Allenare la tecnica applicata: triangolazione e tiro in porta. Portarsi in appoggio al compagno
Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata una proposta pubblicata per la prima volta su Ideacalcio nel maggio 2013.
Si tratta di un esercizio portato sul campo con una squadra di Pulcini U11 ma che può essere rivolto anche alle categorie superiori.
Gli obiettivi sono quelli del tiro in porta, della triangolazione e, probabilmente il più importante, il portarsi in appoggio al compagno (mettersi a disposizione del compagno).
Posizioniamo una sagoma in posizione centrale. La distanza dalla sagoma alla porta dipenderà principalmente dalla categoria a cui proponiamo l’esercizio. Collochiamo due cinesini a 2-3m dalla sagoma e altri due 5m più distanti dai primi.
Due giocatori, (A) e (B), si posizionano sui cinesini più distanti dalla sagoma (giocatori Blu).
L’esercizio ha inizio con (C) che guida la palla verso la sagoma.
Il giocatore (A) si porta in appoggio a (C) muovendosi sul cinesino più vicino alla sagoma. Il secondo chiede ed ottiene la triangolazione con (A), prendendo in mezzo la sagoma e andando al tiro in porta.
Dopo il tiro il giocatore (C) prende immediatamente il posto di (A) mentre quest’ultimo recupera il pallone calciato dal compagno e torna in fila.
L’esercizio continua col successivo compagno della fila che in conduzione punta la sagoma per ottenere la triangolazione, questa volta con (B); giocheremo quindi una volta verso dx e una verso sx.
VARIANTI
? Possiamo inserire varianti che lascino più autonomia nella scelta. Il giocatore (C) punta la sagoma e gioca per (A) che gli si fa incontro. Il giocatore (A) decide se chiudere la triangolazione o se eseguire un controllo ad aprire (A in figura lo eseguirà con l’interno sinistro) per poi calciare a rete con lo stesso piede con cui ha eseguito il controllo (B invece effettua il controllo ad aprire col destro e tira di destro).
? Il giocatore (C) decide autonomamente a chi passare la palla tra i due appoggi.
? Il giocatore (C) guida la palla puntando la sagoma, mentre (A) e (B) gli si fanno incontro portandosi in appoggio. Il giocatore (C) gioca palla su uno dei due e chi non riceve torna immediatamente sul cinesino di partenza.
? Se l’appoggio decide di andare al tiro, chi ha giocato il primo passaggio, (C), segue l’azione per ribattere a rete l’eventuale respinta del portiere. Ad azione conclusa diventa appoggio.
? Il giocatore (A) dovrà fintare le sue intenzioni. Nel caso decida di andare al tiro, fingerà di chiudere il passaggio per poi lasciar sfilare la palla per il controllo ad aprire e la successiva conclusione.
In questo caso, se (A) decide di andare al tiro, questi recupera palla e torna in fila, mentre (C) prende immediatamente il posto di (A).
??♂️ Considerazioni finali
Uno dei punti chiave dell’esercizio è “come mi porto in appoggio al compagno“. Devo mettermi al “servizio” del compagno. Il portatore deve potermi “usare” per andare al tiro. “La palla la devo volere”.
Sarebbe ottimale che la triangolazione venisse chiusa di prima intenzione, ma coi più piccoli possiamo lavorare anche a 2 tocchi.
Sollecitare il cambio di velocità di (C) che deve raccogliere il passaggio di ritorno per poi calciare in porta.
Far capire l’importanza di eseguire una combinazione rapida affinché aumentino le possibilità di sorprendere il difensore in gara. “Giocare il primo passaggio forte e restituirlo forte”.
Si va al tiro di prima intenzione o a 2 tocchi. Possiamo lavorare su entrambe le soluzioni o lasciare libertà agli allievi
Soprattutto coi più piccoli noterete alcune difficoltà di attenzione dopo aver calciato in porta. Alcuni andranno verso la porta, dimenticandosi di lasciar perdere il pallone e di portarsi sul cinesino.
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