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Il Mio Angolo Personale

Come si Diventa Allenatore di Calcio?

27 Luglio 2019

Come si Diventa Allenatore di Calcio?

ATTENZIONE!!

L’ARTICOLO ORIGINALE E’ STATO SCRITTO NEL MAGGIO 2017. DA ALLORA SONO CAMBIATE DIVERSE COSE. SCORRI NELLA SECONDA PARTE DELL’ARTICOLO PER SCOPRIRE LE ATTUALI NOVITÀ.

“Come si diventa allenatore di calcio? Quale percorso mi consigli”?
Sono queste due delle domande più frequenti che mi giungono alla mia casella di posta.

Nel tentativo di dare una risposta pongo subito una contro-domanda: “hai avuto un trascorso da giocatore di calcio di buon livello“?
Perché questo è un primo nodo cruciale.

Avere avuto un buona carriera da giocatore agevola non poco tale percorso. Infatti, i criteri di ammissione ai corsi F.I.G.C. “premiano” di molto la carriera da giocatore, come “se per diventare un buon fantino occorra essere stati prima un buon cavallo“, per parafrasare una delle più celebri citazioni di Arrigo Sacchi.

Arrigo Sacchi

Ma andiamo con ordine..

Occorre innanzitutto dire che per allenare le categorie della Scuola Calcio o Squadre Giovanili, che militano in campionati provinciali, non occorre Nessuna Qualifica. Quindi, se siamo dei farmacisti, macellai o dei dentisti, e domani ci svegliamo con la voglia di allenare e qualcuno ci affida una squadra, possiamo diventare tranquillamente un allenatore… Si noti un briciola di ironia per questa situazione, di cui tra poco spiegherò il perché.

Se vogliamo invece allenare Squadre Giovanili (Giovanissimi, Allievi e Juniores, anche se quest’ultima a dire il vero non è più considerata settore giovanile) che militano in campionati regionali o nazionali, occorre essere in possesso di un’abilitazione F.I.G.C., come le licenze Uefa C e/o Uefa B.

Il primo è rivolto esclusivamente al settore giovanile mentre il secondo anche agli adulti e permette infatti di allenare fino alla serie D. L’età di ammissione ai due corsi, mi sono accorto solo poco tempo fa, è stata leggermente abbassata, dai 25 (fino a pochi anni fa) ai 23 attuali.

“Ok, domani mattina mi sveglio e mi iscrivo al corso”. No, non funziona così.

Per accedere ai corsi è necessario disporre di un curriculum che, come ho detto antecedentemente, agevola chi è stato ex calciatore di buon livello. Di seguito riporto le tabelle di riferimento. Queste differiscono in alcuni punti per i due tipi di corsi.

UEFA C

corso c

corso c 2

corso c 3

UEFA B

corso b

corso b 2

corso b 3

In sostanza, se non siete stati ex giocatori di buon livello, come nel mio caso, armatevi di buona pazienza e rimboccatevi le maniche.

Avendo avuto trascorsi tra seconda e terza categoria, non potevo certamente pensare che quei pochi punti mi spalancassero le strade e quindi, col tempo, ho sfruttato prima la mia preparazione Universitaria (Laurea in Scienze Motorie) per poi sono passare per il corso “Coni-Figc per Istruttori di Scuola Calcio” (l’accesso è libero, salvo che le domande superino di gran lunga i posti disponibili). Le due, messe assieme, mi hanno fruttato un bagaglio di 11 punti che, sommati ad altri 3 (circa), mi sono valsi l’accesso.

Al corso Uefa B  vi accedono i primi 50 in graduatoria ma di questi ne rimarranno 40. Ai selezionati viene infatti proposto un test pratico di tecnica calcistica che differisce di piccoli esercizi da corso a corso. Il test è abbastanza semplice ed è facilmente superabile da chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la palla. Esercizi di palleggio, trasmissione a coppie (sul corto e sul lungo, sul posto e in movimento), conduzione e tiro, questo è ciò che è stato richiesto a me.

