Portieri – Attività di Base: Allenamento numero 8
Nell’articolo di oggi vedremo l’ottavo articolo dedicato al “Mondo dei Portieri dell’attività di base”.
Come ho scritto negli articoli precedenti, la rubrica è curata dall’amico Andrea Brunello, attuale allenatore dei portieri della Spal.
In questa esercitazione andremo a riprendere il tuffo rasoterra, la rialzata da terra con il piede corretto, la tecnica podalica e concluderemo con una parte ludica per esercitare il rilancio con le mani.
Presupponendo un numero di portieri pari a 3 o 4, le stazioni di esercizio sono due: nella prima il portiere esegue il tuffo rasoterra, nella seconda andrà ad eseguire un rilancio con le mani con obiettivo. Oggi andremo a lavorare con due portieri che eseguono l’esercizio contemporaneamente.
Svolgimento
1. I portieri A e B entrano nei cerchi ricercando la posizione di attesa corretta; all’interno di un cerchio vi è il pallone da utilizzare per eseguire il tuffo. Se partiamo da dx ad esempio la successione è questa: i portieri faranno uscire la palla dal cerchio accompagnandola con la mano dx, appena la palla esce dal cerchio i bambini cercheranno di prenderla in tuffo rasoterra facendo passo-spinta con il piede omologo. Appena presa la palla, andranno a posizionarsi nella porticina costituita da due coni;
2. Lo scopo del gioco (dopo la parte tecnica iniziale) è quella di riuscire a colpire il cono posto all’interno del quadrato: il primo che lo colpisce andrà a concludere in porta dopo aver attraversato la scaletta ed aver aggirato il cono, chi non lo colpisce (o lo colpirà successivamente) andrà a parare.
Si possono attuare numerose varianti:
* La parte coordinativa, possono variare gli appoggi all’interno della scaletta o l’intero percorso;
* L’obiettivo del rilancio, può essere colpire il pallone del compagno, può essere far rotolare il pallone all’interno del quadrato, può essere lanciare il pallone dalla posizione di tuffo rasoterra, ecc….
Particolare importanza la do anche al tipo di corsa che deve attuare il portiere che andrà a parare. Sicuramente abituare il bambino a correre prendendo dei punti di riferimento, cioè palla, porta e “dove mi trovo rispetto a loro”, abituare il bambino a saper cambiare tipo di corsa, ad es. mentre il compagno che calcerà n porta è ancora lontano dalla palla posso recuperare più spazio possibile correndo e osservando, mentre se comincia ad avvicinarsi (finito il percorso coordinativo nel nostro caso) la nostra corsa dovrà cambiare (io propongo la corsa all’indietro) in modo da controllare meglio la situazione e il mio atteggiamento verso la situazione stessa.
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Credit Immagine: http://www.atuttocalcio.tv/uploads/news/1394477416-21-portieri.jpg