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Letture Consigliate: “L’arte del movimento”, di A. Derval e S. Ganneau

28 Marzo 2021

Letture Consigliate: “L’arte del movimento”, di A. Derval e S. Ganneau

Nell’articolo di oggi sono a presentarvi il libro “L’arte del movimento“, scritto da Aurélien Broussal Derval e Stéphane Ganneau, editore Calzetti e Mariucci (2020).

Cenni sugli autori: Stéphane Ganneau è un illustratore di talento e grande sportivo, sa disegnare con la stessa bravura sia una bottiglia di profumo che una sportiva “nuda” per esporre con precisione l’anatomia con un un tratto di matita impareggiabile.

Aurélien Broussal Derval è uno specialista del movimento: direttore per la formazione presso la Federazione Francese di pesistica e Bodybuilding, allena da oltre 15 anni gli sportivi di alto livello nel mondo. Appassionato di arti marziali, unisce la prevenzione fisica e la prestazione motoria in tutte le attività che traggono ispirazione dagli sport di combattimento e dal fitness nel suo “dojo”.

Il libro “L’arte del movimento” è strutturato in quattro parti, così suddivise.

Il dolore: il dolore non è una fatalità. La nostra ambizione è che, una volta conclusa la lettura del testo, il lettore possa fare proprio il motto: “il giorno in cui non avvertirò dolore da nessuna parte vuol dire che sarò vivo”.

La respirazione: di media, un individuo compie l’atto respiratorio circa 20.000 volte in una giornata. Occorre considerare seriamente questo parametro vitale, imparare a mantenere e ad allenare i propri parametri respiratori.

Il movimento: sebbene molte situazioni di allenamento si svolgano su un solo piano, la motricità umana si esprime invece su piani e secondo tre assi. E’ solo imparando globalmente l’approccio a più piani e a più assi che si potranno sfruttare le catene muscolari al servizio della mobilità: per sviluppare un valido allenamento funzionale.

La mobilità: detto in modo molto semplificato, essere mobili significa muoversi bene. Allenare la propria mobilità significa muoversi meglio. E’ il vero preliminare all’allenamento fisico di qualsiasi natura. A livello tecnico, la mobilità rimanda prioritariamente alle qualità di flessibilità e di scioltezza, di controllo motorio, di equilibrio e di forza.

I problemi della sedentarietà sono evidenti: certamente le nostre vite caratterizzate per lo più da lavori nel settore terziario e da connessioni virtuali non stimolano il movimento. Ma la vera questione è se viene prima la gallina o l’uovo, ovvero: subiamo la nostra società cerebrale e inattiva oppure l’abbiamo creata così perché tale la desideriamo? La natura umana è pigra, orientata alla comodità e all’ozio. In questo contesto, è sempre più evidente la tendenza a rifugiarsi all’interno della propria zona di comfort piuttosto che a uscirne. Muoversi sempre di più non è quindi prioritario.

Imparare a eliminare quei dolori persistenti, anche di lieve intensità, e a muoversi correttamente per allenarsi meglio o, semplicemente, per vivere meglio: e questo l’obiettivo ambizioso di “L’arte del movimento”, ideata per insegnare a comprendere, curare e mantenere in forma il proprio corpo.

E se, pensando di fare del bene al proprio corpo praticando un’attività fisica, lo si esponesse in realtà a lesioni croniche a causa della mancanza di mobilità? Per gli sportivi, questo volume pone le basi dell’allenamento prima dell’allenamento e propone come “apprendere ad allenarsi”.

II corpo umano e una macchina fragile e complessa: questo volume è il suo manuale di istruzioni.

Un libro molto affascinante e di utilità pratica, per esercizi che aiutano nel recupero e nella rigenerazione post allenamento.

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