Alla fine entrano i primi 40 in graduatoria, a meno che tra questi non vi sia qualcuno con grosse difficoltà tecniche. Al mio corso non fu ammesso un signore che mi precedeva in graduatoria ma che obbiettivamente aveva parecchie difficoltà nel trattare la palla anche con gli esercizi più banali (detto da uno che ha calcato i campi polverosi della terza e della seconda categoria, fornisce un quadro della situazione abbastanza lampante).

Il corso, “ai miei tempi” (2012 se non ricordo male), durava 5 settimane consecutive, mentre, da qualche anno, dura 6 ma a settimane alterne. Durante il suo svolgimento (144 ore complessive di lezione) vengono affrontate diverse materie: da Tecnica Calcistica, Metodologia dell’allenamento (materia questa che mette in difficoltà diversi corsisti), Psicologia, Medicina, Carte Federali e Regolamento (mi sembra di non dimenticarne nessuna). Il  corso si conclude con un esame finale in tutte le materie e per il conseguimento del diploma sarà necessario acquisire la sufficienza in tutte le materie.

Per Tecnica e Tattica Calcistica è prevista anche una prova pratica che consiste nel portare sul campo un esercizio da far svolgere ai colleghi corsisti. In merito mi sento di darvi un consiglio: “non proponete grandi cose, andate sul semplice e su ciò che conoscete meglio”. Al docente poco importa la bontà dell’esercizio, ma come viene condotto dall’allenatore.

Non è l’esercizio a far la differenza ma come viene condotto. Lo stesso esercizio, proposto a due gruppi della stessa età, può riuscire in un modo o in un altro e può avere finalità differenti. Se esistesse il libro coi “100 migliori esercizi per l’allenatore“, l’avrebbero giù pubblicato.

Il 23 Luglio 2019 Julian Nagelsmann ha compiuto 32 anni. Da tre stagioni e mezza allena in Bundesliga. In Italia occorrono almeno 32 anni per accedere al Master Uefa Pro, che da diritto ad allenare in serie B e A.

Il corso Uefa C è incentrato invece sulla formazione degli allenatori che andranno a lavorare nei settori giovanili di tutte le categorie (escluso il campionato Primavera). Il corso ha la durata complessiva di 124 ore di lezione, più 20 di tirocinio (visionare 10 sedute di allenamento) più l’arbitraggio di 5 gare nelle categorie Pulcini ed Esordienti. Per poter accedere al corso è sufficiente aver compiuto 18 anni (in realtà poi sul bando c’è scritto ne servano 23, non mi è chiaro).

Oltre ai corsi Uefa C e Uefa B, vi è anche il corso per “Allenatore di dilettanti, 1a, 2a, 3a Categoria e Juniores Regionale“, che permette di allenare le categorie in questione (introdotto dalla stagione 2012/13). Il corso dura 72 ore, suddivise in 3 settimane e anche in questo caso con un’età minima di 23 anni.

“Ho l’Uefa B, posso allenare chiunque ora” . Sbagliato. Per il campionato Primavera, per la Lega Pro e per il tesseramento come mister in seconda per la Serie A e B, occorre accedere all’Uefa A, i cui criteri di selezione sono ancora più rigidi qualora non siate stati degli ex calciatori professionisti. Occorre aver compiuto 30 anni e il corso ha una durata di 192 ore.

Per allenare invece la Serie B e la Serie A occorre il master Uefa Pro. Per accedervi occorre aver compiuto 32 anni e il corso si articola in 256 ore di formazione.

Quasi dimenticavo, gli ultimi due corsi citati, a differenza dei precedenti che si svolgono a livello locale, si tengono direttamente a Coverciano, con costi non proprio alla portata di tutti (tra corso e pernottamento).

Chiudo con un paio di criticità che da tempo mi perseguitano.

Troverei più corretto che l’accesso ai vari corsi fosse libero o preceduto da un test d’ammissione aperto a tutti. Personalmente credo sia ingiusto spianare la strada a chi ha avuto un trascorso importante da calciatore. Chi ha giocato ad alti livelli ha sicuramente un vissuto di spogliatoio superiore a chi non ha calcato certi palcoscenici, ma non è detto che abbia la preparazione necessaria per allenare una squadra. Credo sarebbe più meritocratico proporre dei questionari d’ammissione, come all’Università,  e chi totalizza il maggior punteggio entra.

