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Ad Alta Intensità con la Palla

High Intensity: 5 contro 5 +J – Possesso a Pressione Costante

13 Giugno 2016

High Intensity: 5 contro 5 +J – Possesso a Pressione Costante

Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata un’esercitazione pubblicata per la prima volta su Ideacalcio nell’Ottobre 2012.

Si tratta di un Possesso Palla ideato principalmente per sviluppare le componenti condizionali del giocatore (resistenza e forza specifica), utile con tutte le categorie dell’attività agonistica.

Ciò nonostante, gli obiettivi, sia tecnici che tattici, non mancano:

  • gestire il possesso riconoscendo il compagno libero e nelle migliori condizioni per dar continuità al gioco;
  • mantenere il possesso gestendo il pressing avversario;
  • pressing costante e aggressivo;
  • formazione di una mentalità attiva-propositiva in fase di non possesso;

Giocatori necessari: 11

Formiamo due squadre da 5 giocatori ciascuna e scegliamo innanzitutto il nostro Jolly (consiglio di scegliere l’elemento tecnicamente-tatticamente più evoluto).

Campo di gioco indicativamente 30×30. Le dimensioni dipendono in ogni caso dalla categoria, dalle capacità degli atleti, dalle condizioni del terreno di gioco e dal giorno della settimana in cui inseriamo la proposta.

L’obiettivo delle due squadre è il mantenimento del possesso sfruttando la superiorità numerica offerta dal Jolly che gioca sempre con la squadra in possesso. Si guadagna 1 punto ogni 4 passaggi consecutivi.

Il punto chiave dell’esercitazione è che non ci dovranno mai essere pause. Non appena il pallone esce ne viene immediatamente inserito un altro da uno dei due assistenti, possibilmente quello più distante dal punto di uscita della palla.

Considerato il ridotto numero di passaggi necessari a guadagnare 1 punto, la squadra in fase di non possesso è chiamata ad applicare un pressing costante.

Tempi di Lavoro e di recupero: 2′ di lavoro, 1′ di recupero.

Si può arrivare a svolgere anche un lavoro di 1’30” con 30” di recupero.

Osservazioni: In questo genere di esercitazioni è fondamentale l’incitamento del mister e la carica agonistica che questo riuscirà a dare alla proposta.
Studi scientifici hanno dimostrato che questa variabile può aumentare fino al 6-8% il dispendio energetico del giocatore. Consiglio inoltre di predisporre la proposta sotto forma di competizione a squadre, assegnando una penalità (da eseguire al termine dell’esercitazione) per ogni ripetizione persa.

VARIANTI

  • a seconda del livello tecnico si possono inserire ulteriori Jolly se le due squadre fan fatica a mantenere il possesso.
  • si possono limitare o meno il numero di tocchi: liberi, 3,2,1..uguali o differenti per i Jolly
  • possiamo aumentare o diminuire le dimensioni del campo di gioco
  • possiamo assegnare 1 punto alla squadra rivale se un giocatore arresta la corsa durante il lavoro

 

Credit Immagine: http://prize1597.yourmonday39.live/

Commenti

3
  • dino ha detto:

    manca un giocatore bianco per essere 5:5 più jolly azzurro
    comunque bravo!! lavori svariati e interessanti,…da prendere buoni spunti…
    in particolare sui giochi di posizione…ma cmq un po’ di tutto,veramente!
    bravo bravo,complimenti!

  • Diego Franzoso ha detto:

    si, confermo la dimenticanza ^^

  • maurizio ha detto:

    a proposito dei famosi “giri di campo”
    sai qual’è secondo me il problema?
    1- molte societa’ per risparmiare sui rimborsi , si affidano a persone oramai datate (con tutto il rispetto) che attingono dalle loro esperienze, e che non hanno voglia o tempo per aggiornarsi sulle nuove metodologie.
    2- molti mister arrivano al campo troppo tardi o addirittura in ritardo rispetto all’orario di inizio allenamento e non hanno tempo per preparare i materiali e quindi………..il girare intorno al campo fa risparmiare tempo
    3- molti mister sono lasciati da soli, senza aiuto materiale da parte di collaboratori o perlomeno morale da parte della societa’ e seguire un gruppo di 18 ragazzi non è facile per nessuno…..per cui il girare intorno al campo è un modo per tenere sotto controllo l’intero gruppo.
    per quanto riguarda la mia esperienza personale ho iniziato qs’ anno il 5 anno con i ragazzi dell’anno 2000, sono 17, categoria esordienti fair play, lavoro da solo senza assistenti, e grazie alla mia voglia di aggiornarmi e conoscenza di tutto il gruppo sono in grado di gestire gli allenamenti senza troppe pause. devo dire che in questi anni ho conosciuto allenatori che lavorano senza troppi scrupoli con i “giri di campo”, da parte mia ho sempre preferito iniziare l’allenamento con una sostanziosa parte tecnica o molto più spesso con una partitella, magari condizionata a delle regole, ma ho visto che i ragazzi hanno sempre gradito e sono più partecipi a seguire l’allenamento nelle fasi successive, oltre a qs, la partitella di permette di vedere e “annusare” l’umore del gruppo, di solito da questo riesco a capire se l’allenamento sara’ un buon allenamento o, viceversa dovrò cambiare in corsa quello che ho preparato. ciao

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