Portiere – “Emergenza! Paro con i Piedi”
Cari lettori, con l’articolo di oggi vorrei analizzare un fondamentale che viene spesso utilizzato nelle situazioni di emergenza all’interno di una partita di calcio: la deviazione con i piedi.
La qualità di ogni gesto tecnico che il portiere di calcio può esprimere durante la gara è determinata dalla quantità di pratica e background di tecnica a cui l’atleta viene sottoposto durante le sedute di allenamento: maggiore saranno le volte in cui il numero uno dovrà effettuare un determinato fondamentale tecnico, più alta sarà la possibilità che, nel contesto del match, trovi la giusta soluzione per risolvere una situazione complessa.
Per questo motivo, anche la deviazione con i piedi, che spesso viene descritta come puro istinto del portiere, deve essere necessariamente allenata come qualsiasi altro gesto tecnico.
La respinta con i piedi si esegue solitamente in conseguenza a tiri improvvisi, ravvicinati ed in situazioni di uno contro uno, quando la traiettoria della palla è pressoché rasoterra. L’obiettivo principale è quello di svincolare l’arto inferiore coinvolto nella parata attraverso lo sbilanciamento in alto e verso dietro del busto, in modo che la traiettoria della palla tenda ad alzarsi, risultando quindi meno pericolosa per eventuali ribattute avversarie.
Esecuzione
Il portiere che esegue l’esercizio si posizionerà in porta con un pallone in mano. Il preparatore, a circa 10 metri di distanza, calcerà un pallone rasoterra verso la porta ed il portiere dovrà respingerlo con i piedi ed indirizzarlo verso i compagni posizionati alle spalle del preparatore, possibilmente alzando la traiettoria.
Osservazioni
Il portiere che esegue l’esercizio dovrà tenere la palla in mano con una postura di attesa e le braccia protese in avanti; la sfera, nel momento del tiro, impedirà al portiere di visualizzare la palla nel momento precedente alla deviazione con i piedi, riproducendo quindi la situazione della gara.
Fondamentale sarà per il portiere riuscire, attraverso lo spostamento del proprio baricentro all’indietro, ad alzare la traiettoria della palla e indirizzarla verso i compagni che non eseguono l’esercizio.
Nel caso in cui il portiere non riuscisse ad alzare la traiettoria della respinta, il preparatore dovrà essere pronto a calciare una nuova palla verso il portiere, riprendendo quindi una situazione reale della partita.
Conclusioni
Per riuscire a formare un portiere che possa rispondere in modo adeguato a tutte le possibili situazioni che si presentano in partita è necessario non sottovalutare alcun gesto tecnico: se all’interno della nostra programmazione delle sedute di allenamento proponiamo ai nostri atleti esercitazioni che coinvolgano tutti i fondamentali del modello prestativo del portiere, certamente i nostri atleti sapranno rispondere nel contesto della gara in modo sicuro ed efficace.
Credit Immagine: https://calcio.fanpage.it/david-ospina-come-claudio-garella-quando-il-portiere-para-coi-piedi-e-fa-cose-di-pazzi/