Mi state dicendo che per allenare nella Scuola Calcio non occorre nessuna qualifica? Mi state dicendo che il macellaio che domani mattina si sveglia, va al campo e si propone per 85 euro ma contrattando ci si accorda per 35 (almeno i conti facciamoli bene), può allenare? La realtà è ahimè proprio questa. Nelle categorie più piccole, dove servirebbe una preparazione a 360°, non occorre nessuna qualifica. Certo, le società più lungimiranti da qualche anno si stanno affidando a laureati in Scienze Motorie, ma con la teoria del risparmio e dell’utilizzare la Scuola Calcio per far cassa, tanto vale il macellaio che viene per 35 euro al mese.

NOVITÀ LUGLIO 2019 

A settembre partiranno i primi corsi per ottenere l’abilitazione  ‘Allenatore Dilettante Regionale’.

Il corso per ‘Allenatore Dilettante Regionale’ avrà una durata complessiva di 120 ore di lezione (oltre al tirocinio e al corso di primo soccorso BLSD) e, in caso di esito positivo degli esami finali, verrà rilasciata la ‘licenza D’, che consente di poter allenare esclusivamente le prime squadre, fino all’Eccellenza maschile e alla Serie C femminile.

Da settembre (2019) non verranno più effettuati corsi per ‘Allenatore di base – Uefa B’. Occorrerà ottenere la “licenza D” e la “licenza Grassroots C”, dedicata ai giovani calciatori.

Solo una volta ottenute le due licenze ‘C’ e ‘D’ (insieme danno la qualifica Uefa B senza bisogno di sostenere ulteriori esami), gli allenatori potranno eventualmente proseguire il proprio percorso di formazione facendo domanda d’ammissione per il corso Uefa A di Coverciano.

Gli ammessi al Corso Allenatore di Giovani Calciatori UEFA Grassroots C dovranno versare una quota di partecipazione di 660,00€. Il numero degli ammessi al Corso è stabilito in 40 allievi, oltre a 4 posti riservati a candidate in graduatoria. Per poter essere ammessi è necessario che tutti i candidati siano in possesso dei seguenti requisiti: residenza nella regione in cui si svolge il corso, età minima 18 anni, certificazione di idoneità alla pratica sportiva non agonistica e conoscenza della lingua italiana.

Gli ammessi al Corso per l’abilitazione ad Allenatore Dilettante Regionale dovranno versare una quota di partecipazione di 660,00€. Il numero degli ammessi al Corso è stabilito in 40 allievi, oltre a 4 posti riservati a candidate in graduatoria. Per poter essere ammessi è necessario che tutti i candidati siano in possesso dei seguenti requisiti: residenza nelle province indicate al punto 2 dello stesso comunicato, età minima 23 anni, certificazione di idoneità alla pratica sportiva non agonistica e conoscenza della lingua italiana.

E’ cambiato inoltre qualcosa sui punteggi dell’autovalutazione

Attestati

Tabella Attività di Calciatore

Tabella Attività di Allenatore

I Tecnici che il Settore Tecnico inquadra e/o qualifica si suddividono in:

  • Allenatori Professionisti di 1° categoria-UEFA PRO (per semplicità UEFA PRO)
  • Allenatori Professionisti di 2° categoria-UEFA PRO (per semplicità UEFA A)
  • Allenatori di Base-UEFA B (per semplicità UEFA B)
  • Allenatori dei Dilettanti Regionali (per semplicità D)
  • Allenatori di Giovani-UEFA Grassroots C (per semplicità C)
  • Allenatore dei Portieri
  • Allenatore dei Portieri Dilettanti e di Settore Giovanile
  • Allenatori di Calcio a 5 1° Livello
  • Allenatori di Calcio a 5
  • Preparatori Atletici

Fino ad esaurimento del ruolo:

  • i Direttori Tecnici sono equiparati agli Allenatori Professionisti di 1° categoria-Uefa PRO
  • gli Allenatori Dilettanti di 3° categoria sono equiparati agli Allenatori di Base-UEFA B
  • gli Istruttori di Giovani Calciatori sono equiparati agli Allenatori di Giovani-UEFA Grassroots C

Per i Campionati Giovanili dell’Attività Agonistica: Allievi e Giovanissimi Nazionali/Regionali/Provinciali

L’Allenatore Responsabile deve essere obbligatoriamente in possesso di una qualifica: C, UEFA B, UEFA A, UEFA PRO.

Per i Campionati Giovanili dell’Attività di Base: le Società che svolgono attività di Settore Giovanile e Scolastico in almeno una delle categorie di base (Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini ed Esordienti) devono tesserare un Responsabile Tecnico dell’Attività di Base, con qualifica C, UEFA B, UEFA A o UEFA PRO. Per la stagione sportiva 2019/20 non sono previsti altri obblighi che scatteranno, invece, a partire dalla stagione 2020/21.

A questo Link comunque potete rimanere sempre aggiornati su tutti i bandi d’ammissione che escono a livello locale e nazionale:

 

Commenti

36
  • Mirko Valerio ha detto:

    Ciao Diego. Il corso per “Allenatore dilettante” sembra non essere più attivo. Almeno in Veneto dove, a mia richiesta, mi é stato detto che per il momento non ne sono previsti e probabilmente neppure in futuro visto che erano stati attivati per “sanare alcuni situazioni preesistenti nel momento in cui é stata estesa l’obbligatorietà del patentino”.
    Resta il corso UEFA B per allenare qualche prima squadra, ma forse converrai con me che una serie D é molto diversa da una seconda categoria. Le squadre di quest’ultima categoria sono spesso squadre di quartiere dove nessuno fa il calciatore per lavoro, dove tranne casi eccezionali si fanno due allenamenti a settimana magari in condizioni di spazio limitanti (per non rovinare il campo ufficiale, per non accendere i fari ufficiali, perché metà campo serve ad un’altra squadra, ecc.)
    Ora, per allenare la squadra del mio quartiere che ha tutte le categorie del settore giovanile a livello provinciale, bisogna fare un corso di 6 settimane tutte le sere? Lo trovo eccessivo onestamente.
    Sono d’accordo con te sul fatto che necessitino di cura e formazione gli allenatori dei piccoli, assolutamente. Ma per quanto riguarda la seconda e forse forse la prima categoria… Il 99,9,% dei giocatori che giocano in quelle categorie non ha nessuna speranza di trasformare la sua passione in un lavoro. E allora che lo lascino affrontare a tutti come una passione! Che mettano l’obbligatorietà annuale di un corso di sicurezza e primo intervento (fondamentale!) ma richiedere la stessa formazione all’allenatore di seconda che allena la gente del paese e all’allenatore di serie D che prende decine di migliaia di euro all’anno é assurdo!
    Io posso pretendere che il mio meccanico sia competente, ma non che mi cambi le gomme in 6 secondi, dai.

  • Luca ha detto:

    Salve Diego,
    volevo chiederti gentilmente una informazione che non riesco a trovare specificata da nessuna parte; con il patentino UEFA C posso allenare anche la categoria Juniores provinciale? O meglio, che categorie mi permette di poter allenare nello specifico?

    Grazie mille

    Luca

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Luca, mi cogli un po’ impreparato. Credo, ma non ne sono sicuro, che con l’Uefa C tu possa allenare tutte le categorie del settore giovanile, Juniores compresa, ma non ne sono sicuro al 100%

  • Ion besliu ha detto:

    Ciao Diego ho trovato un saco di informazioni utili qua io ciò 24 anni con un passato da calciatore nel Primavera del Fc Zimbru, chisinau Moldavia poi qua in Italia ho giocato per un paio di anni in seconda è 3 categoria nonostante avevo 19 anni da quasi 3 anni ho smesso di coltivare il mio sogno da calciatore per motivi finanziari e mi sono messo a lavorare sono un cuoco e non smetto pure oggi di sognare almeno di diventare un allenatore vorrei un tuo consiglio da dove iniziare? Grazie in anticipo

  • Simone Iannotti ha detto:

    Ho letto tutto l’articolo e ovviamente sono d’accordo sulla mal politica di ammissione ai corsi FIGC. Il bello è che ora la mia laurea in Scienze Motorie vale solamente 4 punti… in pratica un medico ha solamente 1 punto in meno di me che invece mi sono laureato per poter allenare con cognizione di causa. Non ha senso. Quello che è sicuro che non smetterò di allenare…non sò in che modo ma troverò una soluzione.

    • Diego Franzoso ha detto:

      In bocca al lupo Simone 😉 Purtroppo il sistema ha delle “falle” ma questo non può fermare la nostra passione.

      • Valerio Ferretti ha detto:

        Ciao Diego, sono Valerio ho giocato a calcio per 6 anni a livello agonistico disputando campionati e tornei a livello regionale. Detto ciò volevo chiederti come posso fare per avere il patentino minimo per poter iniziare ad allenare e coltivare questa mia passione per il calcio, sempre che posso averlo. Spero di sì

        • Diego Franzoso ha detto:

          Ciao Valerio, ti consiglio di partire dall’Uefa C, è quello più basso che permette di allenare le giovanili. Con l’obbligatorietà dell’allenatore abilitato per praticamente tutte le categorie del settore giovanile, stanno facendo sempre più corsi. Tieni presente che se hai giocato campionati regionali ma di livello giovanile, non dovrebbe essere quantificati nel tuo punteggio. Nell’articolo comunque ho inserito le tabelle dei punteggi. Puoi fare un veloce conto per capire quanti punti hai e sperare… A questo link puoi monitorare i corsi in tutto il territorio nazionale https://www.figc.it/it/tecnici/corsi/corsi-regionali/

  • Nico ha detto:

    Ciao Diego
    Volevo chiederti se secondo te per arrivare ad allenare nei club professionistici(settore giovanile o scuola calcio)è necessaria la laurea in scienze motorie.Questo perché se decidessi di farla essendo molte lezioni al pomeriggio (e con frequenza obbligatoria) per 3 anni non riuscirei ad allenare.cosa mi consigli di fare, laurearmi e non allenare per 3 anni oppure informarmi da solo facendo esperienza sul campo
    Grazie e complimenti

  • Nic ha detto:

    Salve Diego
    Volevo chiederti un consiglio
    Secondo te per arrivare ad allenare in società professionistiche(settore giovanile o scuola calcio) è necessaria la laurea in scienze motorie?
    Perché guardando gli orari delle lezioni molte sono il pomeriggio e essendo a frequenza obbligatoria non potrei allenare per almeno 3 anni
    Secondo te è meglio laurearmi ma non allenare per almeno 3 anni oppure continuare ad allenare e informarmi da autodidatta.
    Grazie e complimenti

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Nico, se il tuo obiettivo è entrare in una società professionistica, la strada è tremendamente in salita. Nell’attività agonistica nel 95% delle società allenano solo ex calciatori professionistici (non per scoraggiarti ma ahimè è così). Nell’attività di base è un po’ più probabile, ma comunque non facile. Scienze motorie ti può dare una mano ad entrare come tirocinante, ma da lì a prendere poi una squadra nelle annate successive ce ne passa 😉

      • Nico ha detto:

        Quindi secondo te mi conviene laurearmi oppure continuare ad allenare e studiare da autodidatta?
        Grazie in anticipo

  • Marco ha detto:

    Ciao Diego.
    Volevo un’informazione sulle autocertificazioni delle attività da giocatore/allenatore: si deve allegare qualche carta delle società o è sufficiente compilare la tabella (che verrà poi verificata dagli esaminatori)?
    Grazie

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Marco, è sufficiente compilare la tabella. Infatti, mi è capitato di sentire “storie” di qualcuno che è stato estromesso perchè le informazioni fornite non erano veritiere. La figc è difficile che si metta a risalire-controllare tutte le tabelle di ogni corsista, ma nel caso venga fuori che è stato dichiarato il falso, ci sono delle pene

  • Parisi Andrea ha detto:

    Buonasera Diego,
    ma non riesco a capire nella tabella cosa si intende per “istruttore di calcio” (solo stagione sportiva 2014/2015)? E come mai vale 8 punti?
    Se mi dovessero chiedere dove ho allenato nelle scorse stagioni, basta l’autocertificazione? O devo chiedere alla federazione provinciale il mio report da istruttore?
    Grazie
    Saluti
    Mister Andrea

    • Diego Franzoso ha detto:

      Basta un’autocertificazione. Attenzione che nel caso facciano dei controlli e risulti che hai dichiarato il falso, oltre all’esclusione dal corso credo ci sia anche una questione penale.
      Per quanto riguarda l’altra domanda, la federazione negli anni ha messo fuori diversi attestati e qualifiche, che negli anni hanno cambiato nome. Nella stagione 2014/15 avevano inserito quella di Istruttore di Calcio. Considerati gli 8 punti, deduco che fosse un corso molto lungo.
      Io ho il CONI-FIGC per Istruttori di scuola calcio. All’epoca valeva 6 punti per entrare all’uefa B

  • Massimiliano ha detto:

    Ciao Diego, c’è differenza se si prende prima il patentino D e poi quello C o viceversa??? È uscito il bando e volevo iscrivermi, grazie

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Massimiliano, la somma del C e di quello di allenatore Dilettante da poi il B. Il patentino C da la possibilità di allenare in tutto il settore giovanile, Juniores compresa; mentre quello Dilettante dalla Juniores all’Eccellenza. Dipende cosa serve maggiormente a te.

  • Yousef ha detto:

    Ciao Diego scusami tanto ho 22 il mio sogno è diventare allenatore purtroppo smisi di giocare a calcio all’eta Di 8 anni per un brutto infortunio (ho giocato solamente 7 mesi) però resta sempre attivo questo sogno, ho qualche possibilità proprio così da zero ? ?

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Yousef, per come sono oggi i regolamenti, le possibilità sono davvero poche, a meno che tu non abbia titoli di studio, come ad esempio una laurea magistrale in scienze motorie che ti da ad esempio 5 punti. Ho speranza che nel futuro possano cambiare i criteri di ammissione ai corsi federali.

  • Daniel ha detto:

    Secondo me non è giusto che per allenare in serie b è serie A si debbano avere 32 anni, se uno è competente dovrebbe avere l’opportunità di allenare anche ad alti livelli, anche perché uno dovrebbe fare altri lavori fino a 32 anni per poi fare il corso ?

  • Thomas ha detto:

    Ciao Diego,io invece ho 33 anni compiuti da poco ed una passione per il calcio viscerale fin da sempre.Purtroppo non ho mai giocato a calcio a livelli professionistici(ho giocato un mesetto scarso da adolescente in una scuola calcio della mia città e praticato il calcio di strada fin da bambino)e così mi sono fatto una promessa:visto che purtroppo non sono riuscito ad entrare nel mondo del calcio da calciatore,ci vorrò riuscire da allenatore.Che dici ho qualche speranza di riuscire a conseguire il Uefa C e Uefa D necessari come ben sai per conseguire poi il Uefa B oppure sono spacciato e devo accantonare per sempre purtroppo il sogno??.A settembre dell’anno scorso(2019)ho pensato bene di iscrivermi all’università alla facoltà appunto di Scienze motorie in quanto da punteggio al corso ma purtroppo ho fallito per poche risposte sbagliate il test d’ammissione essendo pure la facoltà a numero chiuso e quindi non sono potuto entrarvi.Cosa mi puoi consigliare?In questi anni la voglia di allenare non mi è passata per la testa più di tanto ma da un paio di anni con la crescita e con la fase diciamo “matura” mi è venuta una voglia matta e vorrei tanto riuscire a prendere i patentini sopracitati perché ho capito finalmente di avere questa passione nel sangue!Attendo i tuoi preziosi consigli!

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Thomas, allo stato attuale delle cose (modalità d’accesso ai corsi) si entra ai corsi solamente con punteggio. Alcune provincie richiedono punteggi minori. Un esempio, a Milano essendoci una popolazione cospicua, è molto probabile che il 40esimo in graduatoria (che entra) abbia comunque un buon punteggio. Nella mia provincia, Rovigo, ci sono persone che sono entrate con 3-4 punti, che sono pochissimi. La fregatura è che è possibile frequentare i corsi solamente della propria regione.

      Quello che ti consiglio è di cominciare ad ottenere un minimo di punteggio, magari coi corsi da allenatore di calcio a 5 (meno frequentato di un uefa c), analista video e osservatore, anche se quest’ultimi due costano parecchio (tuttavia potrebbero essere di più facile accesso)

  • Alessandro ha detto:

    Ciao Diego. Nel 2004 ho frequentato un corso a livello locale (Salerno) per Istruttore di scuola calcio. Ho sostenuto un esame e l’ho superato ottenendo 7 crediti su 9. Ad oggi, a distanza di tanti anni (durante i quali non ho esercitato l’attività per motivi professionali e di famiglia) mi chiedo: a cosa corrisponde il tesserino in mio possesso? Dovevo iscrivermi in un albo? Ti ringrazio.

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Alessandro, credo tu abbia fatto il corso per istruttori di scuola calcio a questo punto, che da solamente dei punti per poter accedere ai corsi Uefa C e dilettante. In sostanza, solo con quello non puoi allenare.

  • Jorge rodriguez ha detto:

    Buon amico Diego, stavo leggendo le tue informazioni, sono peruviano per cose del destino, sono in Italia, esattamente a Roma, ho 47 anni, ero un giocatore di serie A, ho giocato a campionati dipartimentali, sappiamo che il Perù non ha un alto livello di calcio e non mi vergogno almeno Ringrazio Dio perché conosco la pallina che la mia domanda è, dato che vivo qui a Roma, come posso iniziare, voglio finire l’allenamento perché il calcio è la mia passione e la mia vita è sincera, ho studiato un corso di coaching professionale in Perù che è durato 4 mesi che ho studiato 2 mesi dopo ho avuto 2 scuole di calcio per bambini per 5 anni non so se mi aiuta in alcun modo per i punteggi poiché non capisco bene il tavolo, mi raccomandi da dove è iniziato voglio continuare la mia passione scusa con il mio commento potresti farmi un po ‘ dubbi lo apprezzerei

  • Pasquale ha detto:

    Ciao Diego, premetto che non ho mai giocato a calcio e di conseguenza ho poca dimestichezza con la palla. Ho sempre però seguito questo sport fossilizzandomi sulla parte tattica. Secondo te per chi non ha mai giocato a calcio può ambire ad intraprendere il percorso di allenatore o verrebbe troppo penalizzato dalla prova pratica dei vari corsi?

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Pasquale, la prova pratica in realtà non è nulla di eccessivamente complicato (dominio, trasmissione, conduzione..in generale diciamo gli elementi di tecnica calcistica). Io ho giocato al massimo in seconda categoria e me la sono cavata egregiamente alla prova pratica.

  • Lorenzo ha detto:

    Gentile Diego,

    sono stato un piccolo calciatore (SGS, non agonistica) e un arbitro (AIA). Ma, mi pare di capire, entrambe queste attività non hanno alcun valore, ai fini del punteggio per accedere al corso UefaC o UefaD.

    Dalla mia, ho una Laurea Triennale e una (in arrivo) Magistrale (3.00).

    Mi piacerebbe poter frequentare un “Corso per Istruttori” (3.00), a questo punto, per arrivare almeno a 6.00 punti.

    Vivendo a Roma, avrei delle speranze, per accedere?
    Tuttavia, potrei tentare la selezione prevista da altri bandi della mia Regione, giusto?

    Infine, ti chiedo: come posso accedere a questo “Corso per Istruttori”?
    Mi pare di aver capito si tratti di una sorta di “Praticantato”: devo fare richiesta ad una “Scuola Calcio” della mia Regione?
    Avendo una conoscenza in una società dilettantistica, mi chiedevo se potesse tornarmi utile.

    Ti saluto cordialmente,

    Lorenzo

    • Diego Franzoso ha detto:

      Buongiorno Lorenzo,
      ad oggi allenare nella scuola calcio non da nessun punteggio e per allenare nell’attività agonistica serve una qualifica uefa C o D; che però puoi prendere solo accedendo al corso.
      Per accedere al corso però ti serve punteggio, che puoi acquisire o con la tua carriera da ex giocatore (che non hai) o con diverse qualifiche.
      C’è da dire che negli ultimi 2 anni il numero di corsi in italia si è intensificato, questo perché la federazione ha di fatto messo l’obbligo di avere l’allenatore abilitato in praticamente tutte le categorie.
      Non so dirti con quanti punti riuscirai ad accedere. Va un po’ a “culo”. Sicuramente nei corsi che vengono organizzati durante la stagione si entra con un punteggio minore; questo perchè molti allenatori stanno allenando e non vogliono sobbarcarsi un altro impegno (rispetto che so ad un corso che inizia a giugno).
      L’unico consiglio è quello di monitorare il sito del settore tecnico alla sezione CORSI, cliccando sulla tua regione.
      Sul sito usciranno tutti i corsi disponibili.

      • Lorenzo ha detto:

        Grazie per la risposta tempestiva, Diego!
        Ma – dopo aver riletto anche gli altri commenti ed aver cercato un po’ in giro – mi restano due dubbi 🙂
        —-
        Il corso Coni-Figc, in vigore dalla s.s. 2002/2003, “Informazione per istruttori non qualificati”, garantirebbe altri 3 punti per la graduatoria dei corsi UefaC e UefaD, giusto?
        Se sì, come si accede a questo corso Coni-Figc? C’è una selezione da superare anche in questo ambito?
        Avevo capito lo si potesse fare una volta aver cominciato a collaborare (senza alcun patentino) con una “Scuola Calcio”, solo tramite la quale era possibile accedere a questo corso per “istruttori non qualificati”.
        In alternativa – o aggiunta – all’attestato Coni-Figc, leggevo tra i commenti che sarebbe auspicabile cercare di ottenere un punteggio maggiore (UefaC/D) anche iscrivendosi ai corsi per il “Calcio a 5” o come “Match Analyst”.
        —-
        Infine: da residente a Roma, potrei tentare di accedere anche alla selezione (UefaC/D) di Rieti o Frosinone. Ho capito bene?
        —-
        Grazie mille per la disponibilità,

        Lorenzo

  • RIccardo ha detto:

    Salve Diego, ho compiuto 18 anni da poco e quest’anno avrò l’esame di maturità. Successivamente vorrei cominciare appunto i corsi FIGC per allenare. Il problema? Non ho mai giocato a calcio nemmeno a livello di pulcini o esordienti, e questo deduco dall’articolo complichi in modo non imparziale le mie possibilità di accedere ai corsi. La voglia c’è, ma devo anche dire che la pagina del sito ufficiale della FIGC sui corsi allenatore mi ha un po’ illuso e che dalle tabelle risulto veramente svantaggiato. Ho in mente una laurea in futuro, ma non si tratta di Scienze Motorie, per quanto riguarda la pratica svolgo degli esercizi a casa con e senza palla, in modo da non farmi trovare completamente impreparato, ma le lacune restano purtroppo. Come posso fare? Rinuncio? Vado a fare prima altri corsi più agevoli come quelli sul calcio a 5? Rischio e vado comunque a quelli riguardanti il calcio a 11?
    Grazie per un’eventuale risposta.

    • Diego Franzoso ha detto:

      Ciao Riccardo, come hai potuto constatare dai criteri di ammissione, non aver mai giocato a calcio può essere un grande ostacolo, sia in termini di punteggio, sia nel superamento della prova pratica. Una laurea comunque fornisce diversi punti, anche se non è di scienze motorie. L’uefa B ormai non c’è nemmeno più, hanno introdotto UEFA C che dovrebbe essere in teoria più accessibile ma, avendo messo la Federazione l’obbligo del patentino, ora stanno provando ad entrare in tantissimi. Il mio consiglio è quello di passare per corsi minori, di più facile accesso, che danno punteggio per i successivi. Io a suo tempo feci così

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