Martinelli per il nuovo “programmino” che mi ha ideato per creare in particolare gli esercizi per la Scuola Calcio.
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