Portiere – Interferenza Contestuale nell’allenamento di Piccoli Portieri
Cari Lettori, nell’articolo di oggi voglio presentarvi un’esercitazione rivolta prevalentemente ai portieri dell’attività di base, che può essere inserita all’inizio della seduta di allenamento.
Nei giovani portieri una delle difficoltà maggiori che si possono riscontrare durante la programmazione della seduta è certamente quella di riuscire a strutturare esercitazioni divertenti che possano catturare e mantenere l’attenzione dei ragazzi per tutta la durata dell’allenamento.
Per riuscire nello scopo il preparatore potrà certamente utilizzare delle sfide tra i giocatori, cercando la sana competitività, utile a stimolare i ragazzi in modo attivo e partecipativo.
Esecuzione
Si predispone un quadrato di 10 metri. Al suo interno, i ragazzi, ognuno con un pallone, eseguono delle attività podaliche che possono svariare dalla conduzione, al palleggio, al controllo.
All’esterno del quadrato vengono collocati dei palloni in numero uguale al numero di portieri presenti all’allenamento; al via dell’allenatore i portieri abbandonano il pallone utilizzato all’interno del quadrato per andare alla ricerca, il più velocemente possibile, di uno dei palloni posti all’esterno.
Al portiere che per ultimo raggiunge il pallone può essere affidata come “penalità” l’esecuzione di uno specifico schema motorio come, per esempio, un rotolamento o una capovolta.
Osservazioni
Sarà opportuno non suggerire ai portieri quale sia il fondamentale tecnico da dover utilizzare per raggiungere velocemente il pallone, ma lasciarli decidere da soli per sollecitare in modo funzionale la libera esplorazione.
È poi possibile inserire l’interferenza contestuale, definita come una modifica dei parametri di un programma motorio, aggiungendo quindi un determinato schema motorio prima di poter raggiungere il pallone; per non standardizzare eccessivamente l’esercitazione sarà inoltre importante variare e differenziare il posizionamento dei palloni disponendoli in modo del tutto casuale all’esterno del quadrato, in modo che i portieri debbano necessariamente verificare il loro effettivo posizionamento e non eseguire casualmente la richiesta dell’allenatore.
Per rendere l’allenamento ancor più appetibile ed entusiasmante per i piccoli portieri, sarà possibile utilizzare un input sonoro o visivo per determinare la partenza dell’esercitazione, sempre utilizzando la pratica randomizzata in modo da costringere gli allievi a dedicare tutta l’attenzione verso le indicazioni dell’allenatore.