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Sezione Portieri

Portiere – Impatto o Traiettoria, di Matthias Castiglioni

18 Ottobre 2019

Portiere – Impatto o Traiettoria

Cari Lettori, l’articolo di oggi analizza due tipologie di situazioni in cui il portiere deve necessariamente agire in maniera totalmente differente per riuscire ad essere il più efficace possibile.

In un calcio sempre più veloce e dinamico, le azioni di gioco offensive si possono sviluppare tanto all’interno dell’area di porta, quanto nel cuore dell’area di rigore, senza tralasciare poi i tiri che avvengono all’esterno di essa; il portiere di conseguenza, per riuscire ad essere il più competitivo possibile, deve riuscire ad intuire ed attuare la scelta migliore in relazione alla situazione che si sta sviluppando.

Se per esempio il tiro avviene all’esterno dell’area di rigore, il numero uno dovrà riuscire a farsi trovare il più possibile in bisettrice, ossia la linea che divide a metà l’angolo formato da primo palo-pallone- secondo palo, per poter intervenire in modo efficace tanto alla sua destra quanto alla sua sinistra.

Se invece si sta sviluppando un’azione di contropiede che si finalizza con una filtrante dietro la propria linea difensiva, al portiere sarà richiesto di provvedere alla difesa dello spazio.

Ma se il tiro avviene in modo molto ravvicinato, ad una distanza che non permette un attacco diretto della palla, come dovrà comportarsi il nostro estremo difensore?

Qui sta appunto la differenza tra la scelta del tempo di impatto o della valutazione della traiettoria.

Considerando infatti un’azione offensiva che culmina con un tiro dalla distanza, il portiere dovrà attendere il momento del tiro per riuscire a valutare la traiettoria di uscita della palla e scegliere la modalità di intervento più idonea.

Viceversa, se il tempo o lo spazio a disposizione è minimo, il portiere sarà costretto ad anticipare la traiettoria della palla, utilizzando come tempo di spinta del tuffo unicamente l’impatto del piede avversario sulla palla.

Esecuzione

Il portiere che non esegue l’esercizio si posiziona nei pressi della linea di fondo a metà tra il lato corto dell’area di rigore ed il lato corto dell’area di porta in possesso della palla; il portiere coinvolto nell’esecuzione dell’allenamento invece si posizionerà in relazione alla palla, quindi spostato verso il primo palo rivolto verso la stessa.

Il preparatore invece avrà libertà di movimento nello spazio delimitato dai cinesini posti tra il dischetto di rigore e il limite dell’area di porta.

Si possono quindi sviluppare due situazioni differenti: il preparatore si sposta indietro per ricevere una palla dietro dal secondo portiere, o potrà attaccare lo spazio e calciare direttamente dal limite dell’area di rigore.

Il portiere, di conseguenza, attuerà 2 differenti tipologie di intervento: nel primo caso (palla dietro) il numero uno dovrà spostarsi velocemente alla ricerca della bisettrice ed attendere la traiettoria della palla per intervenire.

Nel secondo caso (palla dentro) il portiere dovrà anticipare il tuffo effettuando una parata a copertura della porta, utilizzando come tempo di intervento l’impatto della palla.

 

 

Credit Immagine:  https://www.101greatgoals.com

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