Portiere – Shoot-Out: 8’’ per essere decisivi
Cari lettori, con quest’articolo voglio trattare un tema caro soprattutto alle categorie dell’attività di base, gli shoot-out.
Come espone la FIGC nel suo regolamento, gli shoot-out sono un:
“Gioco di abilità tecnica che prevede una sfida 1 contro 1 tra giocatore di movimento ed il portiere, con l’obiettivo di favorire l’apprendimento della tecnica, in particolare nel tiro in porta e nel dribbling.”
Il portiere si trova quindi a confrontarsi con 8 avversari nel tentativo di parare, respingere, o indurre il giocatore a sbagliare il tiro, per poi andare in prima persona ad effettuare uno shoot-out contro il portiere avversario.
Come viene chiaramente esposto dal regolamento, i giocatori coinvolti nell’esecuzione hanno un massimo di 8 secondi per riuscire a terminare l’azione, conteggio che inizia dal fischio del direttore di gara.
Emerge piuttosto palesemente che il portiere assume un ruolo decisivo (cosi come nei calci di rigore che seguono i tempi supplementari) per far guadagnare alla propria squadra un punto, che si aggiungerà al risultato dell’incontro.
Dal momento dell’entrata in vigore di questa regola, con tutti i pro e contro del caso (su cui non voglio soffermarmi), risulta assolutamente fondamentale collocarlo come uno degli obiettivi dell’allenamento settimanale.
Calciare mentre il portiere è in uscita, dribblare, effettuare un pallonetto, tirare da vicino, sono solo alcune delle soluzioni possibili che l’avversario può utilizzare per riuscire a segnare.
Per riuscire ad essere efficaci in questo gioco di abilità, i portieri devono riuscire a rispondere in maniera ottimale alle richieste delle situazioni che si presentano: uscita frontale rapida, postura bassa, invito verso l’esterno del campo, recupero veloce della porta, capacità di reazione veloce, bloccaggio al momento del tiro, allungamento in 1 contro 1.
Nell’articolo di oggi voglio presentare una progressione che ha come obiettivo l’uscita veloce con arresto .
Esecuzione
Vengono disposte due file di cinesini, distanti fra loro un paio di metri, a formare un corridoio.
I portieri partiranno dalla linea di fondo e andranno a raggiungere la linea del colore chiamato dal preparatore il più velocemente possibile.
L’allenatore deve porre l’attenzione su due elementi fondamentali: la partenza in avanti e l’arresto in due tempi.
Solitamente infatti quando un portiere deve compiere uno spostamento in avanti tende a effettuare il primo appoggio dietro la linea di partenza, per poi andare con la gamba opposta in avanzamento.
Per quanto riguarda l’arresto invece, sarebbe corretto riuscire ad arrestare la corsa in due tempi: con il penultimo appoggio si frena, mentre l’ultimo appoggio serve per recuperare la frontalità rispetto alla palla.
Una volta familiarizzato con questa tipologia di corsa sarà fondamentale associare ad ogni colore la corretta postura rispetto alla palla (collocata a seguito della linea gialla): in prossimità della linea blu sarà corretto, vista la distanza notevole rispetto alla palla, assumere una postura alta, come da tiro da fuori area. Se invece consideriamo l’arresto in prossimità della linea rossa sarà importante adeguare la postura, abbassandola rispetto alla prima; infine, considerando l’esigua distanza tra la linea gialla ed il pallone, sarà importante assumere una postura da 1 contro 1, per cui molto bassa e protesa in avanti.
In un secondo tempo sarà interessante anche andare ad inserire il tiro ed osservare come rispondono i portieri.
Il portiere, al via dell’allenatore, avanzerà in chiusura della porta e, quando il mister prepara il tiro, dovrà arrestare la corsa in due tempi, assumere la postura adatta alla distanza e compiere l’intervento
Osservazioni
Chiaramente il gioco di abilità tecnica degli shoot-out è sostanzialmente una forma di 1 contro 1 che si potrà presentare anche in partita. Fondamentale sarà per il preparatore andare ad allenare, in maniera progressiva, tutti gli elementi che compongono questa tipologia di situazione.
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