fbpx
Giochi di Posizione

Esercitazione Posizionale: 5 contro 6 +3 Jolly – Attacco della Profondità

6 Luglio 2019

Esercitazione Posizionale: 5 contro 6 +3 Jolly – Attacco della Profondità

Nell’articolo di oggi vediamo la rivisitazione di un’esercitazione pubblicata per la prima volta su Ideacalcio nel 2012.
La proposta nasce dall’evoluzione di un’esercitazione che trovate a questo Link e che avevo entrambe sviluppato sul campo con una squadra Juniores.

Si tratta un’esercitazione Posizionale rivolta a tutte le categorie dell’attività agonistica e che vuole allenare l’attacco della profondità in seguito ad una fase di possesso piuttosto prolungata.

Le dimensioni del campo di gioco dipendono come sempre dal livello tecnico-tattico del proprio gruppo e dall’eventuale obiettivo condizionale che si intende magari inserire all’interno dell’esercitazione. In questo caso avevo lavorato su un 40×30 circa, più 8-10 metri di zona di meta. La zona di meta viene delimitata con tre sagome.

L’esercitazione è stata ideata sul sistema di gioco 1.4.2.3. ma può essere adattata alle proprie esigenze.

Giocatori necessari: 14. Formiamo due squadre (Rossi contro Gialli) di 5 elementi, composte da:

  • 2 esterni di difesa;
  • 2 centrocampisti centrali;
  • 1 attaccante;

Schieriamo poi i nostri 3 Jolly nel ruolo dei 3 trequartisti (Blu).
Infine scegliamo un difensore centrale (verde) che marca a uomo la punta della squadra in possesso.

Gioco di posizione 5v52 Jolly 1 Dif. Modulo 4-2-3-1

La squadra che inizia in fase di possesso sfrutta tutta l’ampiezza del campo e ricerca alcune combinazioni o sincronismi:

  • esterno di difesa che riceve dentro al campo, ala che rimane in massima ampiezza;
  • esterno di difesa che riceve in massima ampiezza, ala che entra dentro il campo;
  • centrocampista che si orienta sull’ala, questa viene incontro e crea spazio per l’inserimento dell’esterno di difesa alle sue spalle;
  • ala che entra dentro il campo e scarica per il centrocampista o cambia gioco sull’ala opposta;

L’obiettivo delle due squadre è il mantenimento del possesso finalizzato all’attacco della profondità (zona di meta), coinvolgendo possibilmente la punta centrale – marcata a uomo dal difensore.

Di seguito alcune possibili combinazioni per attaccare la zona di meta:

  • triangolazione tra ala e punta;
  • triangolazione tra ala e trequartista;
  • ala che gioca sulla punta, scarico sul trequartista che chiude per una delle due ali che attaccano la profondità;
  • ala che gioca sulla punta che chiude per il terzino andato in sovrapposizione;
  • ala che gioca per la punta che scarica sul trequartista che chiude per il terzino andato in sovrapposizione;
  • gioco a muro tra ala e punta e passaggio sul taglio dell’ala opposta che taglia;

Attaccata la profondità e ottenuto il punto, il gioco riprende con il mister che mette in gioco un altro pallone in favore di uno dei due centrocampisti centrali della squadra che ha appena ottenuto il punto.

La squadra momentaneamente in fase di non possesso fa densità nel mezzo per cercare la riconquista del pallone e, una volta riuscitaci, cerca il consolidamento del possesso con un passaggio fuori dalla zona di contropressing per poi aprirsi nelle rispettive posizioni.

La squadra che ha appena perso palla entra immediatamente in pressione.

OSSERVAZIONI

La presenza del difensore obbliga la punta ad un notevole lavoro di smarcamento e può limitare molte possibili combinazioni. Se si trovano notevoli difficoltà possiamo togliere il difensore.

Io l’ho inserito perché, una volta che la palla giunge ai tre “trequartisti”, risultava spesso troppo semplice il successivo attacco della profondità avendo neutralizzato le linee di pressione avversarie.

 

FOCUS TATTICO

  • sinergia e sincronismo nell’occupazione dello spazio nelle due corsie laterali (ampiezza massima e ampiezza relativa);

  • giocare alle spalle della pressione per innescare i tre trequartisti;

  • combinazioni e sviluppi offensivi per attaccare la profondità;

  • gestione del possesso sfruttando la superiorità numerica, probabilmente alle spalle delle linee di pressione avversarie;

  • l’attaccante centrale deve essere abile a creare spazi per gli inserimenti dei compagni o a smarcarsi per manovrare con la squadra;

Commenti

2
  • Ivan ha detto:

    Mi sembra tutto troppo pre-confezionato, schemi robotici per attaccare la profondita’, se invece si creasse una partita a tema, senza schemi pre-confezionati, non sarebbe piu’ produttivo? L’allenamento e’ ben pensato ma la creativita’ del giocatore e’ ingabbiata da schemi che a secondo delle situazioni della partita potrebbero non verificarsi in nessun caso.

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Ivan, condivido 😉
      L’esercitazione la sviluppai sul campo nel 2012 con una squadra Juniores.
      Ad oggi non la rifarei, proprio per i motivi da te citati 😉
      Col tempo si capiscono i propri errori.

Lascia un commento

Hai già un account? Accedi

Powered By MemberPress WooCommerce Plus Integration