Esercitazione posizionale 8v6: mantenimento, preparazione e affondo
Nell’articolo di oggi rivediamo aggiornata una proposta pubblicata originariamente su Ideacalcio nel luglio 2012.
Si tratta di un’esercitazione portata sul campo con una squadra Juniores e rivolta a tutte le categorie dell’attività agonistica (adulti compresi).
Le dimensioni del campo di gioco che avevo utilizzato erano 40×28+5 metri di zona di meta. Queste potranno comunque variare a seconda del livello tecnico-tattico della squadra, della categoria e del giorno della settimana in cui si inserisce l’esercitazione. Possibilità di collocare due linee di sagome.
E’ possibile impostare la proposta su diversi sistemi di gioco; nell’immagine è stato scelto il 4.2.3.1 ma è possibile adattarla alle proprie esigenze.
La squadra blu si schiera col 4.2.3.1, difensori centrali esclusi; 6 elementi all’interno e 2 terzini che giocano da sponde sui lati in ampiezza.
? Obiettivo iniziale per i blu è quello di mantenere il possesso della sfera ostacolati dai 6 avversari rossi. La fase successiva prevede di creare i presupposti per giocare una palla alle spalle della difesa avversaria per l’inserimento di un compagno che, coi tempi e le modalità corrette, attacca la profondità.
In fase di possesso alla squadra blu può essere chiesto di ricercare il principio di mobilità attraverso interscambi di posizione tra i 4 elementi offensivi e di ricercare con maggior frequenza alcuni sviluppi offensivi per attaccare la profondità.
Se la squadra rossa (composta da 4 difensori e 2 centrocampisti) recupera palla mantiene il possesso giocando in situazione di 6v6 all’interno della zona centrale, mentre i blu cercheranno un’immediata pressione con lo scopo di recuperare il pallone il più velocemente possibile.
Considerazioni per l’attacco della profondità
In riferimento agli obiettivi della squadra blu questi dovranno creare i presupposti per l’attacco della profondità. Dovranno muovere velocemente il pallone ricercando una circolazione dentro-fuori con lo scopo di disorganizzare il blocco difensivo avversario.
L’obiettivo sarà quello di creare una palla aperta con conseguenti movimenti ad attaccare la profondità, oppure quello di ricercare rapidi e veloci fraseggi nella zona centrale allo scopo di giocare la palla alle spalle della difesa rossa.
Le sagome vengono posizionate per incentivare lo smarcamento e per l’ulteriore ricerca di linee di passaggio libere, incentivando ancor di più lo smarcamento.
Sulla palla ricevuta in profondità il gioco riparte da un nuovo pallone introdotto dall’allenatore nella zona centrale; così come se la palla esce dal campo.
La ridotta profondità del campo di gioco (25-28 mt) ha la finalità di allenare il possesso a ridosso dell’area di rigore, con poco spazio a disposizione e sotto pressione. Uno degli errori più frequenti è quello di incorrere nella frenesia, ricercando la verticalizzazione senza che vi siano i presupposti.
? EVOLUZIONE UNO
Questa volta concluderemo l’azione verso una porta difesa dal portiere.
Le dimensioni del campo di gioco sono indicativamente 40×28 più area di rigore. Le dimensioni sono comunque sempre indicative perché dipendono dal livello e dalle capacità della squadra con cui si lavora.
? L’obiettivo per i blu è quello di mantenere il possesso, ostacolati dai 6 avversari rossi, per poi giocare una palla alle spalle della linea difensiva avversaria con uno o più compagni che attaccano la zona cieca con tempistiche e modalità corrette per poi concludere a rete.
La squadra rossa è attiva solo nella zona centrale, non possono quindi entrare in area di rigore.
Se i rossi recuperano palla dovranno servire uno dei loro 2 compagni che giocano sulla linea di metà campo, ottenendo così 1 punto.
Pare chiaro come il compito relativamente semplice dei rossi (una volta recuperata palla) imponga ai blu la massima tempestività e aggressività sul momento della perdita del pallone, ricercando la riconquista immediata nel momento della transizione difensiva.
Questa esercitazione impone alla squadra in possesso di ricercare il momento migliore per giocare la palla in profondità, sfruttando al meglio le fasi di:
✅ mantenimento, per disorganizzare il blocco difensivo avversario,
✅ preparazione, per creare le condizioni di palla aperta,
✅ affondo, con l’obiettivo di giocare la palla alle spalle della linea avversaria con tempistiche e modalità corrette
? EVOLUZIONE DUE
Le dimensioni del campo di gioco sono indicativamente 40×30 per la zona centrale.
L’obiettivo per la squadra blu è quello di mantenere il possesso sulla trequarti offensiva per poi ricercare una combinazione per attaccare la zona cieca (spazio alle spalle dei difensori), ostacolati da 4 difensori e dai 2 centrocampisti rossi.
La squadra rossa può difendere solamente nella zona centrale, a meno che i blu non decidano di sfondare coi 2 terzini per vie laterali.
In figura sono mostrate le uniche 2 soluzioni in cui è permesso ai blu lo “sfondamento” per vie esterne:
✅ il terzino gioca nel mezzo per 7 o 10, scarico su un centrocampista e palla in profondità sulla fascia (giocata di dx);
✅ esterno alto che crea spazio e terzino che attacca la profondità con le tempistiche corrette per ricevere (giocata di sx);
Se la squadra rossa riesce a recuperare palla potrà verticalizzare sulla propria punta che gioca fuori dalla zona centrale. Questa avrà il compito di finalizzare nella porta difesa dal portiere blu, con gli avversari che potranno ripiegare o meno, a discrezione dell’allenatore.
Sul recupero del pallone da parte dei rossi dovrà emergere l’immediata aggressione in avanti (per la squadra blu) per impedire la verticalizzazione e, sull’eventuale palla riconquistata, il possesso andrà consolidato con un passaggio di scarico o in ampiezza.
Osservazioni
I due esterni bassi blu giocano in massima ampiezza in fase di possesso ma sulla perdita del pallone possono entrare, stringere verso il centro, per partecipare all’azione di riconquista.
E’ possibile schierare un ulteriore difensore blu che fungerà da ulteriore sostegno all’azione e che avrà il compito di marcare preventivamente l’attaccante rosso.