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Visione strategica

I trigger del Borussia Mönchengladbach

28 Aprile 2021

“Visione strategica”: i trigger del Borussia Mönchengladbach

A fine stagione Marco Rose lascerà la panchina del Borussia Monchengladbach per assumere l’incarico di nuovo allenatore del Borussia Dortmund, andando così a suggellare con un deciso passo in avanti per la propria carriera la bontà dei successi conseguiti negli ultimi anni alla guida della sua attuale squadra.

Nell’analizzare le ragioni tattiche di tali brillanti risultati, il presente contributo intende dedicare particolare attenzione ad una delle principali armi del Gladbach, ovverosia la cd. “fase di non possesso”.

La squadra tedesca mette in campo un pressing con un blocco intermedio, organizzandosi idealmente in un  4-4-2. Sulla base di tale posizionamento, andremo ad osservare i trigger della squadra tedesca, utili ad innescare l’azione collettiva e a togliere tempo e spazio alla squadra avversaria al fine di recuperare più agevolmente il possesso della sfera.

I trigger (letteralmente: grilletto, innesco), sono segnali convenzionali che “attivano” un determinato atteggiamento di pressing; trattasi, nella sostanza, di un “codice comune” ad ogni elemento della squadra che intende attivare la fase di pressing.

  • Indirizzo del gioco sull’esterno e trigger con retropassaggio al portiere e passaggio laterale.

Stindl si alza in linea con la punta innescando un primo pressing al momento del retropassaggio sul portiere. Successivamente, lo stesso calciatore del Gladbach, sfruttando l’angolo di corsa e la postura, cerca di indirizzare il gioco del portiere verso la zona esterna di destra del Leverkusen. Lo scopo del movimento è quello di indurre poi a sua volta il portiere a orientare il possesso sul terzino destro, andando così ad innescare un secondo trigger.

Il passaggio dall’estremo difensore al terzino avversario induce infatti la squadra di Rose a premere in maniera corale ed efficace nonostante un buon palleggio della squadra in maglia nera. Lo si nota, in particolare, dall’aggressività del terzino e dei difensori centrali nel ridurre tempo e spazio in zona esterna.

  • Indirizzo del gioco sul centro e trigger dopo il passaggio.

Tale “trappola” necessita di una stretta collaborazione tra attaccanti e centrocampisti. Nell’esempio in video il Leverkusen viene indotto a giocare la palla al pivot, che solo subendo fallo riesce ad evitare di perdere il possesso.

L’aspetto di maggior interesse è dettato dalla maniera in cui giocatori del Gladbach circondano il ricevente con precisi angoli di corsa, i quali vanno a chiudere le potenziali linee di passaggio ai difensori centrali. Questo tipo di “agguato”, in caso di riuscita, mette la squadra di Rose nella condizione di avviare una rapida transizione positiva in zone di campo ottimali.

I trigger sono quindi uno “strumento” efficace per rendere una lettura della situazione riconoscibile a tutti, risultando quindi essere nella praticità un aiuto per l’allenatore in chiave strategica e di trasmissione dei propri principi, in fase di non possesso, alla squadra.

 

Foto: https://soccerscore.news/it

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