Partita a tema: 5v4, allenare superiorità e inferiorità numerica
Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata un’esercitazione di Michele Serena, allenatore dello Spezia (neopromossa in serie B) nella stagione 2012. Partendo dalla sua proposta ho poi sviluppato alcune varianti a mio avviso molto interessanti.
? Si tratta di una partita a tema ideata per osservare e far emergere
✅ saper difendere con la linea difensiva in situazione di inferiorità numerica (compattezza difensiva, equilibrio, concentrazione);
✅ ri-aggressione immediata (a palla persa) in zona d’attacco sfruttando la superiorità numerica;
✅ utilizzo del play (mediano) per uscire dalla zona di costruzione;
✅ sviluppare un attacco veloce in situazione di superiorità numerica (nella metà campo offensiva giochiamo per il gol, non per il mantenimento possesso);
Dimensioni del campo di gioco indicativamente 70×40 (da area ad area), con una zona franca centrale larga circa 8-10 metri.
Giocatori coinvolti: 20+2 portieri. Schierare le due squadre col proprio sistema di gioco o, in alternativa, con quello dei prossimi avversari. In figura è stato scelto il 4.2.3.1 per entrambe le squadre. I 5 elementi nella metà campo offensiva sono attaccante centrale, trequartista, 2 ali e un centrocampista (nel 4-2-3-1) ma…
Un centrocampista per squadra staziona nella zona centrale e può ricevere palla senza poter essere contrastato dal rispettivo avversario.
Quattro difensori e un Portiere, contrastati da 5 elementi, giocano per difendere la porta e, in fase di possesso, per trasmetterla al proprio centrocampista situato nella zona franca (uscita dalla prima zona di costruzione trovando l’uomo alle spalle della prima pressione).
La palla dovrà uscire dalla metà campo difensiva transitando obbligatoriamente nella zona centrale per poi essere mossa nel settore d’attacco.
E’ possibile schierare un terzino nella metà campo offensiva al posto di un centrocampista, al fine di lavorare sul 2v1 sull’esterno per imparare a sfruttare al meglio situazioni di superiorità numerica in specifiche zone di campo.
L’obiettivo finale è il gol nella porta avversaria.
Se la palla esce sul fondo il gioco riprende dal Portiere.
VARIANTI
? Possiamo decidere che gli attaccanti siano attivo o meno quando perdono palla
? Possiamo introdurre la ricerca della ri-aggressione immediata: se la difesa riesce ad eseguire almeno 3 passaggi l’attacco diventa passivo;
? Possiamo ricercare uno sviluppo corto-corto-lungo per poter conquistare il settore d’attacco, vincolando in questo modo il centrocampista ad uno scambio sul corto prima di una successiva verticalizzazione;
? EVOLUZIONE UNO
? Obiettivi che si aggiungono:
✅ accompagnare l’azione d’attacco con uno degli esterni di difesa;
I 4 elementi nella metà campo offensiva sono attaccante centrale, trequartista e le 2 ali.
La superiorità numerica nella metà campo offensiva sarà generata da uno dei due esterni di difesa che s’inserisce dalla zona di difesa.
Per dar tempo al terzino di inserirsi, il centrocampista gioca un corto-corto (visto anche nello step precedente) con uno degli elementi d’attacco.
La difesa avversaria è sempre attiva. Gli elementi offensivi dovranno quindi ricercare contromovimenti e smarcamenti per poter ricevere palla.
Sulla perdita del pallone il terzino ripiega immediatamente nella metà campo difensiva mentre il reparto d’attacco rimane a giocare in parità numerica (seppur il Portiere offra comunque superiorità numerica ai difensori).
VARIANTE
? il terzino può decidere di difendere anche nella metà campo offensiva;
? EVOLUZIONE DUE
? Obiettivi che si aggiungono:
✅ accompagnare l’azione d’attacco con entrambi gli esterni di difesa (mentalità super-offensiva);
✅ applicare marcature preventive;
I 4 elementi nella metà campo offensiva sono attaccante centrale, trequartista e le 2 ali.
La superiorità numerica nella metà campo offensiva sarà generata da entrambi gli esterni di difesa che s’inseriscono dalla zona di difesa (situazione di 6 contro 4).
Per dar tempo al terzino di inserirsi il centrocampista gioca un corto-corto (visto anche nello step precedente) con uno degli elementi d’attacco.
Sulla perdita del pallone entrambi i terzini ripiegano immediatamente nella metà campo difensiva mentre l’attacco rimane a giocare in parità numerica.
I difensori nella metà campo difensiva attuano marcature preventive, facendo densità nell’imbuto centrale.
? EVOLUZIONE TRE
? Obiettivi che si aggiungono:
✅ salida lavolpiana (mediano all’interno della linea nella prima risalita del pallone);
✅ mediano che lavora all’interno della linea difensiva in fase di non possesso;
Giocatori coinvolti: 16+ 2 Portieri. Schierare le due squadre col proprio sistema di gioco o, in alternativa, con quello dei prossimi avversari.
Tre difensori e un Portiere, contrastati da 4 elementi, giocano per difendere la porta e, in fase di possesso, per trasmetterla al proprio centrocampista situato nella zona franca.
La palla dovrà uscire dalla metà campo difensiva transitando obbligatoriamente nella zona centrale per poi essere mossa nel settore d’attacco.
I 4 elementi nella metà campo offensiva sono attaccante centrale, trequartista e le 2 ali.
Rispetto alle varianti precedenti la superiorità numerica in zona d’attacco è già garantita e non saranno necessari inserimenti dalle retrovie.
Come si può osservare nell’ultima immagine, i 3 elementi a difesa della porta sono i 2 difensori centrali e uno dei 2 mediani. Lo step ricrea la situazione vista in precedenza, in cui entrambi i terzini erano chiamati ad accompagnare l’azione d’attacco, la linea difensiva saliva e un centrocampista si inseriva nel reparto.
La proposta mira ad allenare il comportamento del mediano che dovrà collaborare coi 2 difensori centrali su un possibile contropiede portato dai 4 giocatori avversari.
Credit Immagine: https://www.dailyrecord.co.uk