Es. Atletica col pallone: condizionamento organico con la guida della palla
Premessa
L’esercitazione è un “classico”, nulla di nuovo quindi. Voglio pubblicarla perchè a mio parere vedo troppe corse a secco che potrebbero piuttosto essere svolte inserendo un pallone ciascuno e qualche cono.
Svolgimento
Costruiamo un quadrato 25×25 e disponiamo all’interno 7 giocatori tutti in possesso di un pallone.
Sempre all’interno del quadrato posizioniamo 10 birilli in ordine sparso
A questo punto l’esercitazione può essere proposta con diverse modalità:
-Possiamo lavorare con le stesse modalità di una CCVV (corsa con variazione di velocità). Guida della palla in forma libera all’interno del quadrato (prestando molta attenzione all’occupazione omogenea e ottimale dello spazio –> “pena una penalità” ) e al fischio del mister bisognerà aggirare il maggior numero di coni possibili. Come si vede dal “cerchietto”, per aggirare significa eseguire un cambio di direzione di almeno 45°, se non maggiore
Chiaramente variando i tempi di lavoro e di recupero l’esercitazione assume un carico fisico molto diverso.
Il lavoro organico dev’essere tarato sull’età dei ragazzi e sulle loro capacità.
Si può partire con dei lavori di 4-5′ con 50″ di guida blanda e 10″ in allungo, oppure 45″-15″ ; 30″-30″; 15″-15″, 20″-20″.
E’ palese come all’aumentare del lavoro e al diminuire del recupero, l’esercitazione assuma valenze molto diverse tra loro.
Possiamo svolgere l’esercitazione anche con tempi di lavoro di 2-3′, quindi non alternando un lavoro a velocità differenti ma a velocità “costante”, con recuperi 1:1.
Essendoci poi i cambi di direzione l’esercitazione ci permette di allenare anche la componente forza.
Una variante può essere anche quella di posizionare alcuni coni anche fuori dal quadrato di gioco.
Possiamo lavorare con un ccvv a tempo (al fischio del mister 15″ veloci per esempio) oppure inserendo anche la distanza. Al fischio del mister bisognerà uscire dal quadrato per aggirare uno dei coni esterni per poi rientrare nel quadrato. La distanza tra il quadrato e i coni laterali (che deve tener conto di andata + ritorno) va calibrata in modo adeguato (può essere 10+10; 15+15; 20+20; 25+25; ..) così come gli intervalli tra un fischio e l’altro del tecnico
OSSERVAZIONI E CONSIDERAZIONI
-Sconsiglio di eseguire l’esercitazione su terreni di gioco molto dissestati. L’intensità dell’esercitazione sarebbe “minata”
-Troppe volte mi capita di vedere o leggere di lavoro aerobico e anaerobico, a secco, per la categoria giovanissimi. Francamente sono assolutamente contrario. In questa categoria, a mio modo di vedere, si possono ottenere gli stessi risultati lavorando col pallone in maniera intensa e ad alto ritmo.
-I tempi di lavoro che ho scritto non ho voluto approfondirli ulteriormente nell’articolo perchè ritengo che debbano essere pensati in base alle proprie esigenze, ovvero alla categoria che si allena e al tipo di preparazione dei ragazzi-adulti con cui lavoriamo
–L’elemento tecnico della guida della palla e dei cambi di direzione permette di accrescere o perfezionare il bagaglio tecnico dei nostri giocatori, cosa che la corsa a secco certo non può fare. E’ chiaro che sopratutto con Juniores e prime squadre una parte del lavoro possa essere pensata a “secco”, ma trovo poco fruttuoso vedere ragazzi di 14 anni che girano intorno al campo per 10′ al primo giorno di raduno…
-Possiamo organizzare diversi quadrati per impegnare tutti i giocatori a nostra disposizione o possiamo lavorare su obiettivi differenti con l’aiuto di un preparatore o di un secondo allenatore. Un gruppo può lavorare su quest’esercitazione e l’altro gruppo può eseguire lavori di prevenzione per esempio, invertendo poi i gruppi
-Possiamo anche lavorare su più quadrati di gioco e lavorare per ruoli. Possiamo dividere i giocatori nei quadrati in base ai ruoli, mettendo per esempio tutti gli esterni (alti e bassi) nello stesso quadrato e lavorare su tempi di lavoro differenti per ogni quadrato in base ai ruoli. I difensori centrali dovranno lavorare poi in partita su distanze differenti dagli esterni e quindi se abbiamo la possibilità sarebbe ottimo lavorare in questo modo
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