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Situazioni di Finalizzazione

Situazioni di finalizzazione: portare un attacco in superiorità numerica

23 Ottobre 2017

Situazioni di finalizzazione: portare un attacco in superiorità numerica

Nell’articolo di oggi vediamo un’esercitazione portata sul campo con una squadra di Allievi U17 e rivolta a tutta l’attività agonistica, adulti compresi.

Si tratta di uno small sided game strutturato con la modalità “attacco-difendo“; ossia, una squadra attacca il team rivale a difesa della porta e, al termine dell’azione, chi aveva attaccato diventa la nuova squadra in difesa.

Gli obiettivi dell’esercitazione sono principalmente due:

✅ Allenare i comportamenti in transizione, sia essa offensiva che difensiva

✔️ attaccare prontamente e velocemente la porta, giocare in avanti

✔️ riaggressione e difesa della porta

✅ Portare un attacco alla porta avversaria in situazione di superiorità numerica

✔️ saper scegliere tra l’azione individuale o il passaggio ad un compagno meglio posizionare

✅ Difendere la porta in inferiorità numerica

✔️ azione di temporeggiamento e concentrazione difensiva

Formiamo due squadre di ugual numero e scegliamo 2 Jolly.

Posizioniamo 3 giocatori bianchi inizialmente in difesa mentre i restanti elementi, di entrambe le squadre, si posizionano su tre file e in modo alternato (3 neri, 3 bianchi, 3 neri, ecc.).

Il campo di gioco viene diviso orizzontalmente in due metà, difensiva e offensiva; le dimensioni dipenderanno come sempre da diversi fattori, quali la categoria e il giorno della settimana in cui ci troviamo.

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Con “finalizzazione” facciamo riferimento a quel momento del gioco in cui il/i giocatore/ i si trova/trovano in procinto di concludere a rete. Semplificando, potremmo dire che è l’essenza del gioco del calcio, visto che per vincere la partita occorre segnare almeno un gol in più degli avversari. Seppur sembri così dannatamente ovvio, provate a pensare quanti minuti (minuti, non ore) dedichiamo alla finalizzazione nell’arco di una pianificazione settimanale…personalmente pochi, eppure è l’obiettivo del gioco del calcio: segnare almeno un gol in più degli avversari per vincere la partita.

Ma come alleniamo questa “finalizzazione”? Se circa l’85% delle reti nasce da una conclusione all’interno dell’area di rigore e se questa è praticamente sempre condizionata dalla presenza di avversari e/o compagni, il nostro compito è quello di trovare il modo per avvicinarci il più possibile – all’interno delle nostre sessioni d’allenamento – alle condizioni in cui il giocatore calcerà in gara.

Partendo da queste valutazioni, ho cominciato ad ideare un’infinità di situazioni (quasi 50) in cui chi calcia sia in qualche modo avvantaggiato (grazie molte volte alla superiorità numerica) e in cui emerga un elevato numero di conclusioni a rete, sempre diverse e mai uguali tra loro.

I 3 attaccanti neri, coadiuvati dai 2 jolly rossi, attaccano la porta difesa dal portiere e dai 3 giocatori bianchi (situazione di 5v3).

L’obiettivo è il gol nella porta difesa dal portiere.

La squadra a difesa della porta pone fine all’azione se, sul recupero, riesce a servire uno dei loro 3 compagni in fila e in attesa fuori dal campo.

? Possiamo posizionare anche alcune sagome con l’obiettivo di ostacolare alcune linee di passaggio.

In caso di successo i bianchi che erano in campo escono e i tre neri che attaccavano passano a difendere contro tre nuovi elementi bianchi che entrano in campo.

I jolly giocano solo con chi attacca la porta e uno per metà campo; quello in attacco lo fa a 1 tocco, 2 tocchi per quello in difesa. I jolly devono essere mobili e possono interscambiarsi tra loro.

Le squadre sono in competizione tra loro. Chi perde ogni ripetizione paga una penitenza.

VARIANTI

? gol a 1 tocco, 3 tocchi a disposizione a testa.

? tutti a 1 tocco (anche chi difende).

? sviluppo di sovrapposizione o triangolazione prima di poter segnare.

? la palla non può toccare terra nella metà campo offensiva (si ricerca la palla alta in area di rigore) per la squadra che attacca la porta (conclusione da fuori o gol al volo).

??‍♂️ Considerazioni

Il carico cognitivo dell’esercitazione non è un fattore da sotto valutare. Le rotazioni tra chi attacca e chi difende, chi entra e chi esce, sono, almeno inizialmente, un elemento che può creare confusione.

Le varie regole inserite negli step successivi e il numero di tocchi, sono anch’essi elementi a cui prestare ulteriore attenzione nel proporre l’esercitazione.

L’esercitazione è stata strutturata in modo unidirezionale per la presenza di un solo portiere a disposizione.

Credit Immagine: http://i.dailymail.co.uk

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