“Tactical Board”: Rapiti da Arthur Melo
Arthur nasce il 12 agosto 1996 a Goiania, capitale dello stato del Goias in Brasile.
I primi passi del ragazzo nel mondo del calcio avvengono proprio nelle giovanili della squadra della sua città e, successivamente, in quelle del Gremio. Saranno proprio i nero-azzurri a farlo esordire nella prima divisione del campionato brasiliano l’11 dicembre 2016.
L’anno successivo Arthur diventerà un uomo fondamentale nella rosa allenata da Renato Gaucho e dopo la vittoria della Copa Libertadores e della Recopa Sudamericana, nel 2018 il brasiliano viene acquistato dal Barcellona per 30 milioni di euro, dove in due stagioni collezionerà 72 presenze e 4 gol.
Nel 2020 è la Juventus a scegliere di puntare su di lui ottenendo il suo cartellino attraverso lo scambio di Pjanic più 10 milioni di euro.
Caratteristiche tecnico-tattiche
Arthur nella sua esperienza al Barcellona è stato schierato da mezzala nel 4-3-3, mentre in nazionale agisce da centrocampista centrale assieme a Casemiro nel 4-2-3-1.
Il classe ’96 non è un giocatore di inserimento bensì possiede caratteristiche da regista: richiede spesso il pallone sui piedi, sfrutta l’ampiezza e si propone quasi sempre a sostegno dei giocatori sulla fascia.
Una delle migliori qualità del brasiliano è senza dubbio la sua capacità di posizionarsi alle spalle degli avversari in modo da eludere la pressione e fornire ulteriori soluzioni di passaggio ai compagni di squadra.
Ciò è reso ancor più efficace dalla rapidità d’esecuzione nello stretto di Arthur dove spesso trova dei passaggi di prima alla ricerca del terzo uomo, oppure riesce a gestire il pallone con freddezza e personalità anche in partite importanti.
Il numero 8 raramente esagera nelle giocate, preferisce passaggi semplici ed efficaci in modo da poter sviluppare l’azione con sicurezza. A questo abbina anche dei passaggi filtranti di alto livello, sempre con l’obiettivo di mettere il compagno in condizione estremamente favorevole.
Tecnicamente Arthur è un calciatore molto dotato: possiede un ottimo primo controllo, ha la capacità di gestire il pallone con molti tocchi rendendo complicato l’intervento di un avversario e possiede una buona velocità.
In fase di non possesso il brasiliano è ben predisposto per aiutare la squadra ma mostra qualche pecca nella decisione nei contrasti e nella concentrazione per le marcature.
Foto: https://www.blackwhitereadallover